Arte paleocristiana

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Arte paleocristiana
"La genesi del formaggio", un noto affresco dell'Era Paleocristiana. Impossibile non notare i riferimenti al cristianesimo.
« Ma dovevate proprio? »
(Gesù sull'arte paleocristiana)

Con il termine arte paleocristiana viene definita una corrente artistica formatasi un po' di qua, un po' di là, nei quali soggetti è possibile riconoscere riferimenti al cristianesimo. Durante questo periodo infatti, i cristiani erano perseguitati e quando producevano capolavori, vi segnalavano all'interno riferimenti al cristianesimo, a Gesù e a Paolo Bitta, camuffati da immagini di qualsiasi altro senso. O almeno questo è quello che ci vogliono far credere le multinazionali che lavorano nel campo dei libri scolastici, per infiocchettare i guadagni. In realtà, l'arte palecristiana non è mai esistita.

Contesto Storico

« Cristianesimo? Ma va, è solo una moda passeggera, come il Grande Fratello o quella cazzata di internet!!! »
(Giulio Cesare sull'arte paleocristiana)

L'arte Palecoristiana nasce (sempre ammesso che esista) a seguito della diffusione del cristianesimo, una religione poco conosciuta (ma fidatevi, c'è) che invase Roma e compagnia bella. Questa corrente artistica si inserì in pochi anni in tutta l'Italia, escluso il Molise, dove si era imposta ormai da secoli l'arte moderna. Per poco più di 7 mesi vennero disegnati affreschi, creati dipinti ed edificate basiliche seguendo i più tipici e caratteristici stili dell'arte paleocristiana: nessuno.

Affreschi e mosaici

L'arte Paleocristiana è come sempre ricca di significati simbolici nascosti. Vediamo insieme un esempio, nel famosissimo mosaico paleocristiano dall'autore ignoto "Le torri che cadono", considerato dagli ignoranti un mosaico creato con una premonizione, ma che in realtà è ricco di significati della chiesa.

« In questo mosaico è impossibile non sentir uscire i sentimenti impressi dall'artista verso il cattolicesimo, anche se camuffati. Le due torri sono un simbolico messaggio delle braccia di Cristo che accoglie i suoi fedeli (questi ultimi, più piccoli, in basso a sinistra). Vi chiederete perché allora l'esplosione al centro. Dovete sapere che in latino "esplosione" si dice "diruptio". Ebbene, se prendiamo la prima lettera e la scaliamo di una sull'alfabeto latino, poi spostiamo la seconda lettera alla terza e il contrario per la terza, scaliamo dalla U due lettere (il doppio di quelle scalate la prima volta), spostiamo la sesta lettera al quinto posto ma stavolta eliminiamo la P, e pure la I perché una c'è già, e infine ci teniamo la o; la parole che ne viene fuori è Cristo. L'esplosione è quindi un chiaro riferimento al nostro salvatore, mentre il fumo nero indica la famosa fumata di spinello che si fanno i vescovi davanti al camino del Vaticano per indicare che non è stato trovato un nuovo Papa, o che lo spinello è buono. »

Architettura

Pianta della Basilica di S.Pene da Siena, per qualche strana ragione si trova a Palermo.

L'Architettura paleocristiana non esiste. I cristiani infatti non dovevano mostrare di esserlo e non modificarono per nulla l'architettura delle case e delle catacombe. Ma, per rifilare baggianate, le multinazionali ci hanno tramandato che venirono costruite delle basiliche. Le prime hanno la forma di un pene, con un'ingresso (detto ingresso') con due grosse piazze e una fila di colonne. Dopo una lunga, lunghissima navata si arriva all' abside, rinominato così da un tedesco ubriaco. L'abside ha generalmente una forma sferica, e sopra di esso vi è posta una cupola (generalmente detta "cupola", ma anche "cupola" e in alcune religione pure "cupola") affrescata da particolari mosaici monocromatici e monorompiscatole.

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