Alberto Tomba

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Ci piace ricordarlo così.
« Dio Bono, Chi mi conosce lo sa!! »
(Alberto Tomba dai Carabinieri per dire che si è perso e non ricorda chi è.)
« L'Idolo indiscusso del Circo bianco... ma che dico Circo bianco, Circo!!!  »
(Ezio Greggio su Tomba)
« Alberto Tomba alla JUVEEE! »
(Bomba di mercato di Maurizio Mosca.)
« Tomba è una Bomba! »
(Adolf Hitler su Tomba.)

Alberto Tomba è un

ex-carabiniere salito agli onori della cronaca per essere stato, a cavallo dei migliori anni della nostra vita, la punta di diamante della

valanga azzurra dello sci italico. È diventato una leggenda a livello internazionale, primeggiando nello sci alpino, nelle gare di rutti e nel lancio della Coppa.

Grazie a Tomba, l'Italia scoprì che non esistevano solo Baggio, Vialli e Schillaci. Tutta la penisola, dagli Appennini alle Ande, si trasformò in una enorme pista di... ehm... neve. La riviera romagnola fu innevata artificialmente per far fronte alle richieste dei turisti smaniosi di fare la settimana bianca nel pieno esatto di luglio. La sciolina divenne il lubrificante ufficiale nelle camere da letto, e la trombata del sabato sera fu spezzata in due manche. Durante la prima era necessario, dare tutto in pochi secondi, sfoderare una bella prestazione senza saltare la porta, pena la squalifica. Non era raro utilizzare un apripista.

Questa follia collettiva terminò un giorno quando qualcuno scoprì, per puro caso, che tutte le risposte alle domande dei quiz di Mike Buongiorno, erano Alberto Tomba. Tornarono allora di moda la marcatura ad uomo, i tempi supplementari e, sopratutto, il fallo da dietro. Il nome di Tomba passò rapidamente nel dimenticatoio. Un recente sondaggio di Vippes, lo pone al 1542231434° posto nella classifica delle celebrità, staccato di diversi punti da Jerry Calà, Riccardo Pittis e Tonino Carotone.

Biografia

Gli Inizi

Alberto Tomba nacque a Bologna, sotto la torre degli Asinelli. Fin da bambino manifestò un certo interesse e predisposizione per la cibernetica, le scienze naturali, la matematica, la chimica e l'astronomia. Fra tutte scelse la birra. A quattordici anni era solito presentarsi a lezione di educazione fisica vestito da palombaro, gridando a squarciagola «Dio Bono, io sono SIAAAAAAATOREEEE».

I suoi genitori esasperati, lo iscrissero ad un corso di sci nelle Alpi Cozze, per toglierselo di torno. Alberto dimostrò di saperci fare sulla... ehm... neve.

Diventò un protagonista indiscusso nelle discipline dello slalom, slalom speciale, slalom gigante e doppio slalom con ghiaccio. La strada verso un glorioso successo divenne ben presto una discesa libera.

Nel 1984 gli venne assegnata una Coppa Davis ad Honoris Causa e fu chiaro a tutti che nessun traguardo poteva essergli precluso, tranne quello di esprimersi in modo comprensibile nella sua lingua. Spesso, durante le interviste, i giornalisti italiani chiedevano a Pirmin Zurbriggen, di tradurre ciò che Tomba diceva.

Vita Privata

Tomba è noto anche per essersi ripassato, nel corso degli anni, diverse pollastrelle mica male. Da Martina Colombari a Margherita Hack, da Paola Ferrari a Cristina D'Avena, da Iva Zanicchi a Lara Croft. Tutte sedotte dal fascino tenebroso e burbero della divisa o dai svariati sesterzi del conto in banca del campione bolognese.
Qualche anno fa si è reso protagonista di uno spiacevole equivoco con la polizia di dogana. Bloccato al check-in in aeroporto, perché trovato con il passaporto scaduto, Tomba, da vero fuoriclasse, ha provveduto personalmente a modificare la data di scadenza del documento, ripresentandosi poi dagli stessi addetti che lo avevano bloccato qualche minuto prima. Questi, incredibilmente attenti e zelanti, non si son lasciati trarre in inganno e hanno denunciato l'ex atleta campione. Al processo Tomba ha giustificato il suo gesto dicendo che era sua intenzione giocare nell'Inter come calciatore comunitario. Per questo motivo fu assolto.

Cinema

Alberto Tomba ha partecipato, come attore al film del 1999 Alex l'ariete. Vittorio Cecchi Gori, produttore del film, interpretò male le parole del regista che, per il ruolo di protagonista, aveva pensato all'Albertone nazionale.

Collegamenti esterni