ARTPOP

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ARTPOP (reso graficamente anche come ARTEPOVERA) è il terzo album della cantante-goblin statunitense Lady Gagarin. L'album è considerato il più volgare dell'artista e anche il suo più grande fallimento musicale, si noti l'ispirazione ai lavori dell'operaia australiana Kylie Minogue.

Lady Gaga cantando Swine all'artRAVE, il tour di ARTPOP in giro per i bar dell'america

Antefatti

La settimana dopo l'uscita del suo album Bosnia Born This Way nel 2011, Stefani era già pronta a mutilare le orecchie dei suoi ascoltatori con un nuovo album. Infatti, armata di ascia, irruppe nei quartieri generali della sua casa discografica al grido di "Il nuovo album di chiamerà ARTPOP". Da quel momento la cantante iniziò a promuovere ARTPOP ancora prima della sua uscita, tatuandosi il titolo sul polso e raccontando delle sue idee bizzarre riguardo il suo nuovo album nelle interviste in cui teoricamente era in programma la promozione di Born This Way. Per tutto il 2012 la Germanotta continua a soddisfare le sue ossessioni vantandosi di quanto sia geniale il suo ARTPOP arrivando a chiamarlo l'album del millennio, ma non uscirà prima della fine del 2013. Nel mentre, durante il suo The Born This Way Ball Tour, la cantante presenta in mondovisione un brano inedito dal suo album successivo, Princess Die, tributo alla signora Diana, un'anziana signora che, grazie alla legge dell'assunzione ideata da Neville Goddard, era riuscita ad arrivare a vivere nello stato di coscienza di essere una principessa. [1].

A settembre 2012 esce Stacce, contenuta nell'album del DJ e spia russa Zedd. I piccoli mostri (nome dei fans della cantante, che anche se piccoli restano comunque dei mostri) scoprirono che la canzone avesse una versione demo registrata per il nuovo album di Stefani, fortunatamente la versione contenuta nell'album di Zedd è solo strumentale. Nella versione demo, Lady Gaga canta[senza fonte] ossessivamente sul non riuscire a trovare qualcosa di non specificato, alla fine della canzone dice che siano dei baffi (che non farebbe altro che confermare le teorie sul suo essere un'ermafrodite), ma noi crediamo sia qualcos'altro. Di seguito uno spezzone del brano tradotto in italiano:

« Vuoi sballarti ragazzo

Ho bisogno del mio

Hai visto il mio?

Non riesco a trovare il mio

Dove sono i miei baffi? »

In una data poco importante, dopo aver ricevuto il rifiuto della casa discografica di fare uscire la canzone Aura come singolo apripista, Lady Gaga prende le sembianze di un certo Boris per farla uscire illegalmente, originariamente intitolata Burqa, per rendere omaggio alle sue profonde radici musulmane. Questa grave ingiustizia toccò il cuore di tutti, e nel 2018 fu aperto a Roma un centro commerciale a nome della canzone con il titolo finale, Aura.

Agli inizi del 2013, Gagarin si ruppe l'anca in una delle date finali del Born This Way Ball (perché in tutto ciò stava promuovendo quell'album) e ciò le diede l'ispirazione per scrivere quello che venne scelto definitivamente come primo singolo dell'album, la famosa Applause (ma da chi?). A novembre dello stesso anno, finalmente questo cazzo di album esce.

Descrizione

L'album è un omaggio alle manie di grandiosità della cantante, arrivando ad identificarsi nella dea romana Venere (nella traccia Venus) perché la variante greca la aveva già presa Kylie Minogue nell'album Aphrodite. Altro tema dell'album, immancabile nella discografia della Germanotta e delle altre ragazze del pop, è il sesso estremo, argomento trattato in qualche modo in tutte le canzoni dell'album, da notare infatti l'etichetta explicit di fianco ad ogni canzone. Di notevole rilevanza è la traccia, oggi rimossa, Do What You Want, in collaborazione con Erre Chelly, il cui video musicale ricorda molto quelli visti su PornHub. Proprio per la tale volgarità del video, non è mai uscito in maniera ufficiale, e in più la traccia è stata rimossa dopo le accuse di pedofilia contro il rapper. Ad oggi infatti è possibile ascoltare solo il remix uscito dal nulla con Christina Aguilera, una delle tante cantanti che è stata accusata di copiare Lady Gaga solo per essere bionda.

Accoglienza

ARTPOP è uscito in un periodo molto competitivo per le ragazze del pop, ai tempi dell'uscita infatti erano tutti diventati delle tigri in seguito al successo[senza fonte] di Roar di Katy Perry e c'era chi si era tagliato i capelli come Miley Cyrus visto il successo[senza fonte] del suo album Bangerz. Perciò, Lady Gaga era ormai una meteora passata, cosa che diventarono poco dopo anche le due artiste menzionate sopra, quindi ARTPOP fu un flop[2]. La famosa critica letteraria e di musica Michela Murgia si è prestata per un'intervista atta a recensire ARTPOP, di seguito uno spezzone:

« ARTPOP dà fastidio subito per l'accento, Àrtpop, Artpóp, ci devi pensare ogni volta e ti vengono i nervi. »

Tracce

1. Aura

2. Venus

3. G.A.Y.

4. Sexxx Dreams

5. Jewels N Drugs

6. MANiCURE

7. Do What You Want, basta che te levi

8. ARTPOP

9. Swine

10. Donatella

11. Fashion!

12. Maria Teresa d'Austria

13. Dope

14. Gypsy

15. Applause

Note

  1. ^ Nuovamente possiamo notare l'impatto di Anna Minogue, la quale fece a sua volta un tributo a Diana nel suo album Impossible Princess
  2. ^ Da qui l'appellativo ARTFLOP e ARTEPOVERA
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