Umberto Saba: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberale, liberista e libertaria.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Annullato
Riga 1: Riga 1:
{{S|letteratura}}
#[[File:New buono spesa.gif|900px|center]]{{S|letteratura}}





Versione delle 13:48, 30 ago 2022

  1. File:New buono spesa.gif


    ah, che bella giornata ventosa a trieste! Andiamo a fare un giro!
    oggi voglio rimorchiare: ciapemo la pipa dei.
    mmmh, vara el cul de cuela baldraca la fora del local!
    bene, da qui posso stalkerare tute le babe, che poi femo la clanfa!
    quasi quasi me indormenzo un pochettin...
    uh? Machecazz...
    ma quanto cazzo go dormì?!
    « Ho attraversato tutta la città, poi mi sono rotto il cazzo. »
    (Umberto Saba elogia la città)
    « Ah sì, era quello che parlava di Trieste. »
    (Elogio funebre di Umberto Saba)
    « Ma parlare d'altro no? »
    (Studente al terzo anno di liceo classico)

    Umberto Saba (Trieste, 1883 - udine Trieste, 1957) è stato un poeta triestino famoso per aver fatto due coglioni così a tutti gli studenti, almeno fino al liceo.

    Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Umberto Saba

    Biografia

    Nato a Trieste, morto a Trieste e vissuto a Trieste, Saba era un cittadino di Trieste. Vive con una badante slovena per 3 anni. Poi la madre, svegliatasi un bel giorno di bora col "cinciut", decide di allevarlo a forza. Saba trascorre quindi un'infanzia triste, un'adolescenza grigia e numerosi periodi di depressione. Mariottide in confronto è Jovanotti.

    Le opere

    Tutti sanno che l'opera più famosa di Saba è il Cazzoniere. In sintesi Saba elogia i parchetti della sua città, i quali danno tanta felicità al malinconico poeta. Giusto per farsi del male ci scrive due poesia su tutte le tragedie e siamo a posto.