Panchinaro: differenze tra le versioni

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{{gilda|dei panchinari}}
[[File:Christian Brocchi.jpg|thumb|200px|Non sempre i panchinari sono brocchi, ma i Brocchi sono sempre panchinari.]]
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{{dialogo|Letterina|Cosa fai per vivere?|Panchinaro|Faccio il calciatore professionista...|Letterina entusiasta|Uuuuh, bello! E in che ruolo giochi?|Panchinaro|Panchinaro destro, ma ogni tanto il mister mi sposta anche a sinistra}}
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{{Cit2|Evviva! Il [[Milan]] ha comprato Gilardino!|Tifosi interisti nell'estate del [[2005]]}}
{{Cit2|Evviva! Il [[Milan]] ha comprato Gilardino!|Tifosi interisti nell'estate del [[2005]]}}


Il''' Panchinaro''' è non solo un [[calciatore]], e già questo basterebbe per disprezzarlo, ma anche un calciatore scarso. Il suo compito è quello di prendere calci in culo, più che darli. <br />
Il '''panchinaro''' non è solo un [[calciatore]] (basterebbe già questo per disprezzarlo) ma è anche un calciatore scarso. Il suo compito è scaldare la panchina per i giocatori che verranno sostituiti. <br />
Egli riveste il ruolo di riserva, un lavoro che negli anni passati è stato ingiustamente sottovalutato, ma che recentemente ha cominciato a godere di un meritato prestigio. Secondo un recente studio, infatti, ogni società calcistica di Serie A annovera tra le sue fila una media di 3,76 Panchinari.
Egli riveste il ruolo di riserva, un [[lavoro]] che negli anni passati è stato ingiustamente sottovalutato ma che recentemente ha cominciato a godere di un meritato prestigio. Secondo un recente studio infatti ogni società calcistica di Serie A annovera tra le sue fila una media di 3,76 panchinari.


Il Panchinaro è un essere piuttosto fragile emotivamente, e per questo spesso vittima dei crudeli [[Coro da stadio|cori degli avversari]] (e in sporadici casi anche dei suoi tifosi), ed è anche molto timido. Ha infatti pochi, ma fidati amici, che fungono per il Panchinaro da punti di riferimento: essi sono la tuta da riscaldamento, la tribuna e, ultima ma non per importanza, la panchina.<br />A causa della loro fragilità emotiva percepiscono uno stipendio che è mediamente molto più alto di qualsiasi cifra un onesto lavoratore possa solo riuscire a pensare.
Il panchinaro è un essere emotivamente fragile ed è spesso vittima dei [[Coro da stadio|cori dei suoi tifosi]] più che dei cori degli avversari. Ha pochi ma fondamentali amici che fungono per lui da punti di riferimento: la tuta da riscaldamento, la tribuna e ultima ma non per importanza, la panchina.<br />
A causa della loro fragilità emotiva i panchinari percepiscono comunque uno stipendio che è mediamente molto più alto di qualsiasi cifra un onesto lavoratore possa solo riuscire a immaginare.


== I tre amici del panchinaro ==
== I tre amici del panchinaro ==
[[File:Sailor Moon cosplay.jpg|right|thumb|300px|Un panchinaro sfoggia la sua tuta da riscaldamento.]]
[[File:Sailor Moon cosplay.jpg|right|thumb|250px|Un panchinaro sfoggia la sua tuta da riscaldamento.]]
*'''La tuta da riscaldamento''' è la seconda pelle del panchinaro. Questo indumento si riconosce dal lezzo nauseabondo (il nostro eroe non se la toglie mai) ed è facilmente abbinabile ad altri accessori come '''Il berretto di lana da pachinaro''' e '''I guanti da panchinaro'''.
*La ''tuta da riscaldamento'' è la seconda pelle del panchinaro. Questo indumento è caratterizzato da un lezzo nauseabondo, visto che il panchinaro non se la toglie mai ed è facilmente abbinabile ad altri accessori come il berretto di lana da panchinaro e i guanti da panchinaro.


*'''La tribuna''' è quella particolare gradinata che permette al panchinaro di assistere alla partita da un punto di vista più elevato e di apprezzare così l'evolversi dell'incontro nelle sue varie sfaccettature. Offre tuttavia al nostro eroe minori possibilità di dialogo con i suoi consimili, ed è per tale motivo adatta a quei panchinari particolarmente introversi e poco socievoli.
*La ''tribuna'' è quella particolare gradinata che permette al panchinaro di assistere alla partita da un punto di vista più elevato e di apprezzare così l'evolversi dell'incontro nelle sue varie sfaccettature. Offre tuttavia al nostro eroe minori possibilità di dialogo con i suoi consimili, ed è per tale motivo adatta a quei panchinari particolarmente introversi e poco socievoli.


*'''La panchina''' è il segno di riconoscimento del panchinaro, il quale ha preso questo nome proprio in suo onore. Generalmente è costituita da un ampio sedile ligneo sostenuto da quattro robuste gambe, anch'esse in legno, ed è dotata di un comodo poggiaschiena. La panchina è quindi un luogo sacro per il nostro eroe, un'oasi felice che offre asilo e protezione e che funge altresì da punto d'incontro tra panchinari, permettendo loro di fare nuovi incontri e instaurare nuove amicizie. L'unica occasione in cui il panchinaro lascia il suo rifugio è esclusivamente quando l'allenatore, con l'ignobile scusa di volerlo mandare in campo, costringe il calciatore ad abbandonare l'amata panchina e a dedicarsi a esercizi di riscaldamento tanto faticosi quanto inutili: il panchinaro infatti non farà mai il suo ingresso in campo.<br/>Gli esperti non hanno ancora trovato la vera ragione di tale comportamento, non si sa quindi se la scelta dell'allenatore di non far giocare il panchinaro sia dovuta a una dimenticanza o alla sadica volontà di umiliarlo.
*La ''panchina'' è la migliore amica del panchinaro, che da lei prende il nome.<br />Generalmente è costituita da un ampio sedile ligneo sostenuto da quattro robuste gambe, ed è dotata di un comodo poggiaschiena. La panchina è quindi un luogo sacro per il nostro eroe, un'oasi felice che offre asilo e protezione e che funge altresì da punto d'incontro tra panchinari, permettendo loro di fare nuovi incontri e instaurare nuove amicizie. L'unica occasione in cui il panchinaro lascia il suo rifugio è esclusivamente quando l'allenatore, con l'ignobile scusa di volerlo mandare in campo, costringe il calciatore ad abbandonare l'amata panchina e a dedicarsi a esercizi di riscaldamento tanto faticosi quanto inutili: il panchinaro infatti non farà mai in tempo ad entrare.<br/>Gli esperti non hanno ancora trovato la vera ragione di tale comportamento, non si sa quindi se la scelta dell'allenatore di non far giocare il panchinaro sia dovuta a una dimenticanza o alla sadica volontà di umiliarlo.


== Caratteristiche psico-fisiche del panchinaro ==
== Caratteristiche psico-fisiche del panchinaro ==
[[File:Banana.jpg|left|280px|thumb|Classico piede di un panchinaro.]]
Fisicamente il panchinaro-tipo si presenta come un maschio di media altezza e lieve sovrappeso. La sua età varia dai ventiquattro ai quarant'anni nei casi più longevi.<br/>È inoltre assai interessante constatare che lo sviluppo di questo essere non è un fenomeno genetico circoscritto in una determinata zona geografica, in quanto sono presenti splendidi esemplari di panchinaro appartenenti alle più svariate razze (umane e non).


Le caratteristiche anatomiche che più saltano all'occhio sono l'occhio da triglia, eternamente offuscato da un velo di malinconica stolidità; il [[chewing gum]] in bocca, indice di costante lavoro intellettivo; e naturalmente il cosiddetto piede a banana. Suddetto piede è dotato di una conformazione ossea che rende impossibile al panchinaro colpire la palla (nelle rare occasioni in cui egli si trovi a doverne colpire una) ed è con molta probabilità la causa della sua condizione di riserva a [[vita]].
[[Immagine:Banana.jpg|left|280px|thumb|Classico piede di un panchinaro.]]Fisicamente il panchinaro-tipo si presenta come un maschio di media altezza e lieve sovrappeso. La sua età varia dai ventiquattro ai quarant'anni nei casi più longevi.<br/> È inoltre assai interessante constatare che lo sviluppo di questo essere non è un fenomeno genetico circoscritto in una determinata zona geografica, in quanto sono presenti splendidi esemplari di panchinaro appartenenti alle più svariate razze (umane e non).


Le sue facoltà intellettive sono paragonabili a quelle di un orangotango di buona famiglia. L'unica differenza tra i due è che l'orangotango impiega molto meno tempo per sbucciare una [[banana]]. I pensieri fissi del panchinaro sono la [[figa]], la [[discoteca]] e la [[Playstation]]: non necessariamente però in quest'ordine.<br/>Sotto il piano psicologico si dimostra un individuo parecchio influenzabile e soggetto a repentini sbalzi d'umore. Ha inoltre serie difficoltà a relazionarsi con chi è diverso da lui (in special modo i giornalisti) e se si sente minacciato non esita a rispondere con grugniti e monosillabi incomprensibili. Il panchinaro infine odia le interviste perché non capisce le domande che gli vengono poste.
Le caratteristiche anatomiche che più saltano all'occhio sono l'''occhio trigliato'', eternamente offuscato da un velo di malinconica stolidità, il ''chewing gum in bocca'', indice di costante lavoro intellettivo e il cosiddetto ''piede a banana''. Suddetto piede è dotato di una conformazione ossea che rende impossibile al panchinaro colpire la palla (nelle rare occasioni in cui egli si trovi a doverne colpire una) ed è con molta probabilità la causa della sua condizione di riserva a vita.

Le sue facoltà intellettive sono paragonabili a quelle di un orangotango di buona famiglia. L'unica differenza tra i due è che l'orangotango impiega molto meno tempo per sbucciare una [[banana]]. I pensieri fissi del panchinaro sono la [[figa]], la [[discoteca]] e la [[Play Station]]: non necessariamente però in quest'ordine.<br/> Sotto il piano psicologico si dimostra un individuo parecchio influenzabile e soggetto a repentini sbalzi d'umore. Ha inoltre serie difficoltà a relazionarsi con chi è diverso da lui (in special modo i giornalisti) e se si sente minacciato non esita a rispondere con grugniti e monosillabi incomprensibili. Il panchinaro infine odia le interviste perché non capisce le domande che gli vengono poste.


== Storia del panchinaro==
== Storia del panchinaro==
[[File:Otzi-mummia.jpg|260px|right|left|thumb|Resti dell'antico panchinaro di Neanderthal, trovati sotto la curva Nord dello stadio Tardini di [[Parma]].]]

Le origini del panchinaro risalgono alla notte dei tempi. Numerosi resti di tale specie animale sono stati rinvenuti in Anatolia e ad Abbiate Grasso.<br/>Si ipotizza che i primi esemplari del nostro eroe (''Homo Panchinaris Non Erectus'') siano comparsi in [[Africa]] intorno al 5000 [[a.C.]], per poi migrare in [[Europa]] approfittando dell'allora unificazione dei continenti (la cosiddetta [[Pangea]]) e delle leggi per il tesseramento dei giocatori extra-comunitari, a quel tempo molto più permissive rispetto ai giorni nostri.
[[Immagine:Otzi-mummia.jpg|300px|right|thumb|Resti di un antico panchinaro trovati sotto la curva Nord dello stadio Tardini di Parma.]]
Le origini del Panchinaro risalgono alla notte dei tempi. Numerosi resti di tale specie animale sono stati rinvenuti in Anatolia e ad Abbiate Grasso.<br/>
Si ipotizza che i primi esemplari del nostro eroe (''Homo Panchinaris Non Erectus'') siano comparsi in [[Africa]] intorno al 5000 [[A.C.]], per poi migrare in [[Europa]] approfittando dell'allora unificazione dei continenti ( la cosiddetta [[Pangea]]) e delle leggi per il tesseramento dei giocatori extra-comunitari, a quel tempo molto più permissive rispetto ai giorni nostri.


Nel corso dei secoli il panchinaro ha subito una lenta ma graduale evoluzione, raggiungendo il suo culmine di operosità nella seconda [[rivoluzione industriale]], durante la quale è stato ampiamente sfruttato come additivo chimico e concime naturale. La progressiva estinzione della razza panchinara ha tuttavia convinto la [[FIGC]] a intervenire, e a tal proposito durante la [[Convenzione di Ginevra]] è stato promulgato un editto che classifica il panchinaro come specie protetta e gli garantisce assistenza sanitaria e libertà di pensiero (un diritto che però i panchinari tengono scarsamente in considerazione).
Nel corso dei secoli il panchinaro ha subito una lenta ma graduale evoluzione, raggiungendo il suo culmine di operosità nella seconda [[rivoluzione industriale]], durante la quale è stato ampiamente sfruttato come additivo chimico e concime naturale. La progressiva estinzione della razza panchinara ha tuttavia convinto la [[FIGC]] a intervenire, e a tal proposito durante la [[Convenzione di Ginevra]] è stato promulgato un editto che classifica il panchinaro come specie protetta e gli garantisce assistenza sanitaria e libertà di pensiero (un diritto che però i panchinari tengono scarsamente in considerazione).


== Partita del panchinaro==
== Partita del panchinaro==
La partita è probabilmente l'avvenimento settimanale più temuto dal panchinaro. Egli infatti sa che non giocherà e che dovrà accomodarsi nella confortevole penombra della panchina.<br />Generalmente la partita si articola in due momenti ben distinti, all'interno dei quali il comportamento del panchinaro subisce notevoli cambiamenti:[[File:spalti stadio semivuoti.jpg‎|thumb|260px|Tre panchinari assistono a una partita. Da notare la loro espressione di profondo coinvolgimento.]]


* ''La partita vera e propria'': nel corso dei novanta minuti più recupero il panchinaro si cala nei panni di mattatore e calamita su di sè l'attenzione di tifosi e giornalisti con una serie di azioni da invasato. Il panchinaro infatti urla, strepita, si calca bene in testa il berretto di lana (nelle partite invernali), incita i compagni (dando così sfoggio di un radicato spirito di gruppo), li deride se sbagliano un passaggio o uno stop facili, insulta il mister che non lo ha schierato titolare facendo attenzione a scandire le sillabe in modo che le telecamere riescano a leggere benissimo il labiale, si distrae chiaccherando con i suoi colleghi panchinari e infine si esibisce, durante l'intervallo, in alcuni tiri ed esercizi di riscaldamento che suscitano nella tifoseria la paura, fortunatamente infondata, di vedere il panchinaro in campo nel secondo tempo.
La '''partita''' è probabilmente l'avvenimento settimanale più temuto dal Panchinaro. Egli infatti sa che non giocherà e che dovrà accomodarsi nella confortevole penombra della panchina.
Generalmente la partita si articola in due momenti ben distinti, all'interno dei quali il comportamento del panchinaro subisce notevoli cambiamenti:[[Immagine:0102FotoLazioRoma9.jpg‎|left|thumb|300px|Tre panchinari assistono a una partita. Da notare la loro espressione di profondo coinvolgimento.]]


* ''L'intervista pre o post-partita'': in questa fase il panchinaro sembra riacquistare la sua lucidità mentale, e anzi non c'è più traccia in lui della foga che lo animava precedentemente. Si dimostra inoltre molto pacato e comprensivo, e alle domande del solito giornalista che gli chiede lumi sulla sua assenza in campo, il nostro eroe risponde con quelle frasi prestampate del tipo: "''Vediamo cosa decide il mister, io però mi sento in forma,''" "''Il mister fa la sue scelte e noi dobbiamo rispettarle,''" "''In squadra siamo in tanti e prima o poi ci sarà un occasione anche per me,''" "''Non importa chi gioca, l'importante sono i tre punti''" e altre perle di simile fattura.
* '''La partita vera e propria''': nel corso dei novanta minuti più recupero il panchinaro si cala nei panni di mattatore e calamita su di sè l'attenzione di tifosi e giornalisti con una serie di azioni da invasato. Il panchinaro infatti urla, strepita, si calca bene in testa il berretto di lana (nelle partite invernali), incita i compagni (dando così sfoggio di un radicato spirito di gruppo), li deride se sbagliano un passaggio o uno stop facili, insulta il mister che non lo ha schierato titolare facendo attenzione a scandire le sillabe in modo che le telecamere riescano a leggere benissimo il labiale, si distrae chiaccherando con i suoi colleghi panchinari e infine si esibisce, durante l'intervallo, in alcuni tiri ed esercizi di riscaldamento che suscitano nella tifoseria la paura, fortunatamente infondata, di vedere il panchinaro in campo nel secondo tempo.

* '''L'intervista pre o post-partita''': in questa fase il panchinaro sembra riacquistare la sua lucidità mentale, e anzi non c'è più traccia in lui della foga che lo animava precedentemente. Si dimostra inoltre molto pacato e comprensivo, e alle domande del solito giornalista che gli chiede se pensa di giocare (''intervista pre-partita'') o come mai non ha giocato (''intervista post-partita''), il nostro eroe risponde con quelle frasi universalmente note con il nome di '''scuse del panchinaro''': "''Vediamo cosa decide il mister, io però mi sento in forma''", "''Il mister fa la sue scelte e noi dobbiamo rispettarle''", "''In squadra siamo in tanti e prima o poi ci sarà un occasione anche per me''", "''Non importa chi gioca, l'importante sono i tre punti''" e altre perle di simile fattura.


== Panchinari illustri ==
== Panchinari illustri ==


La lista dei panchinari illustri è così lunga che non è matematicamente definibile, anche se la [[NASA]] sostiene che essa equivale per estensione a [[diciasedici]] rotoli di carta igienica di media morbidezza.<br/>In questa sede citiamo solo i più meritevoli, ossia quelli che presentano piaghe da decubito sul deretano dovute a eccessivo stazionamento in panchina. Pertanto la lista si compone dei seguenti campioni:
[[Immagine:Adriano.jpg|250px|thumb|Il panchinaro per antonomasia.]]
[[File:Adriano.jpg|300px|thumb|[[Adriano Leite Ribeiro]]: vero e proprio adescatore di [[Inter|polli]], è riuscito con astuzia a fingersi un bravo calciatore in modo da farsi acquistare e mantenere.]]
*[[Bobo Vieri]]: lui sì che può dire di essersi seduto sulle Panchine di mezza Italia.
La lista dei '''panchinari illustri''' è così lunga che non è matematicamente definibile, anche se la [[Nasa]] sostiene che essa equivale per estensione a [[diciasedici]] rotoli di carta igienica di media morbidezza.<br/>
*[[Alberto Gilardino]]: panchinaro perché è allergico al goal.
In questa sede citiamo solo i più meritevoli, ossia quelli che presentano piaghe da decubito sul [[culo|deretano]] dovute a eccessivo stazionamento in Panchina. Pertanto la lista si compone dei seguenti campioni:
*[[Alvaro Recoba]]: ha i piedi buoni ma lui è cattivo, perciò non lo fanno giocare.
*[[Jean-Alain Boumsong]]: panchinaro per volontà divina.
*[[Bernardo Corradi]]: lui in realtà gioca titolare ma non si vede la differenza.
*[[Giampaolo Pazzini]]: panchinaro per scelta di vita.
*[[Stefano Bettarini]]: ex-panchinaro ed ex-marito di una [[Simona Ventura|nota conduttrice televisiva]].
*[[David Suazo]]: velocissimo nel sedersi in panchina.
*[[Emanuele Calaiò]]: panchinaro per sentito dire.
*[[Nelson Dida]]: giunto piuttosto tardi ai palcoscenici che gli competono. Parlo della Panchina, ovviamente.
*[[Francesco Coco]]: panchinaro nel tempo libero.
*[[Simone Inzaghi]]: panchinaro per [[raccomandazione]].
*[[Marco Simone]]: ras della panchina milanista.
*[[Igli Tare]]: panchinaro per obbligo morale.
*[[Mirko Vucinic]]: ha scelto la panchina come alternativa a una [[Spitty Cash|vita difficile nella strada.]]
*[[Marcelo Zalayeta]]: panchinaro nel migliore delle ipotesi.
*[[Marcio Amoroso]]: panchinaro per indole.
*[[Ricardo Oliveira]]: panchinaro, per fortuna.
*[[Nicola Amoruso]]: panchinaro per sfamare la sua numerosa prole.
*[[Zeljko Kalac]]: panchinaro rinnegato perché ha rubato il posto a Dida. Non si sa chi dei due abbia giovato del cambio.
*[[Valerio Fiori]]: panchinaro particolarmente riservato, si trova maggiormente a suo agio in tribuna.
*[[Tiago]]: panchinaro speranzoso, è ancora convinto che prima o poi giocherà.
*[[Domenico Morfeo]]: panchinaro per [[superstizione]].
*[[Giuseppe Pancaro]]: panchinaro per antonomasia.
*[[Nicolas Burdisso]]: panchinaro com'è giusto che sia.
*[[Marco Amelia]], [[Angelo Peruzzi]], [[Massimo Oddo]] e [[Simone Barone]] ai Mondiali 2006: queste vispe terese hanno portato ai massimi livelli il parassitismo calcistico, fregiandosi del titolo di campioni del mondo dopo aver visto il campo da calcio solo giocando a [[Pro Evolution Soccer]].


== Come riconoscere un panchinaro==
*[[Adriano]]: un vero e proprio adescatore di [[Inter|polli]], è riuscito con astuzia a fingersi un bravo calciatore in modo da farsi acquistare e mantenere.<br />
*[[Bobo Vieri]]: lui sì che può dire di essersi seduto sulle Panchine di mezza Italia.<br/>
*[[Alberto Gilardino]]: Panchinaro perché è allergico al goal.<br/>
*[[Alvaro Recoba]]: ha i piedi buoni ma lui è cattivo, perciò non lo fanno giocare.<br/>
*[[Jean-Alain Boumsong]]: Panchinaro per volontà divina.<br/>
*[[Bernardo Corradi]]: lui in realtà gioca titolare ma non si vede la differenza.<br/>
*[[Giampaolo Pazzini]]: Panchinaro per scelta di vita.<br/>
*[[Stefano Bettarini]]: ex-Panchinaro ed ex-marito di una [[Simona Ventura|nota conduttrice televisiva]].<br/>
*[[David Suazo]]: velocissimo nel sedersi in Panchina.<br/>
*[[Emanuele Calaiò]]: Panchinaro per sentito dire.<br/>
*[[Nelson Dida]]: giunto piuttosto tardi ai palcoscenici che gli competono. Parlo della Panchina, ovviamente.<br/>
*[[Francesco Coco]]: Panchinaro nel tempo libero.<br/>
*[[Simone Inzaghi]]: Panchinaro per [[Filippo Inzaghi|tradizione familiare.]]<br/>
*[[Marco Simone]]: ha militato per anni nella comoda Panchina milanista.<br/>
*[[Igli Tare]]: Panchinaro per obbligo morale.<br/>
*[[Mirko Vucinic]]: ha scelto la Panchina come alternativa a una [[Spitty Cash|vita difficile nella strada.]]<br/>
*[[Marcelo Zalayeta]]: Panchinaro nel migliore delle ipotesi.<br/>
*[[Marcio Amoroso]]: del resto con un nome così poteva non essere un Panchinaro?<br/>
*[[Ricardo Oliveira]]: Panchinaro, per fortuna.<br/>
*[[Nicola Amoruso]]: Panchinaro per sfamare la sua numerosa prole.<br/>
*[[Zeljko Kalac]]: Panchinaro rinnegato perché ha rubato il posto a Dida. Non si sa chi dei due abbia giovato del cambio.
*[[Valerio Fiori]]: Panchinaro particolarmente riservato, si trova maggiormente a suo agio in tribuna.<br/>
*[[Tiago]]: Panchinaro speranzoso, è ancora convinto che prima o poi giocherà.<br/>
*[[Domenico Morfeo]]: Panchinaro per superstizione.<br/>
*[[Nicolas Burdisso]]: Panchinaro com'è giusto che sia.<br/>
*[[Marco Amelia]], [[Angelo Peruzzi]], [[Massimo Oddo]] e [[Simone Barone]] ai Mondiali 2006: queste vispe terese hanno portato ai massimi livelli il parassitismo calcistico, fregiandosi del titolo di campioni del mondo dopo aver visto il campo da campo solo giocando a [[Pro Evolution Soccer]].


Il classico panchinaro è facilmente individuabile dal fatto che:
== Come riconoscere un Panchinaro==


* Appena arrivato in una squadra nuova promette goleade apocalittiche per poi rivelarsi inevitabilmente un bidone già nelle amichevoli estive.
Il classico Panchinaro è facilmente individuabile dal fatto che:
* Ha avuto almeno un flirt con una [[velina]].

* Ogni inizio stagione afferma che quello sarà l'[[anno]] del suo riscatto.
* Appena arriva in una squadra nuova promette grandi cose, per poi rivelarsi inevitabilmente un bidone già nelle prime amichevoli estive.
* Durante gli allenamenti lo si vede fare passeggiatine indolenti a bordo campo, mentre i suoi compagni sudano e si fanno il mazzo.
* Ha avuto almeno un flirt con una qualsivoglia [[Velina]], Letterina etc.
* A ogni inizio stagione afferma che quello sarà l'anno del suo riscatto.
* Durante gli allenamenti lo si vede camminare con indolenza a bordo campo, mentre i suoi compagni sudano e si fanno il mazzo.
* Fa il terzo [[portiere]], noto anche col nome di portinaio.
* Fa il terzo [[portiere]], noto anche col nome di portinaio.

{{Calcio}}


[[Categoria:Calcio]]
[[Categoria:Calcio]]
[[Categoria:Personaggi inutili]]
[[Categoria:Mestieri]]
[[Categoria:mestieri]]

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Non sempre i panchinari sono brocchi, ma i Brocchi sono sempre panchinari.
Letterina : Cosa fai per vivere?
Panchinaro : Il calciatore professionista...
« Evviva! Il Milan ha comprato Gilardino! »
(Tifosi interisti nell'estate del 2005)

Il panchinaro non è solo un calciatore (basterebbe già questo per disprezzarlo) ma è anche un calciatore scarso. Il suo compito è scaldare la panchina per i giocatori che verranno sostituiti.
Egli riveste il ruolo di riserva, un lavoro che negli anni passati è stato ingiustamente sottovalutato ma che recentemente ha cominciato a godere di un meritato prestigio. Secondo un recente studio infatti ogni società calcistica di Serie A annovera tra le sue fila una media di 3,76 panchinari.

Il panchinaro è un essere emotivamente fragile ed è spesso vittima dei cori dei suoi tifosi più che dei cori degli avversari. Ha pochi ma fondamentali amici che fungono per lui da punti di riferimento: la tuta da riscaldamento, la tribuna e ultima ma non per importanza, la panchina.
A causa della loro fragilità emotiva i panchinari percepiscono comunque uno stipendio che è mediamente molto più alto di qualsiasi cifra un onesto lavoratore possa solo riuscire a immaginare.

I tre amici del panchinaro

Un panchinaro sfoggia la sua tuta da riscaldamento.
  • La tuta da riscaldamento è la seconda pelle del panchinaro. Questo indumento è caratterizzato da un lezzo nauseabondo, visto che il panchinaro non se la toglie mai ed è facilmente abbinabile ad altri accessori come il berretto di lana da panchinaro e i guanti da panchinaro.
  • La tribuna è quella particolare gradinata che permette al panchinaro di assistere alla partita da un punto di vista più elevato e di apprezzare così l'evolversi dell'incontro nelle sue varie sfaccettature. Offre tuttavia al nostro eroe minori possibilità di dialogo con i suoi consimili, ed è per tale motivo adatta a quei panchinari particolarmente introversi e poco socievoli.
  • La panchina è la migliore amica del panchinaro, che da lei prende il nome.
    Generalmente è costituita da un ampio sedile ligneo sostenuto da quattro robuste gambe, ed è dotata di un comodo poggiaschiena. La panchina è quindi un luogo sacro per il nostro eroe, un'oasi felice che offre asilo e protezione e che funge altresì da punto d'incontro tra panchinari, permettendo loro di fare nuovi incontri e instaurare nuove amicizie. L'unica occasione in cui il panchinaro lascia il suo rifugio è esclusivamente quando l'allenatore, con l'ignobile scusa di volerlo mandare in campo, costringe il calciatore ad abbandonare l'amata panchina e a dedicarsi a esercizi di riscaldamento tanto faticosi quanto inutili: il panchinaro infatti non farà mai in tempo ad entrare.
    Gli esperti non hanno ancora trovato la vera ragione di tale comportamento, non si sa quindi se la scelta dell'allenatore di non far giocare il panchinaro sia dovuta a una dimenticanza o alla sadica volontà di umiliarlo.

Caratteristiche psico-fisiche del panchinaro

Classico piede di un panchinaro.

Fisicamente il panchinaro-tipo si presenta come un maschio di media altezza e lieve sovrappeso. La sua età varia dai ventiquattro ai quarant'anni nei casi più longevi.
È inoltre assai interessante constatare che lo sviluppo di questo essere non è un fenomeno genetico circoscritto in una determinata zona geografica, in quanto sono presenti splendidi esemplari di panchinaro appartenenti alle più svariate razze (umane e non).

Le caratteristiche anatomiche che più saltano all'occhio sono l'occhio da triglia, eternamente offuscato da un velo di malinconica stolidità; il chewing gum in bocca, indice di costante lavoro intellettivo; e naturalmente il cosiddetto piede a banana. Suddetto piede è dotato di una conformazione ossea che rende impossibile al panchinaro colpire la palla (nelle rare occasioni in cui egli si trovi a doverne colpire una) ed è con molta probabilità la causa della sua condizione di riserva a vita.

Le sue facoltà intellettive sono paragonabili a quelle di un orangotango di buona famiglia. L'unica differenza tra i due è che l'orangotango impiega molto meno tempo per sbucciare una banana. I pensieri fissi del panchinaro sono la figa, la discoteca e la Playstation: non necessariamente però in quest'ordine.
Sotto il piano psicologico si dimostra un individuo parecchio influenzabile e soggetto a repentini sbalzi d'umore. Ha inoltre serie difficoltà a relazionarsi con chi è diverso da lui (in special modo i giornalisti) e se si sente minacciato non esita a rispondere con grugniti e monosillabi incomprensibili. Il panchinaro infine odia le interviste perché non capisce le domande che gli vengono poste.

Storia del panchinaro

Resti dell'antico panchinaro di Neanderthal, trovati sotto la curva Nord dello stadio Tardini di Parma.

Le origini del panchinaro risalgono alla notte dei tempi. Numerosi resti di tale specie animale sono stati rinvenuti in Anatolia e ad Abbiate Grasso.
Si ipotizza che i primi esemplari del nostro eroe (Homo Panchinaris Non Erectus) siano comparsi in Africa intorno al 5000 a.C., per poi migrare in Europa approfittando dell'allora unificazione dei continenti (la cosiddetta Pangea) e delle leggi per il tesseramento dei giocatori extra-comunitari, a quel tempo molto più permissive rispetto ai giorni nostri.

Nel corso dei secoli il panchinaro ha subito una lenta ma graduale evoluzione, raggiungendo il suo culmine di operosità nella seconda rivoluzione industriale, durante la quale è stato ampiamente sfruttato come additivo chimico e concime naturale. La progressiva estinzione della razza panchinara ha tuttavia convinto la FIGC a intervenire, e a tal proposito durante la Convenzione di Ginevra è stato promulgato un editto che classifica il panchinaro come specie protetta e gli garantisce assistenza sanitaria e libertà di pensiero (un diritto che però i panchinari tengono scarsamente in considerazione).

Partita del panchinaro

La partita è probabilmente l'avvenimento settimanale più temuto dal panchinaro. Egli infatti sa che non giocherà e che dovrà accomodarsi nella confortevole penombra della panchina.
Generalmente la partita si articola in due momenti ben distinti, all'interno dei quali il comportamento del panchinaro subisce notevoli cambiamenti:

Tre panchinari assistono a una partita. Da notare la loro espressione di profondo coinvolgimento.
  • La partita vera e propria: nel corso dei novanta minuti più recupero il panchinaro si cala nei panni di mattatore e calamita su di sè l'attenzione di tifosi e giornalisti con una serie di azioni da invasato. Il panchinaro infatti urla, strepita, si calca bene in testa il berretto di lana (nelle partite invernali), incita i compagni (dando così sfoggio di un radicato spirito di gruppo), li deride se sbagliano un passaggio o uno stop facili, insulta il mister che non lo ha schierato titolare facendo attenzione a scandire le sillabe in modo che le telecamere riescano a leggere benissimo il labiale, si distrae chiaccherando con i suoi colleghi panchinari e infine si esibisce, durante l'intervallo, in alcuni tiri ed esercizi di riscaldamento che suscitano nella tifoseria la paura, fortunatamente infondata, di vedere il panchinaro in campo nel secondo tempo.
  • L'intervista pre o post-partita: in questa fase il panchinaro sembra riacquistare la sua lucidità mentale, e anzi non c'è più traccia in lui della foga che lo animava precedentemente. Si dimostra inoltre molto pacato e comprensivo, e alle domande del solito giornalista che gli chiede lumi sulla sua assenza in campo, il nostro eroe risponde con quelle frasi prestampate del tipo: "Vediamo cosa decide il mister, io però mi sento in forma," "Il mister fa la sue scelte e noi dobbiamo rispettarle," "In squadra siamo in tanti e prima o poi ci sarà un occasione anche per me," "Non importa chi gioca, l'importante sono i tre punti" e altre perle di simile fattura.

Panchinari illustri

La lista dei panchinari illustri è così lunga che non è matematicamente definibile, anche se la NASA sostiene che essa equivale per estensione a diciasedici rotoli di carta igienica di media morbidezza.
In questa sede citiamo solo i più meritevoli, ossia quelli che presentano piaghe da decubito sul deretano dovute a eccessivo stazionamento in panchina. Pertanto la lista si compone dei seguenti campioni:

Adriano Leite Ribeiro: vero e proprio adescatore di polli, è riuscito con astuzia a fingersi un bravo calciatore in modo da farsi acquistare e mantenere.

Come riconoscere un panchinaro

Il classico panchinaro è facilmente individuabile dal fatto che:

  • Appena arrivato in una squadra nuova promette goleade apocalittiche per poi rivelarsi inevitabilmente un bidone già nelle amichevoli estive.
  • Ha avuto almeno un flirt con una velina.
  • Ogni inizio stagione afferma che quello sarà l'anno del suo riscatto.
  • Durante gli allenamenti lo si vede fare passeggiatine indolenti a bordo campo, mentre i suoi compagni sudano e si fanno il mazzo.
  • Fa il terzo portiere, noto anche col nome di portinaio.