Paesino di Don Matteo
(Stemma) | |
""Vieni qua e poi ammazzi"" (Motto) | |
Posizione geografica | A pochi chilometri da Cogne |
Anno di fondazione | Fondata nel 745 a.C. da Remo, prima che fosse ucciso dal fratello |
Abitanti | 3500 (gennaio); 256 (dicembre) |
Etnia principale | Orrendi amici deformi |
Lingua | Itagliano |
Sistema di governo | Giunta carabinieresca. |
Moneta | Bombe a mano |
Attività principale | Omicidi/Onoranze funebri |
Il paesino di Don Matteo, è una località nota esclusivamente per la presenza di Don Matteo. Non ci è dato sapere il nome perché il comune teme di farsi cattiva pubblicità. In ogni caso il paese è subito riconoscibile dal fastidiosissimo trillio del campanello della bicicletta di Don Matteo, che è onnipresente.
Le ipotesi sull’inclinazione alla sadicità degli abitanti
Il paese di Don Matteo ha l’inconfondibile caratteristica di avere un tasso di 12 omicidi ogni dieci abitanti, questo nonostante l’età media sia quella di Baget Bozzo. Si è a lungo studiato il motivo di questa caratteristica, che porta degli ottuagenari ringalluzziti a massacrarsi a vicenda, ma le ipotesi che sono state fatte sono svariate, ecco le più accreditate:
- L’inquinamento delle acque, dovuto alla latrina di Giuliano Ferrara. Questa ipotesi è stata scartata dopo la scoperta che Ferrara usa il Vesuvio come latrina (questa notizia però ha riportato a Napoli il terrore di un’eruzione di escrementi di Ferrara incandescenti).
- La composizione del suolo in cui sarebbero sepolte le ceneri di Hitler.
- L’infausta presenza di Flavio Insinna che porterebbe a gesti inconsulti. Attualmente questa è l’ipotesi preferita dagli esperti in materia.
Una fugace descrizione
Il paesino di Don Matteo è un ameno e caratteristico borgo con tutte le sue figure tradizionali, come il barista, il farmacista, il sindaco, il medico e, ma guarda un'po, il prete. Di notte, quando calano le nebbie sui vicoli ben puliti del paese, questi individui, all’apparenza bonari e simpatici diventano degli spietati serial killers che scuoiano vivi le proprie vittime. Il più spietato di questi mostri è senza dubbio Don Matteo, che in accordo col perfido comandante dei carabinieri, dopo le sue efferatezze (violenze inusitate per chi è stupido) incolpa dei poveri malcapitati che vengono in seguito condannati all’ergastolo tra il giubilo generale.
I problemi del paese
Il problema principale della città è lo spopolamento dovuto all’elevata età media, all’esorbitante tasso di omicidi e all’imprigionamento dei presunti colpevoli (oltre che all’emigrazione di chi si vuole salvare la pelle). Per porre rimedio a questo problema viene organizzata ogni anno dal sindaco leghista una battuta di caccia nella popolosa Terronia, in cui vengono rapite e poi fatte accoppiare con i maschi del paese le donne che capitano a tiro (comprese quelle deformi, come la badante di Don Matteo).
Una teoria alternativa è offerta dagli scienziati del CERN: essi hanno provato che l'eugubino medio passa 25 ore giornaliere a trombare qualsiasi cosa respiri e poi esponga il neonato a barrette di "balestra al cesio 137", per farlo mutare geneticamente e crescere con decuplicata rapidità. In tal modo egli potrà raggiungere in soli cinque giorni l'età per commettere un omicidio e poi scoppiare il lacrime di pentimento alla vista del parroco. Tuttavia si suppone che le lacrime possano esser dovute alla constatazione della fine fatta da Terence Hill, ancor più dura da digerire dopo aver visto quella di Bud Spencer.
Le autorità
Il sindaco del paesino è Irene Pivetti, che ha anch’essa scontato la nefasta influenza di Flavio Insinna dopo una brillante carriera politica. Se il sindaco non si può definire tale, anche peggio è il comandante dei carabinieri, ovvero il feroce Flavio Insinna, che in realtà è uno spietato criminale di guerra dal grilletto facile ingaggiato dal precedente sindaco leghista: Borghezio. Ma il personaggio più potente del paese è senza dubbio Don Matteo, che ficca sempre il naso dappertutto e ha il monopolio di ogni attività del borgo, compreso il fruttuosissimo traffico di armi.
I luoghi notevoli
Il paesino di Don Matteo, proprio in quanto paesino, non ha molti edifici. I più importanti sono: la squallida casa di Don Matteo, il municipio leghista (tutto tinto di verde), la caserma di Insinna, l’obitorio, l’ospedale legale, il carcere di massima sicurezza, il ridente negozio di shotguns e naturalmente l’enorme latrina che fino a poco fa si pensava essere di Ferrara.
Il folklore
Una tipica tradizione del luogo è la lotta all’ultimo sangue tra i due cittadini più vecchi del paese in un’arena nella centralissima piazza degli agguati. Le uniche armi permesse sono le stampelle e i deambulatori.
Curiosità
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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci? |
- Il paesino di Don Matteo ha dato i natali anche al Gabibbo
- Il 6/6/06 Annamaria Franzoni è stata insignita a Porta a Porta della cittadinanza onoraria del paesino di Don Matteo
- La popolazione del paesino di Don Matteo ospita un quarto della popolazione mondiale.
- il cimitero occupa l'89% della superficie del paese
Città gemellate
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