Oliviero Diliberto: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia destinata a un pubblico di soli adulti.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
m (Robot: Removing selflinks; modifiche estetiche)
(detorment personaggi inutili)
Riga 38: Riga 38:


[[categoria:Politici]]
[[categoria:Politici]]
[[Categoria:Personaggi inutili]]

Versione delle 15:05, 10 mar 2012

Il partito approva questo utente, soprattutto quando si scola mezza bottiglia di vodka e inizia a cantare:

☭ ... Москва не делать глупых этот вечер ... ☭
(Mosca nun fa' la stupida stasera)

Ciao! Sono Clippy!
Perfino io alle ultime elezioni ho preso più voti della sinistra arcobaleno!
« Ma che cazzo di comunisti sono!? »
(La salma di Lenin a Oliviero Diliberto e al suo partito)
« Al billionare imbottito di tritolo! »
(Diliberto alla domanda: preferisce una sera con Berlusconi o al billionare ?)
« Chi cazzo è? Ah quello che ha detto che mi odia? Boh non ricordo... »
(Berlusconi su Diliberto)

Oliviero Diliberto è una diretta emanazione di Joseph Stalin quando ebbe una grave indisposizione viscerale. Diliberto è un alieno comunista sbarcato sulla terra poiché esiliato dal suo pianeta. Ha la capacità di abbattere un punto percentuale ogni 20 parole pronunciate e della sua ideologia ama profondamente il colore rosso e il simbolo della falce e martello che gli ricorda la sua colf filippina assunta in nero. I suoi nemici sono:

  • Re Faust, re di Rifondonia, che catalizza su di se l'attenzione e prende sempre molti più voti.
  • Testa D'Asfalto, il nano che vuole conquistare l'universo, l'immunità e le 6 reti italiane ma che non lo caga manco se gli dice che lo odia.
  • Beppe Grillo che ha conquistato il posto di AntiBerlusconi a cui lui aspirava da quando è nato.
Oliviero, ancora fantolino, offre un mazzo di fiori al suo idolo Giuseppe Stalin poco prima di essere mangiato da lui.

Profilo dell'uomo e del politico

Vive per il comunismo ma confessa di non sapere cos'è e lotta con temerarietà contro il suo acerrimo nemico, la "destra", sempre presente a manifestazioni di operai o sulla pace, cui giunge a bordo della sua Ferrari Enzo da 600 cavalli (prima possedeva una Ford, ma era Amerikana e la demolì).

Per sua dichiarazione è amico di Dell'Utri (il Vero Silvio) con il quale si dedica alla bibliomania e ricerca libri pornigrafici a contenuto bisex che poi legge nel letto con Alphonse Pecoraro Scanio.

Diliberto è un ex membro dei Collettivi Stalinisti per il Comunismo di Guerra, organizzazione marxista-militarista che si proponeva di diffondere la guerra (proletaria) in tutto il pianeta e che aveva come slogan: La guerra, sola igiene del mondo!

Attualmente vorrebbe portare la rivoluzione fin nelle aule del parlamento, e sogna l'insurrezione di tutti gli squatters del Burghina Faso presenti in Italia.

Curiosità

Dopo la recente disfatta elettorale dell'ambiguo cartello politico (e della droga libera) detto "Sinistra Arcobaleno" per la lotta anti-capitalista, Oliviero Diliberto sembra disposto ad andare in Africa, nelle missioni proletarie, a diffondere fra gli indigeni il verbo neo-marxista, portandosi dietro i vetusti simboli della falce e del martello.

Da piccolo, Oliviero quando giocava alla seconda guerra mondiale con i compagni (in quel caso, di scuola elementare) assumeva sempre il ruolo del commissario politico.

Il giovane Oliviero, fin da scolaretto affascinato dal mito sovrumano del comunismo di matrice sovietica, si rivolgeva anche alla sua nonnina con il poco affettuoso termine di "Compagno!".

Diliberto conserva ancora, nella soffitta della sua sontuosa residenza estiva, un gigantesco quadro che ritrae Giuseppe Stalin mentre mangia i bambini.

Passioni

Diliberto è professore di quello che lui pensa che sia diritto vigente: il diritto Romano. Da quando ha litigato con Romano però non vuole più ripetere a memoria il digesto la mattina. Nonostante questo considera il Corpus Iuris come la sua bibbia al pari del Capitale e infatti ogni tanto confonde la teoria del plusvalore con dei passi del giurista Paolo.