Nazionale di calcio del Portogallo

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(José Mourinho sui trofei vinti dal Portogallo)

La Nazionale di calcio del Portogallo è, come dice il nome, una squadra di calcio originariamente composta dai galli del porto. Nata dopo la caduta dell’Impero romano, fino al 1200 ha solamente giocato contro la Spagna, composta da 11 tori, dal momento che le altre nazionali europee mandavano in campo solo esseri umani. Dalla fine del 1400, con le scoperte geografiche, il Portogallo fu composto dagli schiavi brasiliani naturalizzati, e cominciarono a svolgersi epiche partite contro Inghilterra, Prussia, Granducato di Lituania, l’Impero Ottomano e i vari staterelli italiani. A partire dal 1930 la FIFA annunciò che non potevano essere schierati animali, per cui da allora i galli del porto hanno iniziato a trascurare il calcio: la Federcalcio portoghese non prese bene la cosa, e decise di non partecipare ai mondiali fino alla fine degli anni’50.

Nel 1966 ci fu la prima partecipazione e, per fare bella figura, i portoghesi decisero di far giocare quelli delle colonie africane (modello seguito successivamente dalla Francia) e grazie a tale Eusebio la squadra, dopo aver rischiato di uscire contro la temutissima Corea del Nord, si fece eliminare dall’Inghilterra, futura vincitrice e paese ospitante (quando che casualità). Da allora i risultati ottenuti furono piuttosto deludenti, fino all’Europeo 2000, con l’eliminazione in semifinale[1] contro la Francia, con golden gol di un originario africano[2].

Tempi recenti

Nel 2004, in occasione dell’Europeo giocato in casa, i porto-galli si affidarono a Luiz Felipe Scolari, Figo e Cristiano Ronaldo[3], ma nonostante ciò la manifestazione andò ai dilettanti allo sbaraglio della Grecia, reduci dal successo della Corrida
. Dopo un’altra semifinale persa contro la Francia nel 2006, è arrivata l’eliminazione contro la Crucconia nel 2008 ai quarti di finale, e quella agli ottavi di finale contro i toreri nel 2010, confermando la tradizione portoghese nei trofei internazionali: si parte con i favori del pronostico[4] e si conclude con l’ormai storica frase ‘’Portugal, szeru tituli!’’

Note

  1. ^ Ma hanno l’abbonamento?
  2. ^ Chi di spada ferisce di spada perisce
  3. ^ Due fighi son meglio di uno
  4. ^ Dopotutto loro sono i Brasiliani d’Europa