Emily Brontë: differenze tra le versioni

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Emily Jane Brontë, alias Emily Jane Bronte, in italiano Emilia Giovanna Pistacchio, per la famiglia Elisa Jingle Bells (Haworth, 30 luglio 1818Hogwarts, data da destinarsi) è stata una scrittrice e poetessa romantica, preromantica, gotica, protofemminista, copiona, realista e un po' zitella. Di conseguenza, inglese.

Divenne famosa, fino a casa dei suoi vicini, per essere stata una delle tre sorelle Bronte nonché sorella delle proprie sorelle, Anne e Charlotte. Ma soprattutto cioè che la rese immortale fu il fatto di esser morta a 30 anni, dopo aver scritto un solo libro.

Il suo romanzo, Cime tempestose, è universalmente riconosciuto come una delle migliori zeppe per mobili traballanti.

Vita, morte e miracoli

Emily nacque figlia dei propri genitori che, incredibilmente, riuscivano a ricordarne il nome nonostante avessero sfornato più figli di quanto fosse lecito aspettarsi da un utero umano. L'autrice, appena fu in grado di parlare, cioè verso i 20 anni, convinse la madre a morire per poter ereditare la sua scatola di soldatini. Risalgono a questi stessi anni la trasformazione delle favole di Esopo nella sceneggiatura di Beautiful e l'occupazione militare di Atlantide da parte degli stessi soldatini di piombo.

Nel suo villaggio isolato, tanto isolato che nemmeno col Google maps si riusciva a trovarlo, Emily si dedicò alla creazione e distruzione di Stati fantasma. Lavoro che la impegnò così tanto che alla fine le venne conferito un nobel per la pace e due per l'economia. Grazie a questo isolamento la scrittrice si convinse che il mondo finiva a 3 km dal villaggio dei Puffi, che un fantasma non fa primavera e che il bene e il male non esistono, sempre escludendo le acconciature della regina Vittoria. Grazie a lei e ad altri suoi simili, invece, gli inglesi si convinsero di possedere una letteratura e un impero coloniale.

Emily Brontë morì di raffreddore da fieno a Hogworth, dove era finita per un errore del navigatore satellitare che non riconosceva 'Haworth'. Rifiutò tutte le cure adducendo come motivazione l'inesistenza del dolore e di conseguenza della morte.

Opere e critica

Cime tempestose

Le poesie

Come tutto il resto della produzione dell'autrice, comprese le lettere anonime al fornaio e i biglietti della spesa, le poesie di Emily non furono accolte favorevolmente dal pubblico ma nemmeno dal privato. Accusata di produrre versi banali, violenti e perversi senza il doveroso uso di droghe e rimanendo sana di mente, l'associazione scrittori romantici la bandì dalle sue fila. La critica non fu più accondiscendente: le furono imputate l'essere ancora in vita, fin quando lo fu, e l'essere morta troppo presto successivamente. Per di più i suoi versi, troppo carichi di fantasmi, incubi, tempeste, maledizioni, profezie, passioni violente e saggi di botanica, insospettirono molti: non erano abbastanza femminili. Da più parti si insinuò che a scriverli fosse stato il fratello Patrick, notorio alcolista e oppiomane, morto né troppo tardi né troppo presto.

Non è un caso, infatti, che le sue raccolte di poesie abbiano venduto solo due copie: una per ciascuna delle sorelle restanti.

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