Cavalieri dello Zodiaco: differenze tra le versioni

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File:Shion Saint Seiya Sangue.jpg

Attenzione!!!

La visione prolungata di questa pagina qua può causare effetti collaterali quali manifestazioni spontanee del settimo senso, desiderio incontrollabile di farsi rapire ogni due settimane, tentativi ripetuti di superare la velocità della luce e cecità intermittente.

   La stessa cosa ma di più: Personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco.
File:Cavalieri dello Zodiaco massacrati.jpg
Gli eroici Cavalieri al servizio di Atena, circa cinque secondi dopo l'inizio d'ogni combattimento. Notare la Dea, nella sua posizione preferita: legata.
« Il mio colpo ti ha privato del senso del gusto. Questo influirà negativamente sulle tue doti combattive. »
(Shaka di Barbie, poco prima di essere massacrato da Ikki)
« Per il sacro Neo! »
(Bruno Vespa dopo la quinta canna)
« Si fanno un culo tanto per me... mica l'hanno capito che me la tiro troppo per darla a qualcuno! »
(Lady Isabel sui Santi di Bronzo)
Sirio : Maestro, come mai gli alberi qui intorno sono pieni di buchi?
Doko : Eh, so' secoli che 'sti cazzo di Cinque Picchi rompono i coglioni!


I Cavalieri dello Zodiaco è un manga creato dall'artista giapponese Masami Kurumada, nonché la sua opera più famosa ed amata. Si tratta di uno dei fumetti più apprezzati in tutto il mondo, in particolare nell'emisfero occidentale. L'unica eccezione a tutto ciò è lo stesso autore, che ritiene decisamente superiore la sua opera sulla boxe, Ring ni Kakero, a base di combattimenti realistici con tanto di esplosioni sul ring. Ma vabbè, se uno è strano, è strano.

Il titolo originale dell'opera è "Saint Seiya", e si riferisce al prestigioso titolo di Santo che il protagonista, Seiya, ricevette dal Regno di Vatikan per essersi distinto nella lotta agli eretici, ai sostenitori del preservativo ed ai malefici professori di Fisica dell'Università La Sapienza.

La nascita

Un giorno Kurumada si svegliò e, con fare deciso, disse a sé stesso: "Voglio fare un manga a base di colpi di Karate e scintille!". Che, per quanto possa sembrare strano, è la realtà. Fortunatamente, in seguito ad un trip mistico ed ad una vacanza in Grechia, Kurumada cambiò involontariamente l'idea principale e la fece diventare un'opera a base di divinità elleniche, galassie, atomi e roba del genere.

Secondo la maggior parte dei critici, la creazione dei Cavalieri dello Zodiaco si basa su una geniale intuizione ed, essenzialmente, su una gran botta di culo.

La storia

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

L'età della leggenda

Narra la leggenda che nella Grecia Antica, gli Dèi erano afflitti da una noia mortale da quando Bacco, completamente sbronzo di ambrosia, inciampò sul Wii di Zeus, rompendolo. In quek momento Zeus propose agli dei di sfidarsi ad intense partite a Risiko, utilizzando le popolazioni terrestri come pedine. Seguirono applausi e urla di consenso e, di lì in poi, le genti del mediterraneo furono sempre in guerra. Poiché la giovane Atena vinceva sempre, gli altri partecipanti, in particolare Ares e Hades, iniziarono a rosicare di brutto. Questi decisero dunque di usare qualunque mezzo togliere di mezzo Atena e, già che c'erano, sterminare tutti gli esseri umani. Anche se non c'entravano un cazzo.

Quello fu l'inizio d'una guerra sacra che si perpetrò per millenni.


Il passato

Negli anni '70, un ricco Giapponese di nome Mitsumasa Kido era nel bel mezzo d'una vacanza culturale in Grechia. Ovviamente, dato che stiamo parlando d'un ricco magnate, per vacanza intendiamo andare alla ricerca di simpatiche donnine che offrivano amore in cambio di denaro, mentre culturale equivale a scoprire nuove lingue in cui farsi dire "vecchio porco". Durante la disperata ricerca d'un distributore di pilloline blu, il buon Kido incontra un Santo d'Oro morente, che gli affida il compito di proteggere una poppante col pannolino sporco. Il santo sostiene che ella è la reincarnazione della Dea Atena, giunta sulla terra per combattere il male e le smagliature. Il riccone, che finora aveva passato la sua vita ad inseminare donne in ogni parte del mondo, avendo centinaia di figli ma tutti maschi, alla vista d'una femminuccia diede di matto e prese fin troppo sul serio il compito.

Kido, da bravo padre premuroso, decise dunque di inviare tutti i suoi figli a sottoporsi ad allenamenti in diverse parti del mondo per farli diventare Santi, per esser Cavalieri. Sì, vabbè, in genere questi allenamenti si concludevano con la morte tra atroci torture del baldo giovine, ma era pur sempre meglio che passare le giornate a casa a farsi pestare dalla giovane Saori/Atena, diventata nel frattempo una dominatrice sadomaso in miniatura, il cui senso dell'umorismo sfiorava quello del Bagaglino.


La Guerra Galattica
File:Armatura cavalieri dello zodiaco Ikea.jpg
Seiya ha finalmente acquistato conquistato l'armatura di Pegasus. Impiegherà due settimane per indossarla e gli avanzeranno tre pezzi.

Dopo anni ed anni di duri allenamenti e qualche dozzina di morti, i vari figli di Kido tornano a casa. Nel frattempo Kido si è suicidato pur di non dover più pagare gli alimenti alle centinaia di mogli che aveva ingravidato. Saori organizza un torneo tra i suoi fratellastri, chiamato Guerra Galattica, per scoprire qual'è il più forte tra loro. Del centinaio di figli mandati in giro per il mondo ne tornano solo una decina, eppure questi, piuttosto che chiedersi che fine abbiano fatto i loro fratellastri, partecipano senza pensarci troppo al torneo organizzato dalla giovane Saori. D'altronde tutti erano ansiosi di far vedere quanto fosse figa la propria armatura, e nessuno poteva resistere al premio, un simpaticissimo ornamento da salone a forma di Sagittario. In realtà i giovani speravano che vincendo il torneo avrebbero avuto favori particolari da Saori in persona.

A torneo iniziato, uno dei figli di Kido fa inaspettatamente un casino della Madonna; si tratta di Ikki di Phoenix, che pur essendo riuscito a sopravvivere ad un terribile Erasmus nell'Isola della Regina Nera, ha dato dà di matto dopo essersi trombato una ragazza identica a quel simpaticone di suo fratello. Ikki ruba l'ornamento da salotto e fa la pipì sopra gli antipasti per gli ospiti, mandando a passeggiatrici il torneo.

Si forma così il quartetto delle prime donne dei protagonisti e, dopo una serie di combattimenti, giustizia, amicizia, fratellanza, simpatia e convenienza trionfano, l'ornamento da salone si rivela una potentissima armatura per i Santi d'Oro ed Ikki rinsavisce, mentre il quartetto dei Bronzini riceve ufficialmente l'investitura e la raccomandazione di Atena.

Ah, sì, Ikki è morto.


Tra la Guerra Galattica ed il Grande Tempio
Il Gran Sacerdote, scoperti i suoi piani, tenta la fuga.

Beh, sì, tra Santi d'argento massacrati senza ritegno e la resurrezione di Ikki, qualcosa effettivamente è successo, ma alla fin fine, questa parte della storia è talmente inutile che nessuno neanche la ricorda. Passiamo alla parte successiva, che è più figa.


Le Dodici Case

Ebbene sì, la causa di tutti i mali è il Gran Sacerdote in persona, ossia il capo delle forze di Vatikan in Grechia. Ai bronzini non resta che recarsi alle Dodici Case, il celebre condominio situato in zona Grande Tempio, per trovare il Sacerdote e punirlo. Ovviamente Saori appena arriva sul luogo coi quattro schiavetti riesce a farsi ferire a morte da un Santo così inutile che viene fatto a pezzi da un attacco tirato per sbaglio da uno dei Santi di Bronzo. E meno male che è una Dèa.

I Cavalieri devono sbrigarsi e fare interminabili sequenze di scalinate per raggiungere l'unico oggetto in grado di salvare la Dèa, lo scudo di Athena. Il tutto entro dodici ore; fortunatamente la pubblicità, le scalate e tutti gli spazi adibiti ai ricordi riempitivi vari non vengono contati dal cronometro. Purtroppo per arrivare all' scudo bisognerà passare attraverso le case dell'élite delle forze della Dèa, i Santi d'Oro. Nessuno, a memoria d'uomo, è mai riuscito ad attraversare tutte le case e ad arrivare alla porta del Grande Sacerdote; né i temibili guerrieri di Marte, né quelli di Ade, né i venditori d'enciclopedie. Nonostante i Santi d'Oro dovrebbero essere al servizio Atena, e quindi di Saori, un po' perché bastardi un po' perché fessi decidono quasi tutti di seguire gli ordini del Grande Sacerdote. E tutto ciò nonostante il Sacerdote vada regolarmente in giro a palesare i suoi occhi rossi[1] da pazzo maniaco omicida e la sua risata satanica.

Alla fine, uno dopo l'altro, tra litri di sangue, fiumi di lacrime, tragici ricordi d'infanzia, scalinate e un attacco suicida dopo l'altro, i bronzini vengono sterminati, con l'eccezione di Seiya; anche Ikki, sbucato fuori dal nulla come suo solito, si estingue in un mondo di luce al termine d'un terribile scontro col temibile Shaka della Barbie. Ma, fortunatamente, Seiya riesce a salvare Atena, che li resuscita tutti; probabilmente, facendogliela annusare. Alla fine anche il grande sacerdote, che si rivela essere il Santo dei Gemelli, dopo aver riammazzato Ikki e massacrato di botte gli altri bronzini, inaspettatamente mostrerà il suo lato emo e si esibirà in uno spettacolare suicidio.


Il pezzo con Poseidone
File:Saintsimpsons.jpg
Il cast dei Cavalieri al gran completo.

Julian Solo è uno che per la sua igiene orale non scende a compromessi. Non essendo riuscito a parlare a zero e nemmeno ad avere Sky a 11 Euro e, soprattutto, non essendo riuscito a rimorchiare Saori Kido, si incazza come una biscia, risvegliandosi come il Dio del Mare, Poseidone. A causa fallaci consigli d'un addetto dei suoi call center, decide di dichiarare a guerra contro Atena.

La pseudo-dea si fa rapire praticamente senza opporre resistenza. Chi va a salvarla? I potentissimi Santi d'Oro? Ovviamente no, dato che erano impegnati in altri importantissimi incarichi, come sfidarsi in tornei di Burraco e guardare il cielo sperando che Atena ce la faccia. Il gravoso compito spetta nuovamente ai quattro Bronzini. Neanche il tempo di festeggiare la precedente vittoria.

I Bronzini, per la loro missione, ricevono delle nuove armature, vere imitazioni d'armature d'oro create con rimasugli delle vecchie armature, un po' di sangue dei Santi d'Oro, 5CC di epinefrina ed una manciata di zenzero tritato. Fortunatamente, a parte il tizio che aveva combattuto contro il Toro ed un Santo d'Oro sotto falso nome, i guerrieri del Dio del Mare si rivelano delle pippe immani, incapaci persino di scalfire le catene di Andromeda. I bronzini li massacrano senza troppi complimenti, dopodiché passeranno alla lotta contro Poseidone in persona, stavolta indossando delle VERE armature d'oro; Poseidone a questo punto capisce che forse gli conveniva restarsene in fondo al mar. I santi d'Atena comunque lo risparmieranno; lui sarà felice di ciò, ma per un po' non potrà sedersi.

Ah, Ikki è vivo.


La battaglia di AIDS
File:Winnie Mu Pooh by HeiligerShadowfax.jpg
Con l'arrivo di AIDS anche i Santi d'Oro sono costretti a scendere in campo.

Tutte le battaglie combattute finora in realtà servivano soltanto come allenamento in vista della battaglia finale; dopo 243 anni, è tornato in vita il peggior nemico di Atena e dei suoi Cavalieri: il Dio degli Inferi, colui che ha giurato di sterminare gli esseri umani. Stiamo parlando AIDS (pron. Hades), un potentissimo Dio servito da dei 108 guerrieri chiamati spectre. Questi rappresentano delle costellazioni di cui basta pronunciare il nome per scatenare il terrore tra gli esseri umani, come ad esempio il ranocchio, la lira o San Valentino.

La saga inizia con il capitolo del Santuario. Questa è una parte un po' atipica della storia, in quanto per la prima volta i bronzini non sono perennemente tra le balle sotto i riflettori. Addirittura Seiya, poco dopo aver fatto la sua apparizione, viene astutamente allontanato da Mu dell'Ariete, grazie a due biglietti per il concerto di Gigi d'Alessio. I potragonisti di questa fetta di storia sono i Santi d'Oro che, invece di massacrare poveri bronzini o grattarsi l'interno-coscia guardando il cielo e pregando per Athena come sono soliti fare, iniziano a lottare. Per davvero. Paura, eh? Persino i Santi d'Oro defunti ritornano in vita in versione darkettona per la eseguire la sacra missione; accoppare Saori/Atena. Che è quello che vuole Hades, ma anche quello che vuole Athena. Non ci avete capito nulla, vero? Tranquilli. Neanche noi. Neanche Kurumada, se è per questo. I Santi d'Oro hanno dodici ore di tempo per sconfiggere i loro colleghi e raggiungere Athena[2] con perdite indiscriminate di sensi e tante, tante mazzate.

Gli Dei al servizio di AIDS, Hypnos e Thanatos.

Nel secondo capitolo della saga, l'Inferno, i vari bronzini ed i Santi d'Oro rimasti in vita dopo lo sfacelo del capitolo precedente[3] si recano nel regno di AIDS; l'inferno stesso. I Santi d'Atena fanno strage dei guerrieri di AIDS come se stessero andando a coglier fiori. Nel frattempo si scopre che AIDS desiderava impossessarsi del corpo di Shun d'Andromeda, ma grazie all'intervento d'una rediviva Atena ed un redivivo Shaka di Barbie, il Dio degli Inferi è costretto ad andare va in bianco. I bronzini proseguono così la corsa verso la dimora di AIDS; peccato che li blocchi il muro del pianto. Grazie al sacrificio dei Santi d'Oro[4], il muro viene distrutto ed i Santi proseguono.

Dopo aver massacrato i due Dei minori al servizio di AIDS, i temibili gemelli 892 892 Hypnos e Thanathos, i nostri eroi si scontrano con il Dio AIDS in persona; per la prima ed ultima volta riuscendo a sconfiggerlo. Purtroppo però Pegaso, nel festeggiare, fa una capriola all'indietro e cade preciso preciso sulla spada di AIDS, morendo.

Questa saga, progettata a quattro mani da Kurumada e Gaudì, va avanti solo grazie alle offerte dei fan. Benché sia iniziata nel 1887 non è ancora stata completata; l'omino sentenzioso, in qualità di esperto, dichiara che la saga sarà portata a termine soltanto nel 2086. Fino ad oggi sono stati realizzati solo i capitoli Sanctuary ed Inferno; mancano ancora i capiti Eliseo e Montecitorio dove Seiya si scontrerà con gli dei immortali che minacciano l'umanità.

La trama è finita, leggete in pace.


L'anime

File:Fumetto dei Cavalieri dello Zodiaco.jpg

I punti fermi che contraddistinguono tutti, e dico tutti gli episodi o film d'animazione dei Cavalieri dello Zodiaco sono i seguenti:

  1. Seiya è immortale, nel senso che non può morire; anche se perde litri di sangue e sfonda a craniate pareti e colonne, alla fine vincerà sempre e si rialzerà, come niente fosse.
  2. Ikki è immortale. Anche se lo ammazzi, dopo qualche episodio ricompare, più bello e fresco che mai.
  3. Hyoga è immortale. Puoi estirpargli il cuore, congelarlo o avvelenarlo a morte, tanto alla fine in qualche modo si salverà.
  4. Shun non è immortale, ma tanto ogni volta che giunge al punto di morte arriva suo fratello Ikki, che lo salva per poi scomparire e ritornare qualche dozzina di puntate più tardi.
  5. Shiryu non è immortale. Ma gli autori dimenticano (o fingono di dimenticare) il patto fatto con il Santo dell'Ariete: se perde una sola goccia di sangue per lui è finita. Si dice che gli ettolitri versati copiosi ad ogni puntata siano infatti solo una trovata pubblicitaria. Shiryu è il nuovo testimoneal della Heinz. Inoltre per essere di qualche minima utilità egli deve: perdere la vista e qualche altro senso, liberarsi dell'armatura e farsi rompere lo scudo indistruttibile, cosa che accade fin troppo spesso.
  6. Se i protagonisti non stanno combattendo, o giacciono a terra in attesa di resuscitare, oppure stanno correndo per delle scalinate lunghe come il campo di Holly e Benji.
  7. Quando i protagonisti vengono colpiti le loro teste si ribaltano all'indietro in modo spropositato.
  8. Una tecnica speciale usata contro un Santo per la seconda volta non è più efficace, questo non vale ovviamente per i raccomandati, soprattutto per Seiya che usa sempre lo stesso colpo più e più volte.
  9. La forza di un individuo non si basa sull'allenamento o sulla bravura bensì sul pathos. Se fa scena, allora è forte, viceversa no. Ne è un chiarissimo esempio l'episodio 53 della prima serie italiana, dove Cassios, che fu battuto da un giovane Seiya quindicenne e senza armatura, mena senza problemi Shiryu e Shun contemporaneamente ed entrambi in armatura. Se ne ricava quindi il postulato di "se in un insieme finito detto Pathos si verifica che A > B e B > C, ne consegue che A < C se a C girano le palle."
  10. L'avversario di turno è assolutamente immune al colpo del Santo per le prime X volte dove X è un numero qualsiasi maggiore di 0. La volta X+1 se la prende in pieno e risulta fatale, anche se contraddice tutto ciò su cui si è discusso fino a quel momento. Ad esempio, Hagen, dopo essere uscito indenne da tre Aurore del Nord di Hyoga, gli spiega che lui è totalmente immune al caldo e al freddo, quindi i colpi di Hyoga, basati sul freddo, non possono avere effetto. Morirà pochi secondi dopo, colpito da un'Aurora del Nord.
  11. Un Santo che si rispetti cade sempre e solo di testa.


I riempitivi

Meglio conosciuti come i mitici episodi filler. Tra un Santo ed un Marine, i Bronzini sono costretti a combattere con alcuni tra i nemici più improbabili, tra cui un sosia di David Bowie e gli addetti alla pulizia dell'acquario di Genova.


La saga di Asgard

Nell'anime, dopo aver sconfitto Saga dei Gemelli e prima di avventurarsi negli abissi di Nettuno, i Bronzini sono costretti ad affrontare l'ennesima prova, ossia i guerrieri di Asgard.

Nettuno ha infatti fatto il lavaggio del cervello ad Hilda di Polaris, sacerdotessa di Odino, capo dei guerrieri di Asgard e campionessa Norvegese di Burraco, facendola trasformare da pacifista hippie abbraccia-alberi a dittatrice megalomane. Hilda, prima della trasformazione, era l'addetta al controllo del buco dell'orzoro; senza di lei il buco è destinato ad allargarsi e l'effetto serra ne risente. I Bronzini, costretti da Atena a farla tornare alla ragione, si ritroveranno a combattere dunque tra le lande ghiacciate di Asgard contro numerose avversità; il freddo, la neve e le storie tragiche dei loro avversari. Eh, sì, prima di poter sconfiggere un nemico le primedonne di Atena sono costrette ad ascoltare tutto il loro triste, sfortunato passato, ricco di tragedie, solitudini e sfortune. Ecco cosa succede nel voler per forza far combattere degli orfani.

Durante la battaglia Hyoga rimorchia, Shiryu perde la vista[5], Seiya scala pareti di roccia, Ikki salva Shun per ben due volte. Incredibile come Alberich di Megres, l'unico non orfano, riesca a far fuori ben due Santi e mezzo grazie all'astuzia. Alla fine della saga Seiya, grazie ai punti ottenuti nei supermercati di Asgard, aggiunge l'armatura di Odino al suo già vasto guardaroba e libera infine Hilda dal lavaggio del cervello, riportandola al lavoro.

Nel frattempo Atena viene rapita da Nettuno.


Tenkai - La saga di Zeus

Approfittando della distrazione di Kurumada, impegnato a sprecare tempo con il suo nuovo capolavoro, Ring ni Kakero[6], gli autori della serie animata crearono l'introduzione per la saga di Zeus.

Seiya, dopo la battaglia con l'AIDS, è ormai diventato paralitico. Incredibile; per anni i fun si sono chiesti come sarebbe continuata la serie dopo la morte di Seiya. c'era chi ipotizzava una resurrezione divina, chi una guarigione miracolosa con l'ambrosia, chi con un bagno nella Coca Cola Light. Gli autori del Tenkai si sono limitati a far finta di niente: "No, guardate che non è morto, la spadata di AIDS non lo ha colpito al cuore". Comunque, al fianco d'un Seiya più morto che vivo resta soltanto Saori, interessata alla cospicua pensione d'invalidità da lui ricevuta. Purtroppo arriva la sorella di Saori/Atena, Artemide, che all'improvviso organizza un colpo di stato e si impossessa del Grande Tempio.

I bronzini dunque si riuniscono per sconfiggere Artemide ed i suoi servi, gli Angeli[7]. Persino Seiya riesce a trovare la forza di volontà per alzarsi dalla sedia a rotelle barcollare fino al Grande Tempio. E venire corcato di mazzate da Shaina e da due santi di Pongo, ma l'impegno è quello che conta. Inizia quindi una strenua lotta tra i Bronzini e gli Angeli, nella quale accade di tutto: Ikki salva Shun[8], Hyoga sembra morto ma non lo è[9] e Marin scopre che uno degli Angeli è suo fratello[10]. Durante tutto questo marasma, accade anche un miracolo: Shiryu non perde la vista.

Sconfitti gli angeli di Artemide, quando tutti si aspettavano lo scontro finale con la dea, compare l'inquisizione spagnola il dio Apollo, intenzionato a far fuori tutti quegli sporchi umani che hanno alzato osare le mani contro un Dio, che rubano i posti di lavoro e non pagano le tasse. Atena si schiera dalla parte degli umani, ed il film finisce con Seiya completamente nudo e privo dei genitali[11] che assieme alla dea[citazione necessaria] si prepara ad affrontare Apollo.

Purtroppo Kurumada ha scoperto i piani dei creatori del Tenkai e dopo averli costretti a stare in ginocchio sui ceci per tre ore, ha chiuso il progetto. Seiya è rimasto per anni ignudo di fronte ad Apollo, ed ancora non sa cosa deve fare.

L'anime di AIDS


Notare l'altissimo livello grafico del capitolo Inferno.

Gli OAV de li mortacci tua

Sui Cavalieri sono anche stati tratti numerosi OAV[12] ovvero storie parallele al cartone animato svolte in un film. Eccoli:

  1. La saga di Odino
  2. I Cavalieri contro l'ICI
  3. Il destino di un Cavaliere
  4. L'incantevole Creamy
  5. I Cavalieri dello zodiaco e il foro dietro la Cloth
  6. Il Cavaliere della Casa delle Libertà

I fallimenti editoriali di Kurumada

Kurumada tentò molteplici volte di fare storie iniziali o finali al suo manga, ma ogni volta fece incazzare la casa editrice e non riuscì a concludere un cazzo. Ecco le sue prove, iniziate e mai finite.

  1. I Cavalieri dello Zodiaco - Punto G
  2. I Cavalieri dello Zodiaco - Lost Paintshop Pro
  3. Abelarda - L'armatura di Seneca
  4. I Cavalieri dello zodiaco - Uniti contro Paolo Fox
  5. I Cavalieri dello zodiaco - Le armature di Plexiglass

L'adattamento italiano

Il direttore dell'adattamento dei dialoghi italiani dei Cavalieri dello Zodiaco.
« Sirio, sento il tuo spirto guerrier ch'entro mi rugge. »
(Pegasus di Pegasus leggendo I sonetti)
« Si tratta d'un antica arte marziale cinese, la chiamiamo Contraddizione. Utilizzando una lancia, è possibile distruggere lo scudo avversario. »
(Crystal del Cigno in un fantastico esempio d'adattamento)
« Eh? »
(Il pubblico sulla spiegazione di Crystal)
« La morte atroce... È dunque così che il crudele fato m'impose d'andarmene, pervadendo le mie membra da codesta sensazione, constringendomi a non esser fautore de le azion ch'io promisi a guisa d'uno squallido fellone, oh ahi lasso, il mio gemito di tristezza a te s'invoca oh Lady Isabel. Futilmente... »
(Pegasus di Pegasus sulla morte atroce, mentre esala l'ultimo respiro)

Vi siete mai chiesti perché questo manga/anime è conosciuto come I Cavalieri dello Zodiaco e non Santo Seiya?[13] Quando quest'opera approdò nel nostro simpatico paesino, la sua traduzione ed adattamento venne affidata alle mani di abili nippologi come Ugo Foscolo, Vincenzo Monti e Chic Bipapo.

Costoro pensarono che in un'opera basata sulla Grechia fosse necessario elogiare la letteratura classica. Già che c'erano, fecero sparire tutti quei nomi impronunciabili e quegli antipatici riferimenti all'Oriente, al Giappone ed a tutta la robaccia che potrebbe traviare le menti dei pampini. Fu così che in Italia i Santi di Atena alternano mazzate a monologhi costruiti con terzine degne della Divina Commedia, per la gioia dei bambini che non capirono un cazzo di quello che dicessero i loro eroi.


I Nomi
File:I Cavalieri dello Zodiaco versione Sailor Moon.jpg
Le sapienti mani che si sono occupate dell'edizione italiana hanno ovviamente anche rimosso scene come queste.

Perché lasciare nomi strambi ed impronunciabili ai vari personaggi? Insomma guardate nomi come Saga, Aldebaran e Camus, così estranei, così equivoci. Molto meglio chiamare quasi tutti i personaggi con i nomi delle loro costellazioni: ecco che nascono così Pegasus di Pegasus, Andromeda di Andromeda, Phoenix della Fenice, Fish dei Pesci, Toro del Toro e tutti gli altri nomi che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni. Inutile dire che questo ha dato un fascino particolare alla serie in alcune occasioni:

- Spettatore 1: “Oggi si sfidano per vincere l'armatura di Pegasus.”
- Spettatore 2: “Secondo te chi vincerà, Pegasus o Cassios?”
- Spettatore 1: “Hmmm, non lo so. Probabilmente Cassios.”
« No, Andromeda, non puoi andare nell'isola di Andromeda a prendere l'armatura di Andromeda, devi andare all'isola della Regina Nera per prendere l'Armatura di Phoenix! E tu, Phoenix, non puoi andare all'isola della Regina Nera per prendere l'armatura di Phoenix, devi andare sull'isola di Andromeda per prendere l'armatura di Andromeda! »
(Mylock smistando i poveri orfanelli)


Il Buddhismo

Quando videro Shaka e la sua propensione al Buddhismo, l'arguto team di adattatori pensò di nascondere ogni riferimento a quella scomoda religione orientale. Nella versione italiana il ciccione con gli occhi socchiusi che si vede sullo sfondo non è Buddha, bensì quell'adorabile simpaticone di Bud Spencer.


Elucubrazione ingannevole
Un tipico dialogo dell'edizione italiana.

Come si fa a rendere prolisso, aulico e classicheggiante anche il più semplice dei dialoghi? Semplice, basta complicarlo a più non posso utilizzando il collaudato metodo dell'Elucubrazione Ingannevole. Per trasformare a dovere qualunque scambio di battute in un capolavoro della letteratura epica, basta applicare le seguenti regole;

  • Inserire il nome del nemico in questione anche se è già stato citato;
  • Inserirlo nuovamente, finché perde il suo significato;
  • Rendere il tutto talmente prolisso da apparire logorroico al punto da far seccare le balle;
  • Inserire arcaismi, parole derivanti dal latino che in italiano solitamente non si usano e parole che ormai non sono più utilizzate nella lingua odierna;
  • Inserire termini dotti e termini tecnici relativi alle varie occasioni, creando espressioni come "maledetto, sta cercando di usucapire la mia forza!" oppure "tecnica della metempsicosi deflagranteee!";
  • Inserire spiegazioni che rasentano la difficoltà di comprensione dei testi filosofici dei grandi padri della scolastica;
  • Rendere la storia molto più complessa inserendo discorsi che nella versione originale non erano presenti, senza però cambiarla minimamente;
  • Cambiare i dialoghi tra i personaggi inserendone altri che non c'entrano nulla;
  • Tagliare miriadi di scene. Anche quelle non offensive, violente o contrarie al buoncostume.
  • Spezzare la tensione facendo dire frasi idiote ai personaggi anche se nella versione originale stavano zitti.

Vediamo quindi la tecnica dell'elucubrazione ingannevole all'opera, esaminando un semplicissimo dialogo tratto dall'anime originale.

- Seiya: “È fortissimo! Come faremo a batterlo?”
- Hyoga: “Tienilo occupato, utilizzerò un metodo che mi ha insegnato il mio maestro!”
Tipica reazione dello spettatore medio di fronte all'elucubrazione ingannevole.

Una volta applicati i punti sopra esplicati, il dialogo si trasforma in questo modo:

- Pegasus: “Maledizione, il microcosmo di Docrates supera il macrocosmo universale. Battere Docrates sarà un'utopistica speranza. Possiamo costringere Docrates alla resa ma, eufemisticamente parlando, sarà piuttosto complesso. Crystal, hai tu qualche strategia a riguardo?”
- Crystal: “Accidenti Pegasus, Docrates è un gigante[14], la sua potenza rasenta quella di una furia divina incarnata in un corpo di roccia non scevro di bruta forza, se l'aver vinto avversari forti ci ha a nostra volta fortificati, sconfiggere un così possente colosso, dalle proporzioni titaniche, come Docrates, ritengo sia oltre ogni umana speme. Ma si, certo, quando mi allenavo col mio maestro mi disse che l'unico modo di sconfiggere i giganti è quello di congelar loro le gambe! Renderò ghiaccio i sui polpacci e brina le sue giunture. Distrai la sua rozza mente e nel frattempo io, concentrerò tutta la forza della galassia nei cristalli di ghiaccio scaturenti dai miei palmi, grazie alla meditazione in movimento appresa tra le desolate lande spazzate dal vento del nord.”


I Discorsi del Vecchio Maestro

Nell'edizione originale il caro vecchietto distribuiva consigli a iosa all'allievo, in maniera chiara, stringata ed immediatamente comprensibile. Una cosa naturale, visto l'importanza di tali suggerimenti. Un esempio:

- Vecchio Maestro: “Sirio non usare quel colpo, altrimenti morirai”
- Sirio: “Certo maestro”

Nella versione italiana, a sottolineare la saggezza dello gnomo viola, nonchè la sua lieve tendenze allo sfrangere i maroni, le cose cambiano leggermente. I discorsi si infraciscono di dotte considerazioni sul movimento degli astri, la crudeltà del fato, il destino dell'umanità, elementi di botanica spicciola, filosofia taoista, yoga, divertenti stacchetti di cabaret e così via. Il risultato è che il povero Sirio, ammesso di aver resistito a tutta l'omelia senza addormentarsi, alla fine del discorso non ricorda più quale colpo non deve usare. Vediamo come diventa nella versione italiana il passaggio esemplificato in precedenza:

- Vecchio Maestro: “Sirio una lepre e un luccio si incontrarono un giorno in un bosco e la lepre disse: "Cosa fai fuori dall'Acqua?"”
- Sirio: “Cosa maestro?”
- Vecchio Maestro: “Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura”
- Sirio: “Ehem... Certo, maestro!”
- Vecchio Maestro: “Inoltre le Grossulariacee appartengono all'ordine delle Sassifragali e in queste sono le più vicine, evolutivamente, alle Sassifragacee”
- Sirio: “Uhm... Sì, sì.”
- Vecchio Maestro: “Sirio, ricorda che il dragone nascente pusterdati con trazione anche per due perde il contatto con la supercazzola e non stuzzica la brematurata”
- Sirio: “Ehm... Che?”
- Vecchio Maestro: “Ciupa!”

L'edizione Spartana

Gli Spartani, incazzati per via del fatto che un cartone con dei combattimenti fosse stato ambientato a Nuova Luxor invece che nella loro sacra città, hanno rimediato con un adattamento personalizzato della storia. Ecco le principali differenze:

  • Niente frocetti e cazzate da femminucce. Il personaggio di Andromeda sarà affidato ad una donna. Spartana. Ed avrà una corazza rossa. Il Santo d'oro dei Pesci sarà totalmente eterosessuale e avrà dei nuovi colpi speciali basati sulle anguille.
  • Nessuno sarà immune a niente. I colpi speciali andranno a segno o a vuoto o saranno bloccati a seconda dell'abilità e della difesa dei combattenti. Allo stesso modo, gli oggetti indistruttibili, come lo Scudo del Dragone, sono indistruttibili. Quindi non si rompono. Lo stesso vale anche per le colonne del Grande Tempio.
  • Nessuno è immortale, tranne gli dei. Atena quindi se ne fotte di frecce e idiozie varie.
  • La velocità della luce non verrà toccata dai vari combattenti: il livello massimo raggiungibile sarà la velocità del suono con tanto di esplosioni. Pegasus non raggiungerà tale velocità se non nelle ultime puntate dell'ultima serie.
  • Quando un personaggio perde uno o più sensi si comporterà di conseguenza. Nessuno quindi sarà in grado di assaporare senza il gusto, di percepire un cazzo di nulla senza il tatto, di vedere senza la vista, di sentire senza l'udito e di sniffare coca senza l'olfatto.
  • Se fai un patto di sangue e poi perdi sangue, muori secondo le regole.
  • Quando un'armatura si rompe, resta rotta. A meno che non sia quella di Phoenix o non ci sia il Grande Mu nei paraggi.
  • Il senso del tempo sarà reale; se subisci un colpo fatale e sei destinato a morire entro pochi secondi, pochi secondi dopo sei morto. Di certo quattro episodi durano ben più di pochi secondi.
  • Se una maschera ti priva della memoria di essere la sorella di qualcuno, quando la togli, ricorderai benissimo tutto.
  • Se puoi invertire il flusso di una cascata, di certo puoi anche sfondare una porta.
  • Gli intestini e le vesciche dei personaggi funzioneranno normalmente, quindi quest'ultimi dovranno defecare ed urinare con regolarità.
  • I dialoghi saranno in linguaggio comune standard.
  • Se una persona è in pericolo e mancano pochi attimi alla sua morte, di certo non ti avvii in suo soccorso con solenni e lenti passi, dato che puoi correre veloce come una motocicletta di grossa cilindrata.
  • I cadaveri, anche e soprattutto sott'acqua, si decompongono.
  • I pantaloni dei personaggi non cambiano colore quando si indossa un'armatura.
  • Se quando parti per la Grecia tua sorella è un'handicappata che riesce persino ad inciampare da sola, non te la ritrovi come insegnante di arti marziali la settimana dopo. Nel caso, gli addestramenti per l'investitura di cavaliere dureranno un mese al massimo invece che cinque anni. Ma trattandosi di Sparta, basteranno due ore.
  • Quando combatti rischiando la tua vita, non perdi tempo in chiacchiere e domande idiote.
  • Dragone smetterà di masturbarsi, soprattutto prima di ogni combattimento.
  • Le lingue parlate in Grechia non sono poi così tante, quindi non c'è motivo per cui i colpi possano essere detti in più lingue, quali il giapponese, l'italiano, il greco antico o l'inglese. È stato perciò deciso di uniformarli in dialetto spartano. Quindi, per fare un esempio, la "POLVERE DI DIAMANTIIIII!" che diventa "DIAMOND DUUUUUST!" quando a Crystal gli girano storte, diventerà un più coreografico e virile "A-HU! A-HU! A-HU!"
  • Le cinture dei personaggi non saranno portatate sotto le ascelle.
  • È stato deciso però di mantenere l'utilissimo orologio biologico dei personaggi grazie al quale il nemico viene battuto sempre prima dello scadere di qualsiasi cosa.
  • Lady Isabel la darà a tutti.

Curiosità

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  • I Cavalieri dello Zodiaco è l'unico manga le cui controparti Yaoi hanno meno riferimenti omosessuali e sono SEMPRE disegnate meglio dell'originale.
  • L'UNESCO ha denunciato Seiya per aver distrutto a capocciate tutte le colonne del Grande Tempio, patrimonio artistico della Grechia.
  • I Cavalieri combattono solo con i loro corpi perché la dea Atena, che essi servono, odia le armi[15]. Fa eccezione l'armatura di Libra, dotata di 12 armi da distribuire ai Cavalieri in caso di necessità. Qualcuno avvisi la dea che Andromeda e Albione usano delle catene, Agape un disco, Vesta una palla chiodata, Nemes una frusta, Sagittario arco e frecce. Poi ci sono le armi improprie come le rose di Aphrodite o i corvi di Jamian. E non dimentichiamoci della spada Excalibur, che non si sa bene come da Re Artù sia passata ad Atena. Ah no, quella no... è stata la stessa Atena a regalarla a Shura[citazione necessaria]. Molto coerente.
  • Per sfuggire alla vista d'uno scudo maledetto non è neanche lontanamente possibile coprirsi gli occhi con una mano, girarsi dall'altra parte o bendarsi. L'unico modo consentito è ficcarsi due dita negli occhi e accecarsi. E poi fa più scena.
  • Attenzione: recarsi al Grande Tempio può comportare perdita dei cinque sensi, distruzione di cose e oggetti indistruttibili, estinzione in un mondo di luce, fervente omosessualità, discussioni prolisse, viaggi nell'Ade o disidratazione cutanea.
  • Se perdi la vista puoi continuare a combattere come se niente fosse.
  • Se perdi il tatto ti potrai muovere ma in preda alle convulsioni.
  • Se perdi il gusto fa niente, puoi sempre sfruttare la telepatia.
  • Se perdi l'udito te ne freghi e senti lo stesso.
  • Se perdi l'olfatto non puoi più sniffarti la candeggina.
  • Se perdi i testicoli sei fregato.

Note

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  1. ^ No, non ha un Death Note.
  2. ^ Uhm, dove l'ho già sentito?
  3. ^ Ben due.
  4. ^ Sai che gran sacrificio, erano tutti praticamente morti o morenti.
  5. ^ Ebbasta!
  6. ^ Un manga sulla boxe dove gli atleti fanno esplosioni e cazzate varie. Kurumada lo ritiene il suo capolavoro maximo. Poi dite che uno è strano.
  7. ^ Artemide è una Fun di Neon Genesis Evangelion
  8. ^ Ma no!
  9. ^ Ma dai!
  10. ^ Anche questa non si era mai vista, eh?
  11. ^ Evidentemente la spadata di AIDS era andata a segno, ma non al cuore
  12. ^ Acronimo di Österreichischer Alpenverein, ossia Lega Alpinistica Austriaca.
  13. ^ Probabilmente no.
  14. ^ Ma va?
  15. ^ Le armi costano.

Voci Correlate

Collegamenti Esterni