XxxHolic

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XXXholic è un manga creato dal gruppo CLAMP durante la loro reclusione biennale nel carcere di Guantanamo. Il titolo é stato scelto pescando lettere a caso nell'enciclopedia Disney e non ha nessuna rilevanza ai fini della trama, se non quella di rivangare i tempi più felici in cui le autrici realizzavano il fumetto X, ora ribattezzato per distinguerlo "X e basta" e interrotto da un pezzo poiché le CLAMP da anni non sanno come cazzo farlo finire.

Il fumetto

Dopo aver intuito l'intricata trama, al lettore non resta che cantare: "Il triangolo no, il triangolo no, non l'avevo considerato!"

La trama del fumetto è basata in pratica sugli avanzi di Tsubasa Reservoir Chronicle. Il punto di forza di XXXHolic è che in esso le CLAMP hanno perfezionato la loro famosa tecnica battezzata "coppia gay a tradimento". Essa consiste, come abbiamo già visto ampiamente in X, nel farti credere - o ingenuo, generico lettore - per i primi cinque o sei numeri che il protagonista buono e carino si metta con una graziosa dolce amica, per poi introdurre finalmente il coprotagonista maschile figo e presumibilmente dotato che farà esplodere i sopiti bollori del protagonista, togliendo di mezzo la suddetta scassacazzi.

In pratica la trama non consiste in nient'altro che questo, anche se come sempre le CLAMP cercano di mascherare il tutto con frizzi e lazzi fantasy di vario genere.

Trama

Kimihiro Watanuki è un caro soggetto dickensiano affetto da un numero esorbitante di sfighe: non ha parenti a questo mondo, porta gli occhiali e vede fantasmi di ogni genere. Inoltre, non trattandosi di Harry Potter, non guadagna una lira da tutto questo.

Kimihiro è ben lieto di sgobbare per la strega Yuko: chissà perché...

Un giorno, mentre è inseguito da fantasmi molto simili ai gas di scarico di Milano 2, si imbatte in un bordello negozio molto particolare che non aveva mai visto prima. Il negozio è gestito da una strega tettona vagamente somigliante alla zingara Cloris, che promette a Kimihiro che lo priverà delle sue visioni demoniache in cambio di un centinaio d'anni di lavori forzati in casa sua.

Senza porsi domande Kimihiro Watanuki (ennesimo personaggio dal nome sadicamente impronunciabile) comincia a sgobbare nel banco dei pegni negozio di Yuko la strega. Da quel momento in poi si trova suo malgrado a collaborare ad infinite truffe esorcismi della strega, incontrando eccentrici personaggi e casi umani di ogni tipo da fare invidia pure ad Enrico Ruggeri.

Anche se il ragazzo minorenne viene impunemente sfruttato per i lavori domestici senza che l'Assistenza Sociale muova un dito per intervenire, Kimihiro riesce almeno ad andare a scuola, dove da bravo ragazzo sfigato non ha nessun amico se non una ragazza di nome Himawari capitata lì per caso, che per pietà se lo fila di striscio.

La vita di Kimihiro è talmente patetica da portarlo, per avere uno straccio di persona con cui parlare, a frequentare il ragazzo della scuola che in assoluto odia di più, Shizuka Domeki. Non lo può vedere, ma questo non gli impedirà di mangiare con lui, tornare a casa da scuola con lui, andare in vacanza con lui, dargli appuntamento al parco all'una di notte e magari se proprio capita dormirci assieme. Nella realtà tutti si comportano così con i propri nemici, no? Per suggellare meglio il loro odio indiscutibile, Kimihiro perderà un occhio per salvare Domeki e quest'ultimo gli cederà allora uno dei suoi. A conti fatti, un odio così feroce mai si era visto in letteratura...

Cros ovver

Credendo di fare una genialata, le quattro zitelle autrici costellano Xxxholic di episodi che incrociano un altro loro fumetto in uscita contemporanea, ovvero Tsubasa Reservoir Chronicle. Infatti nel primo numero vediamo che Yuko è la strega delle dimensioni che nell'altro fumetto fa viaggiare Shaoran e compagnia cantante... per le dimensioni, appunto. Cederà loro un Mokona bianco (coniglietto fastidioso che sembra uscito dai Pokemon) e terrà per sé un Mokona nero. I due Pokémon animaletti parlanti per tutta la durata (infinita, pare) dei due fumetti saranno in comunicazione tra loro, creando siparietti esilaranti quanto inutili e dannosi alla chiarezza del tutto.