Utente:Znz3194/Sandbox1

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Sulmona

(Stemma)

"Quis est Tatiana?"

(Motto)

Posizione geografica Sul Mona
Anno di fondazione Aspè mò vedo
Abitanti q.b.
Etnia principale Mona, ex concorrenti del Grande Fratello, ex concorrenti di X Factor, comici che non fanno ridere, poeti latini
Lingua $$£%&&%**§## frect!
Sistema di governo Triumvirato
Moneta Confetti
Attività principale Vendere confetti declamando versi in latino
« I gay sono un'aberrazione genetica. »
(Fabio Federico, sindaco di Sulmona, sui gay)
« Dove ho messo la camicia rosa? »
(Fabio Federico poco dopo)


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Sulmona

Sulmona, sei stata nominata.

Storia

Leggenda sulla fondazione

Quando Enea giunse nel Lazio con il suo gruppo ultras per vedere la trasferta del Troia F.C. contro la Lazio, con lui c'era anche un certo Solimo, famoso per essere cocciuto, boccalone, tamarro, ma sopratutto ubriacone.

Dopo la partita i tifosi rimasero lì per festeggiare il fatto di non essersi presi le solite dieci pappine e Solimo era come al solito il più ubriaco di tutti; talmente ubriaco che iniziò a vagare per i boschi allontanandosi dal gruppo. La mattina dopo si svegliò sul cocuzzolo del Gran Sasso, abbracciato a un'orsa marsicana che al suo risveglio scappò inorridita.

Dopo cinque ore di intenso ragionamento, capì che vivere a quasi 3000 metri di altezza con -45°C e senza nulla da mangiare avrebbe creato qualche difficoltà; fu così che decise di stabilirsi nel primo villaggio che si fosse trovato davanti.

Il primo villaggio che Solimo si trovò di fronte fu L'Aquila: il problema era che la gente lì se la tirava di brutto e lo prendeva sempre in giro dicendogli: Broccolò saluteme a soreta! oppure Pecoraro! Portace ju cacio! Allora il povero Solimo se ne andò via, invitando gli aquilani a visitare la bellissima città di Fanculo e iniziò a scendere giù. Ma non fu facile per lui trovare un buon posto; camminò per chilometri fermandosi solo per farsi le seghe quando vedeva qualche bella ragazza. A un certo punto affamato, assonnato, assetato e con l' attrezzo inutilizzabile si addormentò. La mattina dopo fu svegliato da un pizzico al culo; lì per lì pensa a una pietra ma poi fa mente locale e si accorge di essere sul cocuzzolo di una montagna, il Morrone, e pensa:

« Deja-vu? »
(Solimo)
Ma che oooh! Chi xe quel mona che ga fato sto villaggio di merda?? Ma andate in mona tutti, va in mona questa capanna, questo contadino e va in mona anche 'sta città di Sulmona!! Dio bubù...

A quel punto, pur di non incontrare altra gente come gli aquilani, decide di stabilirsi sotto a quel monte, da solo, così nessuno gli romperà i coglioni. Piano piano si avvicinarono tanti curiosi che volevano vedere Solimo, conosciuto nella zona come Ilpazzochevivevadasolofacendolapartedi tuttigliabitantidellacittàtracuiilprete,ilsindaco,ilvicinorompicazzoecc,ecc...[1] che decisero di stabilirsi lì per alleviare le pene di quel pazzo. Poiché il primo visitatore della città fu un Veneto che aveva litigato più o meno con tutti, la città fu chiamata Sulmona e potete immaginare il perché...

Epoca Romana

   La stessa cosa ma di più: Ovidio.
Statua di Publio Ovidio Nasone a Sulmona. Dietro si può notare il parco giochi con le montagne russe più grandi al mondo. Si, proprio quello che sembra un Liceo Classico.

Ovviamente anche Sulmona fu conquistata dai Romani, nonostante la strenua opposizione dei Sulmonesi che tiravano contro i centurioni le cococce, piante locali a forma di mazza ferrata con gli spuntoni fatti di merda, ma sostanzialmente erano delle zucche: da qui il soprannome cococciari. Sostanzialmente Sulmona non se la cagò mai nessuno[2] è stata famosa solo per Ovidio, noto pornoattore, spedito in Romania su ordine di Ottaviano Augusto per girare un colossal assieme a Eva Henger, con la regia di Riccardo Schicchi.

Medioevo, Età Moderna, Risorgimento[3]

Quando il sogno imperialistico di dominio sul mondo allora conosciuto ed altre amenità su Roma se ne andarono a puttane per l'arrivo di qualche centinaio di migliaio di uomini con cappelli cornuti e vestiti di paglia[4]. Sulmona, come tutto l'Abruzzo cambiò padroni con la stessa frequenza con la quale Vasco Rossi manda querele ai siti internet. Il loro momento migliore arrivò con Federico II il quale, vedendo che tutte le città avevano un acquedotto e Sulmona no[5], ne fece costruire uno, che nessuno utilizzò mai, ma almeno aveva costruito qualcosa per accattivarsi la popolazione in vista delle elezioni. Però l'imperatore fu cacciato proprio dai Cococciari con una sollevazione popolare dopo, reo di aver rimesso insieme L'Aquila, distruttasi a causa di una guerra civile tra il partito All'Aquila fa freddo e il partito All'Aquila fa fresco. Dopo di lui, l'interesse dei regnanti per Sulmona finì definitivamente.

Giostra Cavalleresca di Sulmona

I sulmonesi, vendendo che Siena c'aveva il palio, Arezzo c'aveva la giostra del Saracino e L'Aquila un'altra cagata simile, si inventarono pure loro una cosa simile, così i loro pronipoti avrebbero speso migliaia di soldi per organizzarle di nuovo[6], la Giostra Cavalleresca di Sulmona. Funzionava così: i prigionieri del carcere locale, venivano legati ad un palo e i cavalieri dei sette borghi e sestrieri di Sulmona dovevano colpirli e ferirli il più possibile. Vinceva chi aveva fatto perdere più sangue o chi aveva colpito le zone bonus tipo il malleolo, lo sternocledomastoideo, le trombe di falloppio e altri punti del corpo dai nomi strani. In caso di parità decideva il pubblico da casa col televoto. A quel tempo a Sulmona le carceri erano piene di gente grazie anche a quella cosetta della Controriforma, che permise agli organizzatori di andare avanti ancora per tanti anni. Però la manifestazione finì per mancanza di voglia, ma sopratutto perché condannare di stregoneria le donne con i capelli rossi non andava più di moda.

Oggi

Come i giovani passano le giornate a Sulmona

Oggi a Sulmona la gente fa bungee jumping dai grattacieli di 30 piani vicino alla sede della provincia e gioca a poker nel casinò in piazza. La domenica si va tutti al stadio di proprietà da 20.000 posti con outlet, multiplex, terme e club privè dell' A.C. Sulmona che lotta per un posto in Champions league. Questa è la vita in città vista dal sindaco Fabio Federico. Dopo 10 bicchieri di assenzio. In realtà Sulmona è ancora più buco di culo degli ultimi 1700 anni e l'economia si fonda sui confetti e la gente non fa altro che girare in tondo per la villa, probabilmente aspettando che gli alberi si ribellino e inizino a sbranare giovani coppiette. A proposito di confetti, pare che siano stati mandati tramite pacco bomba al matrimonio di William e Kate.

Rivalità

Sulmona, data la cordialità dei suoi abitanti, sta sul cazzo a più o meno tutti, ma quelli che vivono nei paesi vicini sono costretti ad andare lì per evitare di finire in galera, dato che l'unico modo per perdere tempo in quei posti è dare fuoco a qualche barbone.

Le principali rivalità sono con L'Aquila, Avezzano e Castel di Sangro: con i primi ci sono motivi storici, che abbiamo già descritto prima e da un po' fanno a gara a chi si piglia più fondi per la ricostruzione; inoltre pare che Sulmona stia per essere spostata in Trentino Alto Adige per le proteste dei sulmonesi che, specialmente nello stadio della grande squadra, sono soliti cantare:

« L'Aaaaaquila non èèèèè, il capoluogo della mia regioneee! »

.

Ovviamente il consiglio regionale è ben felice di accogliere la richiesta dei simpatici[citazione necessaria] cococciari. Con i secondi pcchè sci, che in sulmontino vuol dire Perché sono rozzi e nessuno se li è cagati più, però c'hanno le industrie e noi dovremmo leccargli il culo ma col cazzo che vado a leccare il culo a quelli che sono stati sempre a coltivare le patate. Con i terzi perché il sulmontino medio[7] si rifiuta di pensare che la squadra di un paese con un quinto degli abitanti di Sulmona abbia portato la propria squadra in Serie B.

Sport

Stadio F. Pallozzi di Sulmona - 2000 posti a sedere finti, metà del campo per le patate e metà per i pomodori[8]

L'unico sport che esiste Lo sport più seguito a Sulmona è, guarda un po', il calcio.

Le gesta della grande squadra cittadina si tramandano di generazione in generazione. Il più grande risultato che questa gloriosa squadra ha raggiunto è stato una sconfitta per 14-0 contro il Sora per la conquista della serie Z.

Ogni anno lo squadrone inizia con i più grandi auspici e la prima vittoria è vista come una decisiva accelerata verso la Serie A, per poi arrivare a maggio e salvarsi dalla retrocessione in promozione. A quel punto la squadra sfiora il fallimento ma si si riesce a trovare i soldi. Li trovano i cittadini per strada, li raccolgono dentro ad uno scolapasta e li portano in sede dove, per festeggiare, si sacrificherà un agnello e gli arrosticini da esso ricavati verranno distribuiti alla cittadinanza.

Personalità importanti

Il personaggio più rappresentativo di Sulmona in una delle sue pose migliori
  • Gabriele Cirilli: Semidio adorato perché ogni tanto nomina per sbaglio tossendo in preda a spasmi la parola Sulmona. Tutti pensano che lui si vanti delle sue origini, dimenticando che parla sempre di Roma e si finge romano, sfoggiando un accento capitolino degno di Adriano Celentano.
  • Francesca Cipriani: Antitesi del personaggio appena descritto. Detta anche la donna bionica, è riuscita ad entrare nella casa più odiata dagli italiani per la sua simpatia e per lo stesso motivo ne è uscita nel giro di una settimana. Stava per salvarsi ma ha detto, 10 minuti prima della chiusura del televoto:
« A Sulmona non c'è proprio niente,cioè, tu pensa che io per comprare i vestiti, cioè, dovevo andare a Pescara, cioè, ma renditi conto. Cioè. Cioè beh. Cioè beh guarda. Cioè beh guarda, io non so. »

In quei 10 minuti tutti i sulmontini hanno intasato le linee telefoniche per votare la sua uscita, per chiamare tutti gli amici e per ordinare una pizza ai 4 formaggi.

Gemellaggi

Note

  1. ^ Si, lo so, è un nome del cazzo, ma credete che abbiano iniziato a parlare in latino perché altrimenti i Romani li avrebbero fustigati uno a uno? Non diciamo cazzate...
  2. ^ Caratteristica che si portarono dietro nel tempo.
  3. ^ Li mettiamo insieme perché tanto sono successe sempre le stesse cose
  4. ^ No, non sono i leghisti
  5. ^ vedi nota 2
  6. ^ Togliendo i soldi a cose futili come la scuola e la sanità.
  7. ^ A ragione.
  8. ^ Non è ancora arrivata la rotazione triennale.

Voci correlate