Utente:Retorico/sandbox
Wu Ming è un collettivo di scrittori bolognesi che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo. Sono universalmente noti per aver ispirato il Movimento Antiglobalizzazione, quando ancora usavano i nomi di battaglia Naomi, Noam, Vandana, Eduardo e François.
Wu Ming in antico emiliano significa Senza nome e Roby, Giove, Fede, Ricky e l'ormai ex Luke non hanno mai voluto svelare il proprio pur sapendo così di rinunciare alla popolarità. Oltre a non rivelare l'identità Wu Ming, per precisa scelta politica, rifiutano di farsi fotografare.
A chi gli fa notare che di loro foto è piena la Rete, Wu Ming risponde:
A chi insiste dicendo che di loro foto in posa è zeppo il Web, Wu Ming ribatte:
Origini
Nato con un colpo di genio da una costola di
Luther Blisset (un collettivo internazionale di scrittori che proponevano un Piano Quinquiennale per sconfiggere definitivamente il problema delle doppie punte), Wu Ming si fa conoscere al grande pubblico inviando taglienti perle del proprio pensiero alla rubrica Forse non tutti sanno che... della Settimana enigmistica, svelando già dai primi passi quali saranno i fils rouge che uniranno le sue opere: la lotta contro ogni forma di revisionismo storico operata nostalgici fascisti astutamente camuffati da gente alla quale non gliene importa un cazzo della nostalgia fascista e la battaglia contro la caduta dei capelli nel periodo delle castagne.
Il successo è immediato e la Settimana enigmistica aumenta le vendite di cinque copie nel giro di una settimana.
Wu Ming decide di venire allo scoperto per rispondere al richiamo del popolo e rende noti i nomi dei componenti nel clamore generale. Nel paese si apre un profondo dibattito che coinvolge la comunità intellettuale e Google si intasa per la troppa gente che cerca di capire chi si nasconda veramente sotto quei nomi assolutamente sconosciuti. La realtà, come spesso accade, supera la fantasia: quei coltissimi e puntuali bacchettatori dei rigurgiti fascisti sono veramente
degli sconosciuti scrittori senza libri dietro le spalle.
Il riconoscimento interplanetario
Il successo non tarda però ad arrivare e si manifesta già col primo libro, No logo, scritto sotto il fantasioso pseudonimo di Naomi Klein: un feroce attacco contro tutte le multinazionali a difesa dell'Uomo, del pianeta in generale e del capriolo delle Alpi in particolare, che vale loro numerosi premi tra i quali spicca una mortadella da dodici chili da parte del Comitato Anziani della Sagra di Pontenure.
L'opera successiva, Cu, primo volume di una pentalogia che avrebbe dovuto intitolarsi Cu Cu Ru Cu Cu, ottiene minori riconoscimenti, ma viene ugualmente tradotto in quaranticinque lingue, dallo swahili al sanscrito, nel tentativo, finora vano, di trovargli un senso compiuto. Cu
narra la storia di Thomas Müntzer e di altri ottocentosettantadue personaggi, tutti con la dieresi sulla u, nella Germania luterana del 1525. Il numero imponente di personaggi nominati è valso al libro l'ingresso nel Guinness dei Primati per Essere riusciti a ficcarci dentro più personaggi che pagine.
Dopo i tragici fatti[citazione necessaria] del G8 di Genova i Wu Ming
fanno autocritica e da allora in poi il loro bersaglio principale diventano Vittorio Agnoletto e Paolo Casarini che in quei giorni gli avevano rubato la scena.
RIVEDERE L'ULTIMO PASSO
Polemica
Nelle teorie elaborate da Luther Blisset, alcuni avevano creduto di ravvisare il pensiero di Umberto Eco, e nei primi tempi si credette che l'insigne semiologo[citazione necessaria] si celasse fra le loro fila; in quelle di Wu Ming è stata quasi unanime la convinzione che l'ispiratore fosse Costantino Vitagliano sotto l'effetto di dodici tequila bum bum bevute a stomaco vuoto.
Il Wu Ming pensiero
Il pensiero è un'arma dalle potenzialità devastanti, come ci insegnano la Filosofia e la Politica e dà fastidio, apprendiamo da Lucio Dalla, perché è difficile da fermare. Wu Ming sono dei ragazzi[senza fonte] che non sopportano la violenza e quindi le armi, e non vogliono dare fastidio a nessuno. È per questo che un pensiero non ce l'hanno: per precisa scelta stilistica.
Questa volontaria mancanza di pensiero si ammorbidisce un po' quando Wu Ming si esprime attraverso il proprio blog ........