Utente:Noteman/Sandbox35

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"Asterix e il giorno dei cinghiali di m****" ("Le sangliers emmerdant"; anno? Imprecisato!) è un storia della serie a fumetti “Asterix”, scritta dal solo Uderzo prima del nuovo corso Ferri-Conrad e rimasta peraltro inedita persino sul mercato francese, dove è circolata abusivamente solo tra alcuni gruppi di appassionati, noti per aver già apprezzato la storia in cui Asterix affronta i marziani (“Lui tombe le ciel dans le cul!”). La storia non è stata mai mostrata su internet, neppure sui canali più malfamati del web ed è improbabile che arrivi mai in Italia.[1]

Soggetto

Anche questa volta[2] Obelix beve a tradimento la pozione magica, con tutte le conseguenze del caso.

Storia

Immemore delle conseguenze già mostrate in "Asterix e la guêpière di Obelix" (nota in Italia nella versione pesantemente riveduta "Asterix e la galera di Obelix"), il nostro prode mangiatore di cinghiali si scola abusivamente [3] un altro paiolo di pozione magica. Se non che questa volta la ricetta è quella vecchia, basata sul petrolio anziché sull’estratto di barbabietola[4] e così Obelix è devastato da un attacco catastrofico di diarrea che lo costringe a cagare fuori dal suo corpo tutti i cinghiali che ha mangiato nel corso della sua vita.

Tutti.

Come se non bastasse questi cinghiali redivivi sono di m*rda, completamente immangiabili e grazie a questa circostanza cominciano a soppiantare i cinghiali di tipo regolare.

L'economia e l'ecologia del villaggio sono sull'orlo della catastrofe.

Storia della storia

Contraddicendo elementi già noti e assodati, questa storia sembra essere il primissimo soggetto scartato da Goscinny, che dopo averlo messo giù dopo una sbronza tra le risate degli amici, l'avesse gettato giù per lo scarico dello sciacquone (meritatamente!) e avesse tirato l'acqua.

A lungo.

Nel 2017, suo ultimo anno di vita, Uderzo avrebbe ricostruito la storia a memoria inserendovi alcuni esperimenti grafici. Senza poi farne più nulla. scolo a scopo personale.

Analisi critica pseudopropedeidattonautica

Note di mmerrrrrrrrrrr... di mare

  1. ^ L’ospizio bianco, 1° aprile 2019, “Chi mai ci salverà?” di G.G.G.
  2. ^ Vedi: Asterix e la guêpière di Obelix.
  3. ^ Ed indecentemente.
  4. ^ Vedi: “L’Odissea di Asterix”.



William-Adolphe Bouguereau

William-Adolphe Bouguereau (immagine di vecchio signore francese con la lunga barba bianca) è stato un famoso[1] e prolifico pittore di donne nude vissuto nel secolo decimonono.

La sua pittura è caratterizzata dalle donne nude (e, perché no, anche dai maschietti) dipinti una perfetta padronanza sia della forma che dell’anatomia che della tecnica, con una finitura di alta qualità che riesce a ottenere grandi effetti di realismo, compresi i riflessi.

E' ritenuto uno degli esponenti più illustre della corrente dei pompieri. I pompieri erano detti così perché trasformavano i loro quadri di donne nude in ben più degni soggetti mitologici aggiungendo un casco da pompiere alle loro creature. Questo semplice espediente li metteva al riparo da quasi ogni critica di tipo moralistico-quintessenziale. E continuavano a vendere un fracco.

Template:Bio

  1. ^ Zola: "La sua Venere che emerge dalle acque mi ricorda una ragazza che esce da una torta!"

Soft Skills

Soft skills (in italiano: talenti morbidi, talenti soffici,[1] sono una collezione, o aggregato, o insieme di talenti desiderabili in qualunque professione, differenti dalla competenza specifica. Al contrario, una persona estremamente competente senza nessunissimissimo soft skill è il dottor House.

I talenti morbidi

Soft skills (letteralmente, dall'inglese: talenti morbidi) è un'espressione di aziendalese per indicare quelle capacità, qualità, o specificamente talenti che pur non centrando per nulla con le capacità professionali, lo studio, la conoscenze e le capacità teoriche e pratiche nello specifico, sono comunque apprezzate dai datori di lavoro/manager/colleghi/ecc. e come invocati per l'inserimento/la carriera/ la scelta /promozioni/avanzamenti / ecc.

Denise Milani: un esempio classico di talenti morbidi.

Significato

Negli anni Ottanta la parola talento, utilizzata come circonlocuzione per indicare il seno abbondante di un'aspirante attrice, viene introdotta sulle reti Mediaset in un famoso episodio della serie televisiva Sailor Moon.

Il termine cominciava ad essere usato in America dagli anni Settanta, anche nei convegni, per indicare (come rilevò il dottor Whitmore) "quelle competenze di cui sappiamo professionalmente ben poco" e passa lentamente in Italia, dove ormai te lo sbattono a ogni piè sospinto sui giornali e nei discorsi dei politici insieme alla green technology, le smart city, la shit economy e la dark magic.

In breve, se alla segretaria competente ed efficiente e sgobbona il capoufficio preferisce la maggiorata incapace ma dalle grandi tette morbide, è, come dice il termine, per i suoi soft skills.

  1. ^ Boing! Boing! Boing!


Storia

La necessità dei talenti morbidi ovvero come retribuire qualità desiderabili non direttamente correlate alla qualità del prodotto ma bensì come giassuddetto apprezzate assai, si ridefinisce in termini linguistici nell'anzi detto Anni Settanta, ma la storia parte fin dall'antichità.

Non si parla di professioni dove tali proprietà erano qualifiche richieste della professione come etere, cortigiane, πόρνη/πόρνος, qedesha e variazioni.

Si parla di professioni

Ah, non solo al femminile ma anche al maschile.

e comunque si va da

e comunque non si tratta solo di qualità appariscenti esteriori. esistono anche qualità interiori, tipo i cm di lingua con cui massaggiare le parti inferiori (nonché della disponibilità a farlo, del talento per farlo, che appunto è un "talento")

Esempi di talenti morbidi che non rompano le scatole ai colleghi sgobboni, quelli che hanno solo gli hard skills? Ossia quelli che lavorano duramente? (Ma detto in inglese sembra roba porno).

Boing!

Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing! Boing| Boing!

Voci morbidosamente correlate

  • Aziendalese: dal generatore automatico di piani sanitari alla sinergia e all'angliano (management, ISO quality process design, smart thething, etc.)
  • Angliano: un tempo si usava il latinorum.
  • Buzzword ovvero paroloni di gergalità buro-aziendale. Vedi le voci precedenti
  • Acronimi: voci come CAF, DEF, POF, PUT, PRRR (indi modificato in PNRR), PIA, PAI, CRUD, BLAB, Isfol ...
  • Competenze non cognitive: ecco, un'altra parola d'ordine per quelli che non sanno niente ma vogliono darvi a bere che se la cavano bene.
  • Competenze Trasversali. Come una bara. In tedesco, Schlüsselqualifikationen-übergreifende Kompetenzen. Indica ecc. ecc. che sai una cosa e la sai usare? Eccheccavolo.
  • Portfolio: non è il portafoglio. Almeno ufficialmente.

Saikyō Onmyōji no Isekai Tenseiki

- Mostro di turno: “ Cosa? Neanche il Re dei Demoni riesce a evocare un drago!”
- Seika (che ha appena evocato il drago per far fuori il mostro): “ Non è un drago: è un ryuu.[1]

"Saikyō Onmyōji no Isekai Tenseiki" (trad. "A me che utilizzo la magia giapponese, la magia occidentale dei fantasy RPG mi fa una pippa!!!") ("Io uso la magia rituale giapponese e la magia fantasy di questo isekai mi fa un'emerita s**a!")" è una web novel (con manga e anime derivati) vagamente sciovinista[2] sulla storia di questo arcimago del medioevo giapponese, grande esperto della magia Yin-Yang detta onmyōdō (e che quindi è un onmyōji[3]) che viene spedito ovvero iseikaizzato per reincarnazione in un mondo fantasy classico dove risulta agli esperti[4] che lui non abbia nessuno dei poteri magici tipici degli RPG e quindi dovrebbe venire maltrattato e bullizzato epperò ha tutti i suoi poteri e conoscenze dell' onmyōdō (udite, udite!) e può quindi volare, spiare a distanza, lanciare fiamme blu, usare la Forza, rispedire le maledizione al mittente, apparirti davanti di notte cantando antiche poesie giapponesi sulla luna, compiere tramutazioni alchemiche e fare fatture, commerciali e voodoo.

Inutile dire che il personaggio principale è scuro di capelli in un contesto dove tutti sono ariani più o meno biondi con l'occasionale testarossa, o il pericolo albino,

Relazioni sociali

- Draco Malfoy [5]: “Ma se non hai poteri magici! Leccami i piedi, piattola!”
- Seikai (mettendo la Forza nella voce)[6]: “Malfoy, ora non puoi muoverti. Crabbe, vai alla sua a destra; Goyle, alla sua sinistra. E ora voltatevi verso di lui e dategli un pugno bello forte.”
- Crabbe, Goyle, Malfoy: “*BI-PATAPAM* (Malfoy viene appiattito tra i due minion con la faccia rimbambita)”
  1. ^ Precisione, cacchio!
  2. ^ "La nostra maggia è mejo derra vostrra".
  3. ^ Come anzidetto nel titolo.
  4. ^ Ai cosiddetti esperti locali che utilizzano il responso di cristalli magici.
  5. ^ Più precisamente, la sua versione locale per evitare rottura di copyright
  6. ^ Sì, tipo Jedi o Sith