Utente:Maxped/Sandbox3

Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Immagine Selezione naturale: due pulsantoni con donna bella e brutta e dito/ cursore su donna bella

Onestà

« L'onestà è un lusso che non tutti possono permettersi. »
(Un poveraccio mentre ruba una mela.)
« Non so come sia la vita di un criminale, non lo sono mai stato. Ma quella di un'onesto fa schifo. »
(Un tale)

Dicesi onestà un dannoso sottoprodotto della coscienza che induce talvolta alcuni esseri umani ad essere sinceri, trasparenti e a non commettere azioni che danneggerebbero i propri simili. Esistono alcuni sinonimi di questo vocabolo, come paura di essere beccati, non ci guadagerò ma almeno faccio bella figura, e anche suicidio. Una "persona onesta" è dunque colui che rispetta e quindi conosce tutte le leggi, sia civili che religiose, l'etica e la morale di ogni luogo, non mente mai, non nasconde, non omette, non tradisce, non imbroglia, non trama, non cospira, in pratica un cadavere. Sfortunatamente la persona onesta si incazza molto facilmente. Come tutti sapranno l'onestà è fortunatamente una condizione temporanea, un evento saltuario ma in alcuni soggetti può degenerare in una forma patologica altamente autodistruttiva.

Essere onesti

Partendo da un concetto relativistico essere onesti in un contesto spazio-temporale è impossibile. Il concetto di bene/male cozza spesso con vistosi paradossi nel mondo reale. Come dimostrò inconfutabilmente Italo Calvino nel saggio Zen Il visconte dimezzato un'azione buona può dare origine a eventi nefasti, come nel caso della metà buona del visconte che regalò il suo bastone ad uno zoppo il quale lo usò per seviziare la moglie. Cosa ci volle dire in realtà Calvino anticipando la teoria del Caos? Che se cominciamo così non ci si salta più fuori! Alla fine si riduce tutto a un confronto interiore nel quale noi stessi ci giudichiamo e immancabilmente ci assolviamo. Il fattore culturale è molto importante nei primi anni di vita e a volte causa di un'insana predisposizione all'onestà. In particolare la religione e i film coi supereroi sono responsabili della maggior parte dei malati. Cercare di emulare Gesû, Capitan America, i Santi o gli Avengers è particolarmente dannoso per un comune mortale privo di super poteri o super miracoli.

L'onesto

« L'onesto si fa corrompere in un solo caso: quando capita l'occasione. »
(Tratto da: Gli aforismi di mio zio Romeo.)

Articolo più utile del mondo

« Minchia! Stavolta mi ha proprio salvato il culo! »
(Un tale a proposito dell'articolo più utile del mondo.)

L'articolo più utile del mondo è questo qui. L'articolo più utile del mondo ti servirà nelle occasioni più svariate per toglierti dai guai in cui si può cacciare il tuo limitato cervello. Come facciamo a saperlo? Stai leggendo Nonciclopedia. Occorre tenere l'a.p.u.d.m. sempre a portata di mano sul vostro cellulare, palmare, tablet, portatile, tubo catodico, papiro, o lastra di pietra. L'articolo del mondo è facilmente consultabile anche da analfabeti o persone che parlano altre lingue, dai gorilla, dai delfini e dalle magnolie, perchè ci sono tante, tante figure! L'Articolo più utile del mondo garantisce al tuo cranio idrocefalo una minor frequenza di crisi epilettiche grazie ai pratici cassettini. Tutto quello che vi serve è l'articolo più utile del mondo, ma anche un trapano, un melograno, una casseruola antiaderente, dieci bulloni, una stampante a colori, nastro adesivo Acquistabili separatamente. Niente panico, dunque! Ci pensa l'Articolo più utile del mondo!

  • Ti sei nascosto nudo nell'armadio della tua vicina mentre quell'energumeno di suo marito sta rincasando? Hai paura che ti scopra? Lui o la moglie che stavi spiando?
  • Sei sull'orlo di una crisi di nervi perchè il tuo capoufficio è stato ricoverato all'ospedale in gravissime condizioni? Hai paura che sopravviva o ce lo hai mandato tu?
  • Sei su un cornicione di un palazzo deciso a buttarti e finirla con questa vita insopportabile? Aspetta ancora un attimo, magari qualcuno ti vede e riprende il volo col cellulare!
  • Ti sei appena immerso in un caldo bagno rilassante con una spanna di schiuma profumata e sali speziati rientali quando ti sei accorto con orrore e sgomento di aver lasciato nell'altra stanza la paperella di gomma?
  • aereoplanino di carta
  • travestimento
  • Passatempo

Istituto Luce

L'Istituto Luce (L' U C E) è per tutti noi una serie di filmati in bianco e nero commenteti da un esaltato che usa vocaboli da antiquariato come "fulgore", "ardito", "era la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo didattico e informativo del mondo. Nato in Italia nel 1924, l'Istituto Luce divenne ben presto un potente strumento di propaganda del regime fascista. L'Istituto, avente sede a Roma, partecipava inoltre alla produzione e diffusione di film e documentari destinati alle sale cinematografiche.[1].

Storia

All' origine della fondazione dell'Istituto Luce vi è una piccola impresa cinematografica privata promossa dal giornalista Luciano De Feo nell'intento di sviluppare l'educazione della popolazione italiana analfabeta attraverso le immagini; da qui l'acronimo Luce: L'Unione Cinematografica Educativa.

Il Luce venne istituito da Benito Mussolini con qualità di Ente morale di diritto pubblico con il regio decreto legge n. 1985 del 5 novembre 1925, a sostituire la precedente Società Anonima L.U.C.E. Nel luglio 1925 la Presidenza del Consiglio dei ministri dirama una circolare ai ministri degli Interni, della Pubblica Istruzione, dell’Economia e delle Colonie invitandoli a servirsi esclusivamente dell’organizzazione tecnica del Luce a scopi educativi e propagandistici.

Nello statuto di fondazione del Luce, la finalità dell'Istituto era volta alla "diffusione della cultura popolare e della istruzione generale per mezzo delle visioni cinematografiche, messe in commercio alle minime condizioni di vendita possibile, e distribuite a scopo di beneficenza e propaganda nazionale e patriottica". Nel 1927 viene creato il cinegiornale Giornale Luce, destinato a venire proiettato per obbligo in tutti i cinema d'Italia prima della proiezione dei film: in Italia i Cinegiornali Luce possono considerarsi antesignani del telegiornale.

Nel 1935 l'Istituto Luce dà vita all'Ente Nazionale Industrie Cinematografiche (ENIC), entrando direttamente nella produzione cinematografica: uno dei primi film prodotti è il colossal Scipione l'Africano (film 1937) di Carmine Gallone. Nel 1936 il Luce cessa di dipendere direttamente dal Capo del Governo per passare al Ministero della Cultura Popolare; nello stesso anno si dà il via alla costruzione della nuova sede dell'Istituto accanto alle strutture di Cinecittà e del nascente Centro Sperimentale di Cinematografia.

A partire dal dopoguerra l'Istituto Luce si occupa della produzione di numerosi documentari e di film (diretti, tra gli altri, da Pupi Avati, Marco Bellocchio, Claude Chabrol, Liliana Cavani, Mario Monicelli, Ermanno Olmi, Ettore Scola).

Eredità

A partire da luglio 2012, una vasta collezione di filmati (circa 30.000) è stata messa a disposizione del pubblico, grazie ad un accordo con Google, attraverso un canale YouTube. http://www.youtube.com/watch?v=huI_AaP3Vkg&feature=youtube_gdata_player

Bibliografia

  1. ^ Nel 2009 la società viene fusa con Cinecittà Holding S.p.A., costituendo una società per azioni: Cinecittà Luce S.p.A.