Utente:Deodato il Cazzo Sagomato: differenze tra le versioni
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{{quote|... notai pattume e piscio ovunque e l'odore nauseabondo m'avea quasi portato all'altro mondo, quando subitamente sentii una forza arrivare velocemente al bacino aprendomi lo sfintere. Mi girai e vidi una maschera baldanzosa farsi beffe di me. L'a ragione in quei momenti non deve cedere, capii che era usanza di quel loco, quando un'altro colpo deflorò totalmente i miei stanchi orifizi... allora e solo allora esclamai "VI APRO IL CHIULO PESSI DI MEEEERD!!!"| [[Voltaire]] |}} |
{{quote|... notai pattume e piscio ovunque e l'odore nauseabondo m'avea quasi portato all'altro mondo, quando subitamente sentii una forza arrivare velocemente al bacino aprendomi lo sfintere. Mi girai e vidi una maschera baldanzosa farsi beffe di me. L'a ragione in quei momenti non deve cedere, capii che era usanza di quel loco, quando un'altro colpo deflorò totalmente i miei stanchi orifizi... allora e solo allora esclamai "VI APRO IL CHIULO PESSI DI MEEEERD!!!"| [[Voltaire]] |}} |
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[[File:Pulcinella francese.jpg|thumb|left|300px|Polichinelle francese era molto più figo, con molte più gobbe e col naso molto più lungo di quello napoletano... bhè anche molto più gay ]]Il giochetto tirato a [[Voltaire]] è rimasto nella storia non solo per il fatto di aver dato al filosofo materiale su cui descrivere le bellezze di [[Napoli]], ma anche perchè, estasiato dai festosi giochini burleschi, Voltaire espatriò subito la figura di Pulcinella portandola in [[Francia]]. Qui furono molte le imitazioni che i [[Gay|i nostri cugini d'oltralpe]] fecero della maschera napoletana. |
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Forse fu per questo che verso metà del diciottesimo secolo (o giù di lì) Pulcinella entrò in depressione, tirare calci un culo non lo divertiva più, si sentiva come un'oggetto realizzato in fabbrica senza anima. Iniziò a bere e farsi di cannoni, spese capitali giocando a [[Farmville]] e come se non bastasse pretese dal pizzaiolo dei "Fratelli La Bufala" una margherita alla Nutella. |
Forse fu per questo che verso metà del diciottesimo secolo (o giù di lì) Pulcinella entrò in depressione, tirare calci un culo non lo divertiva più, si sentiva come un'oggetto realizzato in fabbrica senza anima. Iniziò a bere e farsi di cannoni, spese capitali giocando a [[Farmville]] e come se non bastasse pretese dal pizzaiolo dei "Fratelli La Bufala" una margherita alla Nutella. |
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[[File:Pulcinella ubriacone.jpg|thumb|right|200px|Pulcinella durante la crisi di identità]]Insomma alla fine del diciottesimo secolo si pensava che la sua carriera nel mondo dello spettacolo fosse definitivamente finita, nessuno voleva più scritturarlo, ne come comparsa ne come albero sullo sfondo per le recite scolastiche delle elementari. Neppure [[Paris Hilton]] lo chiamava più per i suoi [[Bukkake|bukkake]] party senza contare il fatto che i nobili in [[Rivoluzione francese|quel tempo]] erano diventati specie protetta... quindi niente calci in culo. |
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Finchè non conobbe lei |
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Versione delle 16:06, 11 giu 2010
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Pulcinella è la maschera napoletana per eccellenza, e impersonifica i tanti difetti e i pochi pregi di quel popolo. Infatti come tutti i napoletani è gobbo, si veste di bianco e nero e tifa la Juventus Football Club.
Origini
La maschera di Pulcinella ha origini misteriose e alquanto oscure, alcuni pensano che sia un'aggregato di crostoni non mangiati di Pizza , altri credono che si tratti di un fazzoletto di carta usato, infine si pensa che sia una maschera da burattino creata per esaltare la furbizia e la generosità dei napoletani. Noi ovviamente ci atteniamo alle prime due ipotesi che ci sembrano più scientifiche e verosimili.
Pulcinella fece comparsa nei teatrini ambulanti già nel 1600, qualche anno prima che nascesse Raffaella Carrà e quindi in un'epoca con molto share a disposizione. Una personaggio molto semplice, vestito di bianco per far risaltare la panza (di cui i napoletani vanno molto fieri) con una maschera nera dal naso adunco, la maschera infatti serviva a non farsi riconoscere dalle telecamere con un naso abbastanza adunco da usare come piede di porco.
Vita Vissuta
Pulcinella iniziò la sua carriera di uomo/pupazzo da spettacolo agli inizi del 1600 a Napoli, capitale del regno Borbonico. Inizialmente i suoi spettacoli prevedevano un solo numero di prestigio in cui prendeva di soppiatto un nobile a cui tirava un calcione in culo, per poi sparire misteriosamente. Questo numero di magia aveva sempre un seguito molto esilarante in quanto il nobile calcioinculato chiedeva la pena capitale sul primo, ingenuo malcapitato, che passava di li per caso. Valanghe di risate e teste mozzate resero il numero un classico dello sfottò napoletano, tanto che qualche anno più tardi Voltaire passando di li percaso scrisse di quei luoghi:
Il giochetto tirato a Voltaire è rimasto nella storia non solo per il fatto di aver dato al filosofo materiale su cui descrivere le bellezze di Napoli, ma anche perchè, estasiato dai festosi giochini burleschi, Voltaire espatriò subito la figura di Pulcinella portandola in Francia. Qui furono molte le imitazioni che i i nostri cugini d'oltralpe fecero della maschera napoletana.
Forse fu per questo che verso metà del diciottesimo secolo (o giù di lì) Pulcinella entrò in depressione, tirare calci un culo non lo divertiva più, si sentiva come un'oggetto realizzato in fabbrica senza anima. Iniziò a bere e farsi di cannoni, spese capitali giocando a Farmville e come se non bastasse pretese dal pizzaiolo dei "Fratelli La Bufala" una margherita alla Nutella.
Insomma alla fine del diciottesimo secolo si pensava che la sua carriera nel mondo dello spettacolo fosse definitivamente finita, nessuno voleva più scritturarlo, ne come comparsa ne come albero sullo sfondo per le recite scolastiche delle elementari. Neppure Paris Hilton lo chiamava più per i suoi bukkake party senza contare il fatto che i nobili in quel tempo erano diventati specie protetta... quindi niente calci in culo.
Finchè non conobbe lei