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[[File:Claudio Santamaria.jpg|right|thumb|250px|Claudio Santamaria, protagonista in ''"Damiano - L'uomo finito sotto uno schiacciasassi"'']]
[[File:Discobolo.JPG|right|thumb|275px|''L'importanza del Voltaren Emulgel'', Mirone; Museo Internazionale della [[piedofilia]].]]
'''Rai Fiction''' è la direzione della Rai che si occupa della realizzazione di fiction televisive e di sfamare le famiglie di Beppe Fiorello e del celebre [[Claudio Santamaria]].
{{Cit2|La finisco domani|Pitocrito su "[[Nike di Samotracia]]", senza testa}}
{{Cit2|La finisco domani|Alessandro d'Antiochia su "[[Venere di Milo]]", senza braccia}}
{{Cit2|La finisco domani|Prassitele su "Statua senza testa", senza collo né testa<ref>Eppure dal nome prometteva bene...</ref>}}
{{Cit2|Oh [[Zeus]]! Dopo anni di sacrifici e di lavoro ho completato definitivamente queste opere. Sono straordinarie! Sono straordinarie tutte! Il mio nome rimarrà per sempre nella storia, per generazioni e generazioni, e nei millenni non sarò mai dimenticato!|Autore sconosciuto su "[[bronzi di Riace]]"}}
Si definisce '''arte greca''' l'insieme dei prodotti della manifattura greca, dalle statue ai vasini da notte. Questo stile artistico, inoltre, fece secernere cisterne di [[sperma]] ai critici di ogni tempo, che la presero sempre come punto di riferimento per i concetti di bellezza, perfezione e armonia.


Nel 1997 nasce questo settore, con il nome di Rai Beppe Fiorello: l'unica occupazione fu, fino al 2001, la gestione dell'imitazione da parte di Beppe Fiorello di suo fratello [[Rosario Fiorello]]. Per breve periodo assume il nome di Rai Vendesi, e nel 2003 adotta il nome di '''Rai Fiction'''.
== L'arte greca nella storia ==
L'occupazione di questo scompartimento diventò quindi la dedita rappresentazione inaccurata dei fatti di personaggi cari al pubblico italiano ([[Wojtyla|Papa Wojtyla]], [[Rino Gaetano]], [[Dj Francesco]]) scelti attraverso una poco ortodossa interpretazione dei sogni del direttore Rai [[Fabizio del Noce]].
[[File:Dea_con_serpenti.jpg|left|thumb|200px|''Donna ambigua vestita in modo ambiguo con oggetti ambigui'', Porcellide; [[Troia]]n Museum]]
L'arte greca fa la sua prima comparsa con i Minoici, quelli che avevano il corpo da uomo, la testa di marmo e il culo da toro. Queste prime forme d'arte erano molto rudimentali, ma ancora oggi i soggetti intrinsechi e impliciti, nonchè le profonde e significative tematiche rappresentate, sono validi e interessanti: [[tette]].


Originale invece il metodo di scelta degli attori: ogni attore aspirante a un ruolo nella fiction dà prova di sè cercando di commuovere la giuria delineando un ritratto patetico della sua vita e supplicando in ginocchio una piccola particina che lo aiuti a sopravvivere. Beniamino di Rai Ficton è '''[[Beppe Fiorello]]''', storica stella dell'insignificante sezione [[Rai]] oltre che re indiscusso del patetico grazie al [[complesso di inferiorità]] rispetto al fratello.
Soggetti a sessomania, i [[Minoici]], come del resto tutte le altre civiltà elleniche, non riuscivano a completare un'opera senza abusare di [[cazzo|falli]] al vento, formose poppe e culi sodi e palestrati. Purtroppo la loro ''[[verve]]'' creativa era fortemente limitata dalla loro incapacità cronica, dunque ciò che ci rimane di questo periodo artistico sono orripilanti disegnini bidimensionali, sqadrati e storti, vagamente somiglianti a [[pornografia|pornografie]] rupestri.


Secondo uno studio recente Beppe Fiorello è favorito nell'interpretazione di qualsiasi personaggio storico poiché somiglia ad ogni persona al mondo.
In molti sospettano che risultati così scadenti sono dovuti al fatto che i Minoici avevano zoccoli [[toro|taurini]] al posto delle mani.
[[File:Pubblicità greca di un prodotto elettronico.jpg|right|thumb|250px|<center>Tipico esempio di arte greca</center> [[File:Scritta futurista.jpg|120px|center]]]]
Successivamente le tecniche si evolsero, tanto che ogni giorno arrivavano milioni di [[turisti giapponesi]] che entusiasti fotografavano con obsolete macchine fotografiche Nikon i maggiori capolavori dell'architettura, della scultura, della pittura e della sciagura<ref>Ci riferiamo alle grandi tragedie greche, interpretate magistralmente da marionette e burattini.</ref>.
L'arte greca morì definitivamente sotto gli assalti dei romani, i quali, irrispettosi delle raffigurazioni divine e delle simbologie ellenistiche, usarono le ceramiche come vasi da notte e le sculture come mazze da [[baseball]].


== Pittura ==
== La trama ==
Non ci sono pervenute opere pittoriche del periodo classico, principalmente perchè quelle menti superiori dei Greci le dipinsero a secco su [[muro]], rendendo i loro capolavori biodegradabili come composta di frutta. Al contrario, si sa che i greci prediligevano il monocromo per diversi motivi:


Per quanto riguarda le trame delle fiction, queste sono rigorosamente inaccurate dal punto di vista storico, per non rischiare di divulgare informazioni utili in qualsiasi senso. Piuttosto si tende ad adottare commedie poco note di [[Plauto]] e [[Terenzio]] e sostituire il nome del protagonista con quello del personaggio storico prescelto. Per il titolo, invece, i grandi intellettuali di Rai Fiction si affidano al vecchio trucco di omettere il cognome del protagonista della fiction (''"Rino"'', ''"Edda"'', ''"Benito"'') suggerendo così un contatto intimo con il protagonista che possa conquistare il pubblico. Invece no, fa schifo.
# nella lingua greca è evidente un certo daltonismo: ad esempio si indicava con lo stesso termine rosso e verde, oppure verde e azzurro, o anche azzurro e rosso;
# [[Talete]] e [[Pitagora]] non erano riusciti a sintetizzare il magenta quinacridone;
# i coori, principalmente terrosi, davano alle epidermidi dei ritratti la stessa brillantezza di quella di [[tua nonna]] quando fa il [[caffè]] in pantofole alle sei del mattino.
[[File:Canon 450d.jpg|right|thumb|200px|Il peggior nemico dell'arte greca.]]


== Fiction di [[Claudio Santamaria]] ==
== Scultura ==
[[File:Claudio Santamaria 1.jpg|right|thumb|Il vecchio Claudio Santamaria in una delle sue tipiche apparizioni socialmente imbarazzanti.]]
La scultura fu l'arte in cui i Greci riuscirono meglio.. peccato che dei loro machi e delle loro procaci femmine in bronzo, tranne per quanto riguarda i [[Bronzi di Riace]] e i vari frontoi dei templi, ci rimangano le copie fatte all'[[Accademia di Belle Arti]] da quelle menti creative dei [[Romani]].


Il bello e dannato Claudio Santamaria si è spesso prestato a interpretazioni di ogni tipo, lasciandosi alle spalle ogni briciola di dignità pur di apparire sul piccolo schermo e competere con Beppe per il titolo di personaggio più patetico della tv.
Lo scultore più conosciuto è sicuramente [[Fidia]], che, grazie ai suoi agganci con la [[mafia]] locale, riuscì a farsi dare l'appelto per scolpire i fregi del [[Partenone]], edificio inizialmente concepito come capanno abusivo in cui sequestrare i ricchi notabili ateniesi: senonchè un giorno, trovandosi [[Pericle]] imboscato da quelle parti con l'amante di turno, vide l'edificio e lo giudicò così bello da essere degno di ornare l'[[Acropoli]], e così decise di farvelo trasportare a braccia dai più valenti pompati del gymnasium. Lì si trova ancor oggi, spogliato dai fregi, affumicato dagli idilliaci fumi industriali di [[Atene]] e deteriorato dai centinaia di flash delle [[Nikon]] dei Giapponesi.


=== Rino Gaetano - Evviva la vita, evviva la figa ===
DDopo il periodo aureo della scultura classica, abbiamo la scultura alessandrina, che trattò temi quotidiani: ricordiamo statue di profondo impatto estetico come "La vecchia ubriaca", "bambino inculato da un'oca" e il gruppo marmoreo "La prostituta della porta accanto circondata dai suoi clienti."
[[File:Yukidaruma.jpg|left|thumb|280px|''Poseidone Enosìktono si lamenta delle tasse'', Fidia, Freezer Museum.]]
=== Caratteristiche ===
Benchè quando si pensa al mondo classico vengano in mente città completamente bianche e ordinate, si deve sapere che i Greci amavano tantissimo il colore, infatti le statue che creavano avevano un maquillage simile a quello di [[Platinette]] e i vestiti indossati ricordavano molto alcuni costumi circensi. CIò corrobora la tesi esposta sopra che i Greci non ne capissero un'emerita ceppa di colore.


Claudio Santamaria mette a disposizione il suo fascino di stallone italiano per interpretare il cantautore [[Rino Gaetano]]. Alcuni episodi della sua vita vengono tagliati perché considerati di scarsa importanza, ma in compenso vi sono scene avvincenti come Rino Gaetano che rimane in mutande davanti alla scolaresca e la spernacchiata di Rino a [[Vladimir Lenin]].
Questo popolo, inoltre, aveva un'enorme varietà di soggetti: si contano infatti centinaia di Vaneri, Apolli, Zeus, Posidoni e via discorrendo, tanto da essere numerosi quanto i santini distribuiti a Piazza San Pietro.


A causa di alcune controversie, i testi originali di Rino Gaetano vennero sostituiti con la ricorrente espressione ''"Evviva la vita, evviva la figa"''.
Non era importante quanto fosse bello il soggetto rappresentato purchè fosse nudo: in rari casi, per gli scultori più perbenisti, il soggetto indossava un elmo sul capo (per i greci era considerata più oscena la barba che il pube).


=== Silvestro - Notti insonni ===
In altre occasioni il [[fallo]] era ricoperto da un mantello o da una donna avviluppata attorno ad esso.


Fiction di scarso successo sul noto personaggio Gatto Silvestro. Accidentalmente, nel 2007, la [[Warner Bros]] concesse gratuitamente i diritti su Gatto Silvestro. La Rai non si fece sfuggire quest'occasione: Claudio Santamaria interpreta un Gatto Silvestro alcolista e sull'orlo di una crisi di nervi, costretto a combattere i suoi difetti di pronuncia, ribelle all'autorità costituita dalla nonnina, in continue baruffe con altri gatti randagi.
===Periodi===
[[File:Donna produce vaso.jpg|right|thumb|300px|Negli anni '60 furono restaurate con grandissima accuratezza più di 160 ceramiche greche. Per ignoti motivi quasi la totalità di queste andò in frantumi.]]
La scultura greca si articola in tre periodi fondamentali:
#Arcaico: zeppo di donnine e omini geometrici con un sorriso in serie da far invidia ad [[Andy Warhol]]
#Classico: Olimpo e atleti ovunque
#Ellenistico: popolino a gogò.


Claudio Santamaria non ha più partecipato a una fiction Rai dopo l'insuccesso di ''Silvestro''. I suoi genitori non vogliono più sentir parlare di lui.
== Ceramica ==
I Greci erano particolarmente capaci a modellare la ceramica, ad Atene esisteva addirittura un quartiere adibito solo alla creazione di oggetti in ceramica: il Ceramico, ça va sans dire. In questa zona della città facevano mostra di sè alcuni dei migliori articoli della produzione greca: Il WC di Zeus, tanto comodo da essere da lui preferito al trono, la jacuzzi di Afrodite e il lavandino dove Era era solita la vare i piatti.


== Fiction di Beppe Fiorello ==
== Architettura ==
[[File:Beppe_Fiorello.jpg|left|thumb|250px|Preziosa immagine di Beppe Fiorello in pigiama.]]
Anche i gusti in fatto di design degli Ellenici hanno subito uno sviluppo notevole nel corso del tempo. Per l'appunto i Greci sono passati da allegre capannette sulla spiaggia alla perfezione di templi come il Partenone. Sì, quello che abbiamo delicatamente bombardato durante la [[Seconda Guerra Mondiale]]. È inoltre possibile elencare i diversi stili che hanno caratterizzato l'architettura dell'Ellade:
Le interpretazioni di [[Beppe Fiorello]] sono monotematiche e basate principalmente sullo sfruttamento intensivo delle emozioni domestiche e su un velato sentimento di patriottismo. Lo stile caleidoscopico di Fiorello gli permette di interpretare con la stessa disinvoltura personaggi come [[Domenico Modugno]], un operaio della [[Fiat]], un [[partigiano]] della seconda guerra mondiale o [[Pippo Baudo]]. Oppure tutti e quattro insieme in un'unica fiction. Per dovere di cronaca, su Pippo Baudo la Rai ha già fatto una fiction che sarà mandata in onda dopo la sua morte. Questo continuo interpretare ruoli differenti a distanza di pochi mesi ha causato al giovane Beppe una precoce [[demenza]] senile con conseguente moltiplicazione della personalità. Una volta, infatti, mentre era ospite a [[L'Arena]] di [[Massimo Giletti]] si persuase di essere davvero [[Giuseppe Moscati]] e cercava di guarire Giletti dalla sua deficienza congenita mediante l'imposizione delle mani. Per questo motivo fu condannato dalla Rai a pagare una multa simbolica di 250 euro e ad interpretare uno stupratore nella fiction su [[Iva Zanicchi]]. Si fa notare inoltre per aver interpretato sé stesso, seppur con pessimi risultati, nella serie ''[[L'uomo sbagliato]]'', stroncato dalla critica poiché Fiorello non seppe calarsi bene nella parte.
*'''Il dorico''': 'na schifezza. Neanche una decorazione, un disegnino, una fogliolina di vite. Che tristezza
*'''Lo ionico''': questo ordine non se l'è mai cagato nessuno, quindi perchè dovremmo farlo noi?
*'''Il Corinzio''': lo stile degli sboroni. Ridondante, ricco di decorazioni a fiorellini, farfalline e cuoricini


Di seguito sono elencati i principali ruoli interpretati da Beppe Fiorello:


*Un ladro in "''Lo scandalo della banca romana''"
== Le principali opere d'arte greche ==
*[[Antonio Meucci]] ne ''"I sogni erotici di [[Anna Frank]]"''
*Svariati elettrodomestici in "''Volare - la grande storia di Domenico Modugno e del suo Pterodattilo''"
*Un telespettatore in "''Il grande Torino''" (nel senso che se lo guardò da casa sua)


== Fiction a tema religioso ==
{{Galleria
Circa il 98% delle fiction Rai sono basate su argomenti religiosi. Qualora questo non fosse possibile, lo statuto della Rai impone di inserire almeno due scene in cui si facciano chiari riferimenti alla religiosità del protagonista e un finale in cui tutto si risolve per il meglio soltanto grazie all'intercessione divina. O all'intercessione di Mike Bongiorno. Prima di andare in onda, le fiction devono essere vagliate e giudicate da una commissione di vigilanza del Vaticano, che ne deciderà le sorti.
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|immagine1=Disegno colonna greca.jpg
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Le fiction Rai a tema religioso hanno come scopo trasmettere ai telespettatori il messaggio che ogni azione buona è ispirata da un sincero sentimento religioso.
*'''Soggetto''': strilòbbato anfistrabico
*'''Stile''': arcaico standard
*'''Collocazione''': museo delle colonne, Colonia
*'''Materiale''': colori a tempera su cartina Rizla
*'''Descrizione''': Uno dei pochissimi reperti archeologici cartacei dell'antica Grecia a non essere stato rollato e utilizzato per scopi poco professionali. È ivi raffigurata la parte superiore di una colonna dello stile scrinzio, originario della città di Scrinzia, oggi ricpoerta dal mar Nero e dimenticata pure dai pesci. La colonna è di colore scrizio, una sfumatura del giallo ocra riscontrata per la prima volta nei boccali scrinzi nella città di Scrinzia. Sopra vi è un mattone incolore e ancor più sopra l'eroe scrinzio Caradone che doma il suo cavallo Caracazzo.
*'''Il mito''': la leggenda narra che Caradone, già noto per aver salvato Afrodite dal pericolo delle doppie punte, doveva scendere in guerra contro i [[Persiani]]. Il suo cavallo Caracazzo non accennava però a partire, e Afrodite, in segno di riconoscenza, offrì a Caradone una carota magica da far mangiare al cavallo. Caracazzo corse così forte che si schiantò contro una colonna uccidendo il padrone e sè stesso. Questa colonna è così decorata in memoria di questo spiacevole episodio del mito.
|immagine2=Colonna Dorica.jpg
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== Fiction poliziesche ==
*'''Soggetto''': colonna fluttuante
Ogni fiction prodotta dalla Rai deve necessariamente avere almeno un [[ispettore]], [[commissario]] o secondino dal cuore d'oro. Interpretato da Beppe Fiorello che avrà come spalla uno di quegli attori in stato semivegetale che da anni vagano senza direzione nei corridoi della Rai e di cui tutti si ricordano la faccia ma nessuno il nome. Attori che sono anche sottopagati e obbligati dalla Rai a interpretare ruoli denigranti e lesivi della propria immagine in cambio di uno [[stipendio]] minimo sindacale, tra le principali vittime di questo abuso ricordiamo Maurizio Aiello, Enzo Decaro o Irene Ferri. Il ruolo di protagonista per queste fiction è equamente diviso tra Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino, i quali guadagnano 2,5 volte la dichiarazione dei redditi di Claudio Santamaria di tutta la vita.
*'''Stile''': arcaico dorico
*'''Collocazione''': aria
*'''Materiale''': elio solidificato
*'''Descrizione''': è obbligatorio soffermarsi sulle famosissime colonne doriche fluttuanti. Nel 400 a.C. il tiranno ateniese Ampollosio Strotio decise di dare nuovo splendore ai templi della sua città. Spese i soldi che sarebbero dovuti servire per finanziare la ricerca in costosissime colonne d'oro, da cui il nome "colonna dorica". La gente moriva di [[peste]] ma in compenso i tebani di passaggio dimostrarono di apprezzare questo stile architettonico. Apprezzarono tanto queste colonne a rubare tutto l'oro con cui erano ricoperte. Rimase in superficie l'elio solidificato che non solo era antiestetico ma anche fluttuante, e quindi instabile.
*'''Il mito''': si dice che gli dèi, reputando scadenti i templi commissionati da Ampollosio Strotio, lo uccisero mentre tentava di riacciuffare le colonne volanti.
|immagine3=Colonna Ionica.jpg
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== Fiction drammatiche ==
*'''Soggetto''': colonna nana
*'''Stile''': Arcajco Jonico
*'''Collocazione''': Ionich Museum, Gotham City
*'''Materiale''': Marmarrone, un tipo particolare di [[marmo]] dal colorito [[marrone]]. A causa del [[colore]], quindi, le colonne ioniche erano anche dette Stronzimpiedi.
*'''Descrizione''': le colonne nane ioniche furono costruite in tempi antichissimi, forse coincidenti con "[[una volta]]". Tempi così remoti che gli uomini erano bassissimi: essi credevano che il mondo fosse alto 1 metro e 80, e che erano necessarie colonne potenti per non far cadere il cielo. Le colonne avevano anche un'acconciatura molto particolare, a far invidia alle migliori ''colonne scrinzie''.
*'''Il mito''': Zeus, per puro divertimento e per disprezzo nei confonti di questi omuncoli, fece cadere il [[cielo]] su di loro, frantumando il 90% delle colonne.
|immagine4=Colonna corinzia particolare.jpg
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*'''Soggetto''': colonna eccentrica
*'''Stile''': Corintian New Wave
*'''Collocazione''': MOMA, [[New York]]
*'''Materiale''': pietre, frasche e altre pietre
*'''Descrizione''': Senza dubbio la colonna più eccentrica dello stile più eccentrico del popolo più stupido. Infatti soltanto architetti così stupidi come quelli di Corinto avrebbero potuto ideare una colonna del genere. Ma avete visto? Quale architetto sano di mente metterebbe delle foglie di tabacco per decorazione? E quel fiore! Vogliamo parlarne? Ha tutta l'aria di dire ''"Ehi, guaratemi, sono una colonna gay!"''
*'''Il mito''': Apelle, figlio di Apollo, giocando a bowling con la sua palla di pelle di pollo fece cadere tutte le colonne (i birilli), che distrussero la città di Corinto. Purtroppo è solo una leggenda.
|immagine5=Eretteo Atene.jpg
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*'''Soggetto''': tempio di contemplazione divina
*'''Stile''': [[grunge]]
*'''Collocazione''': zona malfamata di [[Atene]]
*'''Materiale''': pietre e materiale di scarto
*'''Descrizione''':Il tempio erettèo d'Atene, o anche èretteo, oppure eretteò, altresì detto "mettete l'accento dove cazzo ve pare", è il tempio più famoso di Atene dopo il partenone, il tempio di Afrodite, la Thòlos e la vasca da bagno intestata ad [[Apollo]]. Esso fu costruito secondo lo stile ecologic-grunge: furono usati materiali di scarto come materassi sfondati, aratri malandati, suocere e vecchi pneumatici. Il tutto fu disposto un po' a casaccio e ricoperto di cemento. Se pensate che queste siano le "rovine" vi sbagliate: l'eretteo di Atene è sempre stato così sgarrubbato. Sul retro possiamo notare graffiti e dediche d'amore in [[greco antico]]. È patrimonio dell'Unesco dal [[2006]].
*'''Il mito''': un tempo viveva in questo tempio l'indovino Tikaèste, il mago a tre teste: la prima testa diceva sempre la verità, la seconda mentiva sempre e la terza canticchiava perennemente le canzoni dei [[Deep Purple]]. Purtroppo del mito non ci rimangono che esigui frammenti: sappiamo soltanto che alla fine Tikaèste muore in una maniera probabilmente brutale.
|immagine6=Teatro greco vecchio.jpg
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*'''Soggetto''': teatro semicirconferenziovale
*'''Stile''': [[classico]]
*'''Collocazione''': procedendo per ''via Pericle'', imboccare ''strada delle dee bendate'' e svoltare al secondo semaforo a destra.
*'''Materiale''': mattoncini [[Lego]]
*'''Descrizione''': il [[teatro greco]] forniva l'opportunità ai cittadini della Grecia di incontrarsi, conoscersi ed esprimere le proprie opinioni: dunque nessuno si curava dello spettacolo rappresentato, e gli attori invece di recitare avrebbero potuto benissimo giocare a campana mentre gli spettatori facevano i loro bagordi. Ovviamente non tutti potevano accedere al teatro: l'entrata era riservata a coloro che esibivano cappello a cilindro e monocolo. Dal punto di vista stilistico il teatro ha la conformazione di una ciambella mangiucchiata. I gradini sono assai ruvidi: per ovviare a questo problema gli spettatori portavano dei cuscini da casa oppure ordinavano allo schiavo di chinarsi e far loro da sgabellino. L'UNESCO ha dichiarato il teatro patrimonio dell'umanità nel 2006.
*'''Il mito''': l'8 ottonide dell'888 a.C. gli spettatori non avevano nulla da dirsi e prestarono attenzione allo spettacolo. Gli attori, però, non avevano allestito [[nulla]], e calò un silenzio tombale per 3 ore e mezza. Zeus, tanto per rompere il cazzo, scatenò una pioggia di lava sul teatro e stupro le figlie di ogni vittima, ''"dalle quali nacquero gli eroi Aarione, Aacaanto, Abelardo, Abione, Acàstone, Acciolo, Accattone, [...], Zùzade, Zuzzerellaste"'' ([[Omero]], [[Iliade]], libro XVII degli elenchi interminabili).
|immagine7=Tempio greco.jpg
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*'''Soggetto''': tempio [[fake]]
*'''Stile''': [[classico]]
*'''Collocazione''':
*'''Materiale''': cartone, gesso e cartongesso
*'''Descrizione''': tempio magnifico, imponente, maestoso. Colonne perfette e struttura eccellente. FAKE! Si tratta chiaramente di un falso: innanzitutto il materiale utilizzato non è consono, e sullo stròbilo della prima colonna a destra compare il marchio "[[Made in China]]". Inoltre è ancora solido e intatto: questo, per un tempio greco dell'età classica, non è possibile, Zeus non lo avrebbe permesso! Anche secondo lo storico Sinaddoco i templi greci sono strutturati e architettati in modo da cadere in rovina dopo 2 o 3 anni.
*'''Il mito''': Zeus, tanto per cambiare, ha fulminato l'uomo in basso a sinistra nella foto, che si era permesso i elogiare questo tempio dicendo: ''"in fondo non è malaccio"''. Il suo corpo, dopo il [[decesso]], è stato ripetutamente bastonato dallo storico Sineddoco, che ha ritenuto quella sentenza un insulto all'arte greca. Tanto per essere sicuri Ares ha scagliato verso di lui i suoi [[Pokèmon|cavalli di fuoco]] che l'hanno ripetutamente calpestato. Il mito è relativamente scadente (quanto il tempio, del resto).
}}



{{Galleria
|titolo=Scultura
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|immagine1=Laocoonte con serpente e figli.jpg
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*'''Soggetto''': Laocooonte con i suoi figli Orooonzo e Bombooolo
*'''Stile''': kistch
*'''Collocazione''': museo di Atente, in fondo a destra
*'''Materiale''': marmo di Carrara (Laocooonte), marmo di Massa (Orooonzo e Bombooolo)
*'''Descrizione''': il superpalestrato sacerdote Laocooonte e i suoi figli Orooonzo e Bombooolo si ritrovano avvolti da un enorme biscione di mare. I soggetti sono disegnati con gran cura, ed è rimasta modello per gli autori successivi l'espressione di Bombooolo (sulla sinistra), inebetito di fronte all'animale marino che lo stritola. Non è stata ancora verificata l'autenticità dell'opera: alcuni dicono che sia una copia romana, alcuni che sia di origine ellenistica, altri ancora che sia stata scolpita dagli alieni con raggi laser e scalpelli intergalattici. Dopo una accuratissima ricerca l'ipotesi più accettabile sembra essere la terza.
*'''Il mito''': Laocooonte, sacerdote noto per aver il maggior numero di omicron nel proprio nome, era al mare con i suoi figlioli Orooonzo e Bombooolo. Achille, indispettito dal fatto che Laocooonte gli avesse consigliato di mettere dell'olio sul pane al posto della semola, chiese cortesemente a Poseidone di distruggere i suoi figli in modo umiliante e spettacolare. Ubbidendo all'eroe, Poseidone fece fuoriuscire dalle acque un mostro viscido e schifoso che stritolò Orooonzo e Bombooolo. Laocooonte, tentando di prendere il Cookie Snack dalle mani di Bombooolo, rimase intrappolato nella morsa. Secondo altre interpretazioni questo quadro sarebbe intitolato "Lo stupro di Orooonzo e Bombooolo da parte del biscione del sacerdote". E non c'è bisogno di aggiungere altro.
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*'''Soggetto''': Diana sceglie i propri abiti da indossare
*'''Stile''': abbastanza carino
*'''Collocazione''': museo delle Belle Sgnacchere
*'''Materiale''': non pervenuto
*'''Descrizione''': Diana misura i propri vestiti. Questa è di sicuro una copia romana: Diana ha un taglio "alla Cleopatra" che ancora non era in voga nell'antica Grecia. Questa fu commissionata dalla moglie di Pericle per decorare la toilette del palazzo reale. Per questo motivo gli ospiti più sbadati, quando non centravano il buco, spesso rimediavano alla statua un insolito colorito giallastro.
*'''Il mito''': Diana si misurava i vestiti nuovi che aveva acquistato da poco al Supermarket di Atene. Si preparava al suo appuntamento con Apollo e sfoggiava i propri vestiti di fronte ad Afrodite che rispondeva con sufficienza.
Si dice che Afrodite, con la sua inestimabile bellezza, faceva sentire Diana racchia e insicura, tanto che ci mise 3 ore e mezza per scegliere un vestito e un'altra mezz'ora per abbinarvi i sandali. Quando arrivò nel luogo dell'appuntamento, Apollo già se la spassava con formose mortali, spazientito. Invece del solito "non è come sembra", Apollo ricciodoro interruppe le mortali e si avvicinò a Diana tirandole uno schiaffo. Le disse: ''"quanto mi vuoi far aspettare? Ti sembra modo di trattare un Dio come me!? Hai tuttavia ancora una possibilità...avevo voglia di concepire una divinità, ultimamente, sai? Non è che giovedì mi manterresti l'uccello?"''
|immagine3=Hermes_senza_testa.jpg
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*'''Soggetto''':Hermete detto Hermes
*'''Stile''': Random
*'''Collocazione''': da qualche parte in qualche città
*'''Materiale''': cemento armato
*'''Descrizione''': è una statua, però manca la testa.
*'''Il mito''': Hermes stava andando a lavoro. Faceva l'impiegato statale. Alastor, Dio minore di dubbia utilità, però, aveva le palle girate e gli ha fatto cadere la testa. Qualcuno dice che Hermete detto Hermes lavorava come esattore delle poste e stesse sul cazzo un po' a tutti.
|immagine4=Koras scultura greca.JPG
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*'''Soggetto''': arma di distruzione di massa antropomorfe
*'''Stile''': classico bellico
*'''Collocazione''': museo della Guerra, Atene
*'''Materiale''': assi, bulloni e marmo
*'''Descrizione''': la scultura qui presente è una rarità. Essa fu commissionata da Pisistrato: la statua nasconde al suo intermo un meccanismo di autodifesa. Se infatti fosse stata saccheggiata dai nemici sarebbe partito un colpo dal cannone (alla sinitra della scultura) e poi sarebbe esplosa. Grazie a questo meccanismo (innescato in più di 10.000 statue) Pisistrato respinse i Persiani. Anche oggi il sistema di autodifesa a sorpresa è utilizzato, ma la strategia militare viene attuata non con statue antropomorfe bensì con giocattoli made in China. Anche questa sembra essere una copia romana, tra l'altro di pessima fattura: lo scultore si è dimenticato i piedi.
*'''La leggenda''': questa statua, al contrario delle altre, non esplose durante l'attacco dei Persiani perchè un soldato se ne innamorò. La corteggiò a lungo e le donò dei fiori. Lei tuttavia rimase impassibile. Iniziò a mandarle lettere d'amore e a cantarle serenate. Le regalò cioccolattini e le offrì un gelato al limone. Lui morì di vecchiaia. Si dice che dopo la sua morte, la statua, con un sorriso sardonico, gli mostrò il dito medio, per poi ritornare nella sua postazione originale.
|immagine5=Uomo greco scultura antica.jpg
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*'''Soggetto''': alieno in posizione eretta
*'''Stile''': greco classico con influenza neo-venusiana
*'''Collocazione''': Area 51
*'''Materiale''': rocce vulcaniche
*'''Descrizione e storia''': quando gli alieni fecero visita alla terra per un viaggio diplomatico, lo scultore Fidia fu talmente impressionato dalle loro fattezze e dalla loro cultura che decise di rappresentare in scala 1:1 un marziano bambino. Utilizzando il materiale che gli stessi alieni avevano esportato in Grecia, Fidia lavorò a questa opera monumentale per 12 anni di seguito. Bisognava anche considerare che gli alieni crescevano di 0,5 centimetri all'ora e la rappresentazione risultava complicatissima. Dunque, dopo 12 anni di lavoro, si prese una pausa. Il modello di alieno, spazientito, fece implodere [[Fidia]] in un [[buco nero]]. L'opera rimase incompiuta. Il buco nero si trova ancora lì, e risucchia ogni anno circa 1000 turisti tedeschi cicciottelli.
*'''Il mito''': non vi sono miti riguardo questa scultura. Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni della rivista ''Novella 2000 a.C.'', l'alieno avrebbe fatto fuori Fidia non perché fosse spazientito bensì perchè il pene della statua era troppo piccolo rispetto all'originale.
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*'''Soggetto''': ragazzo gaio (Propenide?)
*'''Stile''': avantgarde
*'''Collocazione''': museo Bisex di Atene
*'''Materiale''': granito rosa
*'''Descrizione''': il ragazzo rappresentato, probabilmente Propenide, figlio di Propene, è in movimento. Si definisce quindi un'azione dinamica attiva, una rarità per l'avantgarde che tende a rappresentare Propenide (?) in "''posizione passiva''". Propenide (?) è rappresentato in bilico su una sola gamba. La sua seconda gamba è invece leggermente sollevata in modo grazioso. La sua terza gamba, secondo la leggenda, fu tagliata a causa della sua eccessiva "vivacità". Da notare, sul suo capo, la corona di alloro: Propenide (?) era un veterano nelle competizioni di salto sull'asta, disciplina olimpionica entrata in disuso.
*'''Il mito''': non ci sono particolari miti legati a Propenide (?), se non una breve comparsata dell'Iliade (minuto 33, a sinistra nello schermo, mentre cerca di corteggiare un soldato ateniese). Inoltre, a quanto dichiarato dal suo compagno di vita Omofilòs, Propenide (?) a letto era "un mito".
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*'''Soggetto''': Poseidone come mamma l'ha fatto
*'''Stile''': greco
*'''Collocazione''': Disinibition Museum, Amsterdam
*'''Materiale''': bronzo
*'''Descrizione''': Poseidone, Dio del mare, è rappresentato nudo e con le braccia tese. Ha una muscolatura accentuata e dei capelli alla moda. Quando si dice un dio greco! Le sue gambe sono leggermente arcuate, ma questo genere di postura ha come unico scopo quello di evidenziare i muscoli dei polpacci e la posizione del pene. La postura che assume il soggetto è statica, in coerenza con la pigrizia di Poseidone.
*'''Il mito''': si dice che, in una notte d'estate, mentre Poseidone faceva il bagno nel [[Mediterraneo]], uno sciagurato gli rubò i vestiti. Allora Poseidone fuoriuscì dall'acqua e indicò il colpevole sperando che qualcuno lo inseguisse e riacciuffasse i suoi vestiti: lui era pigro. Dopo 12 ore di meditazione, il dio del mare stabilì che sarebbe andato in giro nudo finché non avesse ripreso i suoi vestiti.
|immagine8=Discobolo.jpg
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*'''Soggetto''':
*'''Stile''':
*'''Collocazione''':
*'''Materiale''':
*'''Descrizione''':
*'''Il mito''':
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*'''Soggetto''': Cleope e Pitone
*'''Stile''': arcaissimo
*'''Collocazione''': mura di Nasso
*'''Materiale''': pelle umana calcificata
*'''Descrizione''': Cleope e Pitoe furono due famosissimi guardiani dell'isola di Nasso. Essi controllavano che nessuno si intrufolasse nel castello. Tennero lontani per ben 150 anni [[Atene|Ateniesi]], [[Persiani]], [[Creta|Cretesi]] e i neri che per strada tentano di venderti i fazzoletti. Questi semidei, figli di Zeus e della prostituta Radamona, iniziarono però a invecchiare. Il re di Nasso, Naso, dunque decise di avviare il processo di calcificazione assistita, affinchè questi (anche da morti) continuassero a sorvegliare il castello di Naso di Nasso. Questi sembrano essere i corpi originali dei due guardiani, che non sono riusciti a tenere lontani gli archeologi. Questo rende le sue statue assolutamente verosimili e ci da una chiara idea di come fossero gli abitanti dell'isola di Nasso:
*'''Il mito''': il re Naso riuscì a ottenere la protezione di Cleope e Pitone grazie alla risoluzione di un difficilissimo enigma: egli riuscì a indovinare chi fosse Cleope e chi fosse Pitone. Proprio per questo episodio la saggezza del re di Nasso è proverbiale (''"astuto come un Naso", "avere una furbizia Nasale"'', ecc.)
*'''Il dilemma''': Gli studiosi hanno accertato che sicuramente la statua alla sinistra sia Cleope e l'altra Pitone, o forse quella a sinistra sia Pitone e l'altra Cleope. Dopo anni di ricerche hanno escluso che Cleope e Pitone fossero la stessa statua.
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*'''Soggetto''': Bronzo A'mmazza che frescone
*'''Stile''': severo
*'''Collocazione''': <s>Museo Nazionale della Magna Grecia, Reggio Calabria</s> [http://www.affaritaliani.it/politica/g8-berlusconi-bronzi-riace140209.html La Maddalena]
*'''Materiale''': bronzo (97%), argento (2%), sale (1%)
*'''Descrizione''': il bronzo A'mmazza che frescone, abbreviato spesso in Bronzo A, è uno dei massimi esempi della kalokagatìa. La kalokagatìa consiste nell'essere boni, e il Bronzo A era assieme col Bronzo B ciò che c'era di più bono nell'antichità. Il pene del bronzo A è andato perduto a causa di ninfomani insaziabili e scolarette arrapate che, nell'antichità, recisero per puro egoismo il fallo bronzeo. I denti d'argento del bronzo conferiscono al soggetto anche una certa rilevanza sociale. Infatti, nell'antichità, si era soliti farsi asportare i deti naturali per sostituirli con denti di un qualsivoglia metallo prezioso (usanza ancora in voga nelle famiglie mafiose dell'Est Europa). Essendo stata ritrovata la statua in acqua, è rimasto del sale nelle orecchie del bronzo A, che neanche i migliori restauratori potrebbero asportare. Ha dichiarato, nel 1972, il restauratore calabrese Franco Risi: ''"ringraziate il cielo che non sia zeppo di rifiuti tossici marittimi!"''. Il mese dopo si scoprì che il Bronzo A era ricoperto da una sostanza tossica.
*'''Il mito''': il bronzo A rappresenta Polinice, un guerriero tanto figaccione da permettersi di andare in guerra nudo. La leggenda narra che perse la vita inciampando durante una concitata battaglia sul suo (attualmente irreperibile) batacchio.
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*'''Soggetto''': Bronzo 'Bbono
*'''Stile''': piucchesevero
*'''Collocazione''': <s>Museo Nazionale della Magna Grecia, Reggio Calabria</s> [http://www.affaritaliani.it/politica/g8-berlusconi-bronzi-riace140209.html La Maddalena]
*'''Materiale''': bronzo (67%), altro bronzo (33%)
*'''Descrizione''': il Bronzo B, diminutivo per bronzo 'Bbono, è rappresentante con il bronzo A della kalokagatìà, letteralmente ''"sono nudo e bello e voi no"''. Il Bronzo B è più vecchio del precedente e ha la tartaruga meno accentuata. Secondo i criteri della kalokagatìà era comunque un bel fusto.
*'''Il mito''': il bronzo B rappresenta Polinice, un altro guerriero tanto figaccione da permettersi di andare in guerra nudo. Perse la vita, secondo il mito, al ritorno della guerra, dopo che sua moglie Taralla Scrofola scoprì le libertà che si era preso con le Troje e lo accoppò con la mannaia.
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*'''Soggetto''':
*'''Stile''':
*'''Collocazione''':
*'''Materiale''':
*'''Descrizione''':
*'''Il mito''':
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*'''Soggetto''':
*'''Stile''':
*'''Collocazione''':
*'''Materiale''':
*'''Descrizione''':
*'''Il mito''':
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*'''Soggetto''':
*'''Stile''':
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*'''Descrizione''':
*'''Il mito''':
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*'''Soggetto''':
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*'''Materiale''':
*'''Descrizione''':
*'''Il mito''':
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*'''Soggetto''': animali inesistenti
*'''Collocazione''': museo della vasellina, Corfù
*'''Materiale''': ceramica grassa
*'''Descrizione''': il vaso ha un pessimo abbinamento cromatico, e grasso e tozzo e non ha alcuna rilevanza storica. Per questo motivo è stato relegato nel museo della vasellina a Corfù assieme ad altri vasi scadenti. Esso fu ritrovato nel 1867 in frantumi e fu restaurato nel 1901 con del nastro adesivo. Fu usato durante la seconda guerra mondiale come vaso da notte e nel 1943 fu il cappello del cabarettista Charlie Boudene. Escludendo la sua storia il vaso non ha nulla di interessante: vi sono appresentati animali inesistenti come il grifone, il minollo o le fenicinghiale. Ricorrono il tema della lotta fra specie diverse e il valore della giallognolicità. Le figure sono più scure perchè l'autore non aveva a disposizione il flash.
*'''Il mito''': gli animali rappresentati hanno un valore profondamente simbolico, tranne i minolli che, non avendo alcun significato, sono stati rimossi per quanto possibile con la gomma da cancellare dallo stesso autore. Secondo il ceramografo (nonché pittore del vaso), il recipiente rappresenterebbe i contrasti presenti fra gli dei dell'[[Olimpo]]. Secondo gli archeologi, invece, no.
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*'''Soggetto''': vaso brutto
*'''Collocazione''': mensola
*'''Materiale''': ceramica tozza
*'''Descrizione''': opera del periodo classico del ceramografo Eufronio in ceramica gialla. Il vaso è basso e circolare e presenta ripetizioni geometriche alquanto noiose. È ancora aperto il dibattito riguardo la reale essenza di questo vaso che, fino a prova contraria, potrebbe essere anche una pentola. Nessuno, ad oggi, ha ancora aperto il vaso per testare se contenga del pollo fritto. Alcuni archeologi vi hanno notato analogie con il Partenone, altri archeologi hanno consigliato loro di non drogarsi.
*'''Il mito''': il cavallo rappresentato è Pegaso. Alla domanda dell'allievo Eutimide "perchè, se quello è il cavallo [[Pegaso]], l'animale non ha le ali spiegate, maestro?", il maestro Eufronio si giustificò: "Stava dormendo".
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*'''Soggetto''':
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<center>''Greci chiedono il bis di the al Tamarindo e discutono disinibitamente di cravatte''</center>
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*'''Sulla sinistra''': un [[leone]]
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*'''Sulla sinistra''': un gufo
*'''Sulla destra''': l'eroe ateniese Gufone
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== Note ==
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[[Categoria:Arte]]

Versione attuale delle 19:14, 4 feb 2014

Claudio Santamaria, protagonista in "Damiano - L'uomo finito sotto uno schiacciasassi"

Rai Fiction è la direzione della Rai che si occupa della realizzazione di fiction televisive e di sfamare le famiglie di Beppe Fiorello e del celebre Claudio Santamaria.

Nel 1997 nasce questo settore, con il nome di Rai Beppe Fiorello: l'unica occupazione fu, fino al 2001, la gestione dell'imitazione da parte di Beppe Fiorello di suo fratello Rosario Fiorello. Per breve periodo assume il nome di Rai Vendesi, e nel 2003 adotta il nome di Rai Fiction. L'occupazione di questo scompartimento diventò quindi la dedita rappresentazione inaccurata dei fatti di personaggi cari al pubblico italiano (Papa Wojtyla, Rino Gaetano, Dj Francesco) scelti attraverso una poco ortodossa interpretazione dei sogni del direttore Rai Fabizio del Noce.

Originale invece il metodo di scelta degli attori: ogni attore aspirante a un ruolo nella fiction dà prova di sè cercando di commuovere la giuria delineando un ritratto patetico della sua vita e supplicando in ginocchio una piccola particina che lo aiuti a sopravvivere. Beniamino di Rai Ficton è Beppe Fiorello, storica stella dell'insignificante sezione Rai oltre che re indiscusso del patetico grazie al complesso di inferiorità rispetto al fratello.

Secondo uno studio recente Beppe Fiorello è favorito nell'interpretazione di qualsiasi personaggio storico poiché somiglia ad ogni persona al mondo.

La trama

Per quanto riguarda le trame delle fiction, queste sono rigorosamente inaccurate dal punto di vista storico, per non rischiare di divulgare informazioni utili in qualsiasi senso. Piuttosto si tende ad adottare commedie poco note di Plauto e Terenzio e sostituire il nome del protagonista con quello del personaggio storico prescelto. Per il titolo, invece, i grandi intellettuali di Rai Fiction si affidano al vecchio trucco di omettere il cognome del protagonista della fiction ("Rino", "Edda", "Benito") suggerendo così un contatto intimo con il protagonista che possa conquistare il pubblico. Invece no, fa schifo.

Fiction di Claudio Santamaria

Il vecchio Claudio Santamaria in una delle sue tipiche apparizioni socialmente imbarazzanti.

Il bello e dannato Claudio Santamaria si è spesso prestato a interpretazioni di ogni tipo, lasciandosi alle spalle ogni briciola di dignità pur di apparire sul piccolo schermo e competere con Beppe per il titolo di personaggio più patetico della tv.

Rino Gaetano - Evviva la vita, evviva la figa

Claudio Santamaria mette a disposizione il suo fascino di stallone italiano per interpretare il cantautore Rino Gaetano. Alcuni episodi della sua vita vengono tagliati perché considerati di scarsa importanza, ma in compenso vi sono scene avvincenti come Rino Gaetano che rimane in mutande davanti alla scolaresca e la spernacchiata di Rino a Vladimir Lenin.

A causa di alcune controversie, i testi originali di Rino Gaetano vennero sostituiti con la ricorrente espressione "Evviva la vita, evviva la figa".

Silvestro - Notti insonni

Fiction di scarso successo sul noto personaggio Gatto Silvestro. Accidentalmente, nel 2007, la Warner Bros concesse gratuitamente i diritti su Gatto Silvestro. La Rai non si fece sfuggire quest'occasione: Claudio Santamaria interpreta un Gatto Silvestro alcolista e sull'orlo di una crisi di nervi, costretto a combattere i suoi difetti di pronuncia, ribelle all'autorità costituita dalla nonnina, in continue baruffe con altri gatti randagi.

Claudio Santamaria non ha più partecipato a una fiction Rai dopo l'insuccesso di Silvestro. I suoi genitori non vogliono più sentir parlare di lui.

Fiction di Beppe Fiorello

Preziosa immagine di Beppe Fiorello in pigiama.

Le interpretazioni di Beppe Fiorello sono monotematiche e basate principalmente sullo sfruttamento intensivo delle emozioni domestiche e su un velato sentimento di patriottismo. Lo stile caleidoscopico di Fiorello gli permette di interpretare con la stessa disinvoltura personaggi come Domenico Modugno, un operaio della Fiat, un partigiano della seconda guerra mondiale o Pippo Baudo. Oppure tutti e quattro insieme in un'unica fiction. Per dovere di cronaca, su Pippo Baudo la Rai ha già fatto una fiction che sarà mandata in onda dopo la sua morte. Questo continuo interpretare ruoli differenti a distanza di pochi mesi ha causato al giovane Beppe una precoce demenza senile con conseguente moltiplicazione della personalità. Una volta, infatti, mentre era ospite a L'Arena di Massimo Giletti si persuase di essere davvero Giuseppe Moscati e cercava di guarire Giletti dalla sua deficienza congenita mediante l'imposizione delle mani. Per questo motivo fu condannato dalla Rai a pagare una multa simbolica di 250 euro e ad interpretare uno stupratore nella fiction su Iva Zanicchi. Si fa notare inoltre per aver interpretato sé stesso, seppur con pessimi risultati, nella serie L'uomo sbagliato, stroncato dalla critica poiché Fiorello non seppe calarsi bene nella parte.

Di seguito sono elencati i principali ruoli interpretati da Beppe Fiorello:

  • Un ladro in "Lo scandalo della banca romana"
  • Antonio Meucci ne "I sogni erotici di Anna Frank"
  • Svariati elettrodomestici in "Volare - la grande storia di Domenico Modugno e del suo Pterodattilo"
  • Un telespettatore in "Il grande Torino" (nel senso che se lo guardò da casa sua)

Fiction a tema religioso

Circa il 98% delle fiction Rai sono basate su argomenti religiosi. Qualora questo non fosse possibile, lo statuto della Rai impone di inserire almeno due scene in cui si facciano chiari riferimenti alla religiosità del protagonista e un finale in cui tutto si risolve per il meglio soltanto grazie all'intercessione divina. O all'intercessione di Mike Bongiorno. Prima di andare in onda, le fiction devono essere vagliate e giudicate da una commissione di vigilanza del Vaticano, che ne deciderà le sorti.

Le fiction Rai a tema religioso hanno come scopo trasmettere ai telespettatori il messaggio che ogni azione buona è ispirata da un sincero sentimento religioso.

Fiction poliziesche

Ogni fiction prodotta dalla Rai deve necessariamente avere almeno un ispettore, commissario o secondino dal cuore d'oro. Interpretato da Beppe Fiorello che avrà come spalla uno di quegli attori in stato semivegetale che da anni vagano senza direzione nei corridoi della Rai e di cui tutti si ricordano la faccia ma nessuno il nome. Attori che sono anche sottopagati e obbligati dalla Rai a interpretare ruoli denigranti e lesivi della propria immagine in cambio di uno stipendio minimo sindacale, tra le principali vittime di questo abuso ricordiamo Maurizio Aiello, Enzo Decaro o Irene Ferri. Il ruolo di protagonista per queste fiction è equamente diviso tra Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino, i quali guadagnano 2,5 volte la dichiarazione dei redditi di Claudio Santamaria di tutta la vita.

Fiction drammatiche