Utente:Blueyes2002/Sandbox

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Lavori in corso

Carissimo,

ho avuto modo di riflettere sul fatto che l'odio tra le nostre ideologie è il frutto di un grossolano equivoco, che è mio desiderio appianare. Se vi piace mangiare i bambini, non ritengo questo fatto di gravità tale da intralciare le buone relazioni tra i nostri due grandi paesi. Io stesso talvolta, ne mangio qualcuno! Che problema c'è? Con l'occasione ti domando se ti andrebbe di firmare un patto di amicizia tra i nostri paesi, perché avrei una mezza idea di invadere la Polonia. Ovviamente una fetta della torta la lascerei a te, caro amico! Siamo d'accordo? Adolf Hitler



Gentile Cancelliere, ho ricevuto il telegramma e sono d'accordo! Le nostre due grandi Nazioni devono marciare fianco a fianco, in pace e letizia. Nemmeno io ho nulla da obbiettare se a voi tedeschi aggrada l'hobby di sterminare gli ebrei. Figurati, stanno sul cazzo anche a me! Passa pure a trovarmi quando ne hai voglia, sarò ben felice di discutere insieme le clausole del patto. Ovviamente, caro amico, non mi accontenterò di meno del 60% dei territori conquistati. Inoltre, dell'invasione te ne occuperai tu solo, tanto voi tedeschi siete abituati a passare per un popolo dalla sensibilità non troppo pronunciata. Io poi mi prenderò con calma la parte del bottino che mi spetta. Il tuo affezionatissimo Josef Stalin


Carissimo, anche se le tue richieste mi paiono lievemente eccessive, in nome della nostra amicizia le accetto senza riserve. Anzi, ti faccio omaggio anche dei progetti per la costruzione di una corazzata tascabile, così magari ci fai giocare i tuoi bambini al mare.Tuttavia, poiché impegni improrogabili mi trattengono a Berlino (devo far scoppiare una guerra mondiale, scusa se è poco) ed avrei una certa urgenza di iniziare la guerra per il primo di settembre invierei a Mosca con pieni poteri e senza indugi il mio Ministro degli esteri Von Ribbentrop. È un pochino ritardato, ma non è un cattivo ragazzo: indicagli con il dito dove firmare e non ci saranno problemi. Sempre Tuo Adolf Hitler
P.S.Salutami tanto anche tua moglie e le tue care figliole.


Adolfo, che burlone!Scatenare addirittura una guerra mondiale! Per un momento ci ho quasi creduto. Che sagoma che sei! E dire che c'è gente che dice che i tedeschi non hanno il senso dell'umorismo, . Tornando a noi: nemmeno io potrò partecipare all'atto della sottoscrizione del trattato. Ci penserà il mio fido Ministro Molotov. Nemmeno lui è troppo sveglio (tutti i quadri in gamba li ho già mandati in vacanza premio in un posto al fresco): si faranno buona compagnia. Speriamo solo che qualcuno gli indichi dove devono apporre le firme. Ti saluto con affetto. Tuo Josef

P.S.Dai per me una carezza al tuo amabile cane lupo.




Vice sottosegretario Sir No One : Sua Maestà sarebbe dunque lieta se vi voleste unire alla coalizione anglo francese per difendere gli interessi della Polonia, minacciata dalla tirannide nazifascista.
Stalin : Ho capito, ma prima mi piacerebbe capire i termini dell'accordo.
Vice sottosegretario Sir No One : Ma certo: combattere insieme contro i tedeschi per difendere la Polonia.
Stalin : Questo lo avevo capito. Ma come? La Polonia ci nega l'accesso nel suo territorio. Come possiamo allora combattere contro i tedeschi?
Vice sottosegretario Sir No One : Sua Maestà ritiene si tratti di difficoltà facilmente appianabili.
Stalin : Facilmente appianabili? Se lo dice Lei.... ma l'Inghilterra in che modo aiuterà la Polonia nel frattempo?
Vice sottosegretario Sir No One : Sua maestà invierà in Francia un contingente simbolico.
Stalin : Simbolico? Sì, ma quanti uomini?
Vice sottosegretario Sir No One : Sua Maestà ritiene si tratti di difficoltà facilmente appianabili.
Stalin : Ma è scemo o ci fa? Quanti uomini per Dio?
Vice sottosegretario Sir No One : Un paio di buone mezze dozzine di unità, per incominciare.
Stalin : Per incominciare?Ma sono dodici uomini: mi prende per il culo?.
Vice sottosegretario Sir No One : Si, beh....seguito da un secondo contingente di equivalente numero.
Stalin : Equivalente numero? Ma lo sa che io per far fronte ad Hitler dovrei schierarne circa un milione?
Vice sottosegretario Sir No One : Non sono autorizzato a dire le cifre precise. Ma posso anticipare che abbiamo un'arma segreta in serbo.
Stalin : Non è autorizzato,eh? Mi complimento per l'abilità diplomatica del Suo governo. Sentiamo l'arma segreta, a questo punto sono curioso!
Vice sottosegretario Sir No One : Sua Maestà intende convincere il Santo Padre di Roma a pronunciarsi per una condanna senza appello nei confronti del vile attacco nazionalsocialista.
Stalin : Se non la smette mi vien voglia di ficcargli una palla di calzini in bocca. C'è altro?
Vice sottosegretario Sir No One : Sua Maestà si felicita per la sua decisione di unirsi alla causa della lotta al nazifascismo.

Stalin : Bene, mi pare che abbiamo terminato. Si consideri congedato
Vice sottosegretario Sir No One : Che ore sono? Sono andato bene?
Stalin : Le faremo sapere. Fuori dai coglioni, adesso.

Mussolini : Pronto! Sono il Duce d'Italia. Scusi, Adolfo è in casa? Me lo passa?
Hitler (camuffando la voce) : Plego, scusale. Cancelliele andato compla sigalette. No in casa. Io cameliele cinese.
Mussolini : Adolfo, ma sei tu? Ma come cazzo stai parlando?
Hiler (tossisce) : Ciao Benny. No, scusa, stavo....ehm....stavo facendo delle prove....per....la recita di classe. Sono occupatissimo. Ti richiamo io magari più tardi.
Mussolini : Son due giorni che ti cerco! Ma cosa minchia hai fatto? Si può sapere?
Hitler : Ho fatto deportare mille ebrei, e allora? Non è mica un crimine!
Mussolini : Mi riferisco al patto! Non farmi incazzare. Ma come hai potuto?Senza dirmi niente, come al solito!Sono stufo di farti da burattino, di essere lo zimbello d'Europa. Cosa racconto al mio popolo? Da anni gli dico che i rossi sono i nostri nemici e tu ti allei con loro? Ma ti sei rincretinito?
Hitler : Non ti preoccupare, fa tutto parte di un mio piano.Racconta al popolo la solita favoletta.
Mussolini : Ma come faccio? Ogni giorno cambio le carte in tavola. Ma si può sapere che ti sei messo in testa?
Hitler : Ma niente, uffa! Ho solo deciso di scatenare una guerra mondiale e diventare il padrone del mondo. Non si può?
Mussolini : Conquistare il mondo? Ma non ti pare di esagerare? Non sarà che il potere ti ha dato alla testa?
Hiler : Non credo, sono sempre stato una persona modesta. Tu seguimi e vedrai che finirai bene.
Mussolini : Va ben. Ma avvertimi almeno la prossima volta. Intesi? Dai ti lascio. Ciao.
Hitler : Contaci. Ti terrò informato. Ciao.


Noncitazioni e varie

« Non dobbiamo maltrattare questi nostri umili amici. (Epistulae ad Lucillum-XLVII) »
(Lucio Anneo Seneca, mentre flagella uno schiavo reo di avere inavvertitamente rovesciato una coppa di vino.)
« Non fa che scrivere sciocchezze, insopportabilmente sagge, come se dovesse primum scribere, deinde philosophari. »
(Friedrich Nietzsche (La Gaia scienza) esprime il suo apprezzamento per il filosofo latino.)
« A mio padre. »
(L'autore del manuale dedica sbadatamente l'opera alla persona sbagliata)

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Vuole separarsi?Questa è l'immagine mentale che ha di Voi.

Per quattro uomini ammogliati su cinque, arriva prima o poi nella vita il brutto giorno in cui la consorte vi si para davanti mentre sonnecchiate pigramente davanti alla TV e guardandovi con occhi gelidi e sprezzanti dice, con voce stentorea: "Dobbiamo parlare!"

Lo stereotipato seguente dialogo è all'incirca questo:

Lei : Stamattina alzandomi mi sono resa conto che non ti amo più. Mi sei diventato indifferente. Ti trovo fastidioso e inutile, caro.
Lui (cercando di scherzare) : Ma Amore, come inutile? Inutile come lo scopino del cesso?
Lei (serissima) : Sii serio, stellino! Lo scopino del cesso è utilissimo, quando la cacca resta attaccata al water. Tu invece sei inutile come....il rotolo di cartone della carta igienica, quando la carta igienica è terminata. Voglio la separazione!
Lui (stupito e affranto) : Sigh!

In realtà Lei avrebbe voluto dire: inutile come la merda che galleggia placida prima di tirare lo sciacquone. Ma si è trattenuta per non ferirvi troppo. Le donne chiamano questo: "Avere un cuore".

È inutile provare a riconquistare il suo amore: probabilmente (99,9% dei casi) vi tradisce già da anni con il vicino di casa, il collega, il giardiniere, il ragazzo che porta la spesa, la squadra di calcio del paese, il cane, il cavallo, l'elefante del circo vicino, il cetriolo nel frigo, il salame appeso in cantina a stagionare, il pomo d'ottone del letto (bel popò di puttanone vi siete scelti, eh?).

Uno tra questi, di solito l'elefante, animale per natura possessivo e geloso, Le avrà detto, tra un amplesso e l'altro: "Ma cosa te lo tieni a fare, quell'inetto? Chiedi la separazione, no?"

Il che è bastato per convincerla a fare questo passo.

A questo punto, per il marito, che sino al giorno prima era un uomo cornuto ma comunque felice, inizia il calvario della separazione giudiziale.

Le chances di vittoria o almeno di un onorevole pareggio sono pochine: due Giudici su tre sono donne; una volta al mese (alcune anche due, o tre, o quattro) hanno mestruazionile loro cose e non capiscono un cazzo; tifano sempre per le mogli.

Lei, con gli occhi lacrimosi, racconterà la solita storia: che l'avete trascurata, che andavate a giocare a calcetto con gli amici, ad ubriacarvi al bar, che non siete più lo stesso uomo che aveva sposato etc. etc. etc.

L'imparziale susseguente Sentenza reciterà all'incirca così:

separazione con addebito in via esclusiva al marito, con obbligo di versare il mantenimento dovuto per i figli, la moglie e gli amici della moglie, in una somma pari a ventordicimila euro mensili oltre a rivalutazione, tredicesima e quattordicesima. Con condanna al pagamento dell'ulteriore somma di un fantastiliardo di euro per rimborso delle spese processuali e per i danni morali patiti dalla ex coniuge in ex costanza di matrimonio. Così impari, Stronzo! E ringrazia che la pena di morte è stata abolita!

Voi dovrete andare a vivere sotto un ponte, mentre la vostra ex bella, con i vostri soldi, nel frattempo se la spassa nella casa ex coniugale avuta in assegnazione giudizialmente, avendo l'accortezza di non risposarsi con nessuno dei suoi innumerevoli amanti per non perdere il diritto all'assegno di mantenimento.

Non disperate, cari amici: grazie a questo manuale, redatto a cura di un avvocato matrimonialista con esperienza decennale

vi verranno svelati tutti quei piccoli trucchetti, legali e non, necessari a ribilanciare le carte in tavola e farvi affrontare la separazione con ottime chances di vittoria.

Alcuni "consigli" potranno sembrare forse crudeli ed inumani, ma ricordate questo: "È tutta colpa del sistema"; "Moralmente avete ragione voi"; "Bisogna aiutare la fortuna"; "chi dorme non piglia pesci".

Trucchetti procedurali

Testimoni falsi: sono un classico in ogni processo che si rispetti. Preferite gli amici ai parenti, scegliete gente sveglia e istruitela bene. Cercate ad ogni costo di evitare questo:

- Giudice: “Buongiorno: prego, si sieda!”
- Teste: “È vero, ho visto tutto. Si stavano baciando.”
- Giudice: “Ma se non le ho ancora fatto la domanda....lei è un teste falso?”
- Teste: “Io, beh, non proprio....io credevo...”

All'occorrenza è sempre possibile rivolgersi ad una delle tante agenzie specializzate nella fornitura di testimoni falsi (pare che a Reggio Calabria siano la seconda più lucrosa fonte di reddito locale): sono un po'cari, ma si tratta di gente bene addestrata e non rischierete la magra figura di cui sopra.

Documenti falsi: una firma falsificata su di una fittizia lettera d'amore spedita da vostra moglie ad un presunto amante potrà far volgere il processo a vostro favore. Non temete che scoprano la falsificazione: con i tempi della giustizia italiana prima che il falso sia accertato giudizialmente mediante perizia calligrafica farete in tempo a sperare nella prescrizione del reato stesso. I periti calligrafi, inoltre, spesso non sanno che pesci prendere e a meno che il falso sia evidente e clamoroso, si affidano alla sorte (di norma tirando in aria una moneta, alcuni usando i dadi) per stabilire se il documento è autentico oppure no. Evitate il fai da te: pagando il giusto si trovano in commercio ottimi falsificatori di professione, che peraltro sono le stesse persone che fanno anche (nei ritagli di tempo) le perizie per il Tribunale.

Sottrazione della carta di credito: trucco meno usato, più raffinato e di sicura efficacia. Sottraete con l'inganno il bancomat a vostra moglie e utilizzatelo per svuotare dei risparmi il conto corrente cointestato. Abbiate l'accortezza di usare la sua carta di credito anche per comprare vibratori, gadget erotici e una buona dose di droga (eroina e cocaina vanno benissimo). Fatevi rilasciare la relativa fattura intestata a suo nome: lo spacciatore di fiducia magari all'inizio sarà contrariato di dover emettere il documento fiscale, ma spiegategli la situazione e sarà lieto di aiutarvi. Anche lui, poveretto, avrà avuto una moglie. Producete la relativa documentazione in causa: adesso siete voi la vittima, sposato ad una donna avida, ninfomane e drogata. Vostra moglie faticherà alquanto a dimostrare il contrario: tutte le prove sono a vostro favore!

Espedienti vari

Intimidazione

A tutti i mariti piacerebbe strangolare, picchiare, violentare, torturare la propria ex moglie. Ma questo è profondamente sbagliato: in cambio di una gioia effimera che dura lo spazio di pochi minuti (i torturatori professionisti riescono a tirarla avanti senza ledere alcun organo vitale anche per parecchio tempo in più, ma questo è un altro discorso) rischiate una condanna penale e di trascorrere lunghi anni in galera. Non siate sciocchi, non serve a nulla che facciate del male alla vostra ex moglie: fate fare il lavoro sporco a qualcun altro! L'Italia è piena (pure troppo) di baluba che ucciderebbero la madre per qualche euro. Assoldatene un paio, con il preciso incarico di far visita alla vostra ex moglie e intrattenerla per qualche ora. Procuratevi un solido alibi per la data prescelta.

A questo punto, comprate un bel mazzo di rose e andate a farle visita in ospedale. Fatele capire che siete stati voi ad architettare tutto, ma senza tradirvi in maniera troppo esplicita. Qualcosa del genere, detta sorridendo ma con tono affranto, andrà benone:

« Amore, anche se ultimamente le cose tra di noi non andavano bene, sono profondamente dispiaciuto per quanto ti è successo. Io prego Dio perché in futuro non debba nuovamente capitarti qualcosa di brutto. Sei sicura, stellina, di non voler rinunciare volontariamente alla custodia dei figli? »

Rapporto con i figli

Se c'è una cosa che i Giudici non sopportano e trovano riprovevole in massimo grado, è quando un genitore cerca di mettere i figli contro il marito o la moglie, denigrando l'ex coniuge in corso di separazione. Evitate pertanto di seguire l'istinto naturale delle cose e lamentarvi con i vostri bambini di quanto la mamma sia stata con voi una stronza e una bastarda. Usate il cervello: dovete fare tutto il contrario! Prendete l'abitudine di ripetere sempre, ogni volta che se ne presenti l'occasione ed i vostri figli siano presenti: "Sono un coglione", "sono una testa di cazzo, un fallito". Potrete star sicuri che i marmocchi, quando verranno ascoltati dal Giudice, ripeteranno come piccoli pappagallini "Quel coglione di mio padre ieri mi ha comprato un gelato!", "mio papà non capisce un cazzo". Il gioco è fatto: il Giudice guarderà vostra moglie con occhi carichi di severo rimprovero. Guarderà anche voi: assumente un'espressione di sincero e rammaricato stupore. Mi raccomando di atteggiare correttamente il volto: esercitatevi allo specchio, è molto importante.

Il figlio adottato

Se vostra moglie, oltre ad essere un troione da antologia è anche sterile (ve la siete andata a cercare con il lumicino, eh?), sicuramente avrà voluto soddisfare il suo desiderio di maternità adottando un bambino. Voi

, per amore, l'avete accontentata e vi siete ritrovati in casa un disgustoso Mario Balotelli in miniatura, atteso che quando una coppia adotta un figlio non si becca mai un italiano ma immancabilmente un negretto o al limite, nei casi più fortunati, un musetto giallo.

Non tutto il male vien per nuocere: in corso di separazione il piccolo bastardo si rivela, incredibilmente, un alleato prezioso.

Con molta discrezione, prelevatelo e portatelo a fare una bella gita fuori porta, in qualche bosco solitario o meglio ancora in una buia caverna. Giunti sul posto, al riparo da orecchie ed occhi indiscreti, sbarazzatevene. Ogni sistema è buono, purché sia rapido ed indolore: è inumano infliggere alle nostre vittime sofferenze inutili, quando innocenti.

A questo punto recatevi alla più vicina stazione di Polizia e, con gli occhi gonfi e la voce strozzata, denunciate la scomparsa del vostro pargoletto. Accennate anche al fatto, ma senza alcun intento colpevolizzatore, che l'ultima volta che lo avete visto era in compagnia di vostra moglie. Un paio di testimoni falsi (niente testimoni fai da te: reclutateli in agenzia, questi: è sciocco rischiare figure di merda per risparmiare due spiccioli, qui si parla di omicidio). confermeranno la vostra versione.

Saranno più dolci le lunghe serate d'inverno davanti al caminetto sorseggiando un cognac, quando il pensiero corre a vostra moglie che batte i denti in uan cella umida e fredda, accusata e condannata per un delitto che non ha commesso!

A mali estremi, estremi rimedi: l'omicidio

La scelta di uccidere vostra moglie durante la separazione giudiziale non deve essere presa alla leggera, poiché si sta pur sempre discutendo di spegnere una vita. Ovviamente, qualora l'abbiate sposata per i suoi soldi, il discorso cambia: avete fatto un investimento di lungo termine congiungendovi carnalmente con un roito (se era bella e ricca non sposava voi, vi pare?) per avere la sicurezza di un futuro sicuro. Adesso Lei, chiedendo la separazione, rischia di mandare tutto il vostro progetto a monte: non ci sono ragioni morali che tengano, il ricorso all'omicidio può e deve ritenersi giustificato in questi casi.

Qualche consiglio: evitate quei sistemi che possano attirare l'attenzione degli investigatori. Niente armi da fuoco, coltelli, percosse, veleni ed altre amenità simili: un banale "incidente" è in questi casi la soluzione migliore.

Si può assumere un sicario perché la investa con la macchina, ma spesso è meglio operare in proprio:i killer professionisti costano un occhio della testa. Lo dico subito: non fate la cazzata di buttare l'asciugacapelli nella vasca mentre fa il bagno per folgorarla: scatta il salva vita e rimedierete solo una brutta figura (è successo ad mio cliente: sta finendo di scontare otto anni di prigione per tentato omicidio). Io consiglio sempre di buttarla giù dalle scale: basta una spintarella e nessuno saprà mai nulla (l'87% degli incidenti domestici mortali nascondono in realtà altrettanti casi di omicidio coniugale). Qualora la caduta non fosse stata sufficiente ad ucciderla, procedete in questo modo: afferratela delicatamente per i capelli e con un colpo deciso fatele sbattere il cervelletto contro lo spigolo del gradino. Non prendeteci gusto: basta un colpo solo, non trentacinque (altrimenti poi il medico legale si insospettisce per le fratture craniche multiple). All'opposto, non esitate nell'applicare la forza necessaria ad infliggere il colpo fatale. Non abbiate paura di farle male: ricordatevi che volete ucciderla! Prima di procedere, in caso di tentennamenti dell'ultimo secondo (siamo esseri umani anche noi uomini) fate un bel respiro e ripensate mentalmente a tutte le volte che vi ha detto: "Caro, ti spiacerebbe alzare quella stramaledetta tavoletta quando devi pisciare?". Vi aiuterà senz'altro.

Il Manuale è finito: felice separazione giudiziale a tutti!