Sciacquone

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« Defecatio matutina bona tam quam medicina. »
(Utente soddisfatto dopo aver tirato l'acqua)

Lo sciacquone è un utensile adibito alla disinfestazione, tramite abbondante flusso di liquido, dei residui organici che vengono ad accumularsi con il tempo all'interno della cavità principale del water closed (termine che sta a indicare, contrariamente a quanto si crede negli ambienti poco raffinati, non l'intero ambiente adibito alla purificazione corporea, alle abluzioni e più in generale alla riflessione teologica volgarmente noto come cesso, bensì l'elemento più nobile e caratteristico di questo epicureo complesso).

Storia

Nell'antica Babilonia, il problema di dover rimuovere in qualche modo gli ahimè antiestetici affreschi che da secoli adornavano le pareti del sanitario situato nel privè del Faraone, fino ad allora mantenuto in condizioni di efficienza solo grazie a un rudimentale sistema di rimozione delle feci (a mano, essenzialmente), spinsero il celeberrimo ingegnere greco Archimede a realizzare un complesso sistema idraulico costituito da un catino riempito d'acqua che poteva, a comando, essere svuotato all'interno del fetido contenitore. Fu questo il primo sciacquone della storia (attualmente esposto presso la International Gallery di Mungivacche). Nonostante il successo di tale ingegnoso apparato, lo zar Federico II impose nel 1233 l'uso di un più collaudato meccanismo di desciacquo basato su un getto liquido a pressione di sua personale realizzazione. Il progetto venne successivamente rivisto e migliorato da Giulio Cesare durante la campagna di Russia, osservando che i legionari, invece di usare le romanae latrinae come imposto dalla normativa ISO 9002, tendevano a sbattersene le palle andandosene a scagazzare sul campo di battaglia. Fu così che incentivò l'uso del bagno (peraltro già noto alle popolazioni barbare) fornendo le ritirate di copiose quantità di carta igienica in grado di fornire sollievo ai fastidiosi pruriti che affliggevano i delicati deretani dei soldati; purtroppo, si dimenticò di equipaggiare le vespasiane del seppur essenziale apparato di ripulitura. Per questo motivo, poco tempo dopo l'imperatore Franklin Delano Roosevelt, alquanto infastidito dalla abnorme quantità di escrementi che stagnava ovunque fuorché nelle fogne urbane (appositamente concepite per ospitare i residui della defecatio, ma fino ad allora inutilizzate), ripristinò l'antico modello ideato da Pitagora, che è la versione tuttora utilizzata.


Tipologie

Elenchiamo qui di seguito le varie tipologie di sciacquone finora note.

Modello a catenella

È il più semplice e antico sistema di desciacquo. Il difetto principale risiede nelle frequenti inceppature. Studi approfonditi hanno dimostrato che eventi del genere tendono a manifestarsi soprattutto a seguito di abbondanti defecazioni e in presenza di una cospicua fila di attesa; è stato altresì provato che se si indica con m la quantità di materiale organico prodotto (in Kg.), con c la quantità di carta igienica utilizzata (in Km.) e con n il numero di utenti in coda, la probabilità di malfunzionamento del dispositivo è data da

dove u è la massa atomica del polonio. Si osservi che, dalla ben nota relazione , che esprime la quantità di frammenti non rimossi dalla cavità anale in funzione dei parametri di processo, si può facilmente dedurre il seguente

  • Teorema: su k persone che hanno intasato il water, pk hanno sicuramente il culo sudicio.
Un cattivo uso dello sciacquone! Lo scarico potrebbe intasarsi

Modello a pulsante

È il più usato e affidabile. Ha soppiantato ben presto il modello a catenella, e per un certo periodo ha monopolizzato il mercato degli strumenti di desciacquo. Sebbene non ve ne fosse alcun motivo, sono comunque comparse recentemente altre tipologie di sciacquone.

Modello a sensore ottico

Utilizza la raffinatissima tecnologia del laser a semiconduttore per attivare il processo di ripulitura. È stato concepito per soddisfare le richieste di quei gestori di attività commerciali (prevalentemente autogrill) che si lamentavano delle solite teste di cazzo che, dopo aver fatto uso della ritirata, si dimenticavano di tirare l'acqua, provocando a buon motivo il disappunto della clientela.

Modello ad antimateria

Attualmente a livello di prototipo, sfrutta le odierne conoscenze scientifiche per convertire il disgustoso liquame generato dai meccanismi di evacuazione corporea in utile energia. Questo modello presenta dei vantaggi

  • ripulitura globale, ossia estesa non solo alla superficie del water closed ma anche al resto dell'ambiente (soprattutto al pavimento).
  • costituisce un'interessante alternativa pulita alle centrali a carbone, a quelle cricetoelettriche e all'inutile quanto dannoso sfruttamento dell'energia solare. Si calcola che la purificazione di una latrina utilizzata da Giuliano Ferrara mediante desciacquo ad antimateria possa produrre energia sufficiente a soddisfare le richieste dell'intero continente Nord Americano per un periodo di tempo stimato intorno ai 1022 lustri.

e alcuni lievi, se non addirittura insignificanti, svantaggi

  • un'eventuale fuga di antimateria potrebbe provocare la disintegrazione istantanea della Via Lattea. I ricercatori stanno tentando di ovviare a questo seppur irrilevante problema rinforzando la tenuta della camera di reazione attraverso abbondante uso di scotch e colla vinilica, nonostante la chiusura della cartoleria adiacente al centro di ricerca abbia ostacolato notevolmente la sperimentazione.

Arte e filosofia

Lo sciacquone ha da sempre affascinato la fervida immaginazione dell'uomo. Si racconta che Odisseo si fosse fatto legare al pennone di una nave per poter ascoltare la soave sinfonia prodotta da questo strumento e nel contempo non cadere preda del potente incantesimo che spingeva chiunque la ascoltasse a gettarsi nella tazza. Celebri i versi

« ...e con cotanto disio di potersi alfin gettare tra li merdosi flutti... »

La sua incantevole e celestiale sonorità ha avuto un'importanza fondamentale nella nascita dei più raffinati ed evoluti generi musicali. Ma è soprattutto nel campo della filosofia che questo maraviglioso artefatto ha avuto la sua completa e, a nostro avviso pienamente meritata, coronazione. A tal proposito, è d'uopo citare le riflessioni del Sommo Vate che descrivono brillantemente il profondo valore gnoseologico insito nella natura stessa della paradisiaca melodia

« ... come si può escludere il rigurgito dello scarico da tutte le nostre speculazioni? esso è parte inscindibile della meditazione, è l'atto finale di un tormentato processo attraverso il quale l'uomo tenta di liberarsi, anche a prezzo di erculei sforzi, dall'oppressione delle immanenze terrene e che sancisce il trionfo della ragione sulla natura, come parte integrante della evacuatio nella quale si materializza l'essenza medesima del pensiero... »

Filologia

Molti filologi dibattono sull'origine del termine "desciacquo". Secondo alcuni deriverebbe dal latino descere (insegnare, istruire), con evidente riferimento all'aspetto epistemologico sopra evidenziato, mentre secondo altri la radice della parola sarebbe più semplicemente sciò (vattene, levati dai coglioni). La tesi più accreditata tuttavia è che questo vocabolo sia stato appositamente partorito da chi ha scritto questo articolo.

Voci correlate