Teoremi degli autobus

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L’autobus può essere considerato l’unico mezzo che permettere a un ragazzo senza patentino ( o ai coglioni che il patentino ce l’hanno ma non hanno qualcosa su cui montarci) di evadere dal paesino in cui la cosa più eccitante è laMessa della Domenica per andare nella città più grande a divertirsi come un truzzo nei posti più fighi. Ma come è ovvio questo mezzo di salvataggio in uso anche durante la Seconda Guerra Mondiale non adempiscono sempre con successo al ruolo per il quale in teoria sono stati inventati, ovvero trasportare la gente da un posto all’altro investendo i bimbiminkia, ma svolgono con pieno successo il loro compito originale: far porconare in tutte le lingue conosciute e non (comprese le supercazzole e l‘aramaico antico) i poveri sfigati che vivono grazie alle tratte di quel mezzo. Perciò mi sento grazie alla mia esperienza da coglione (il perché vedi sopra) di informare il mondo di Nonciclopedia (se siete truzzi, emo, bimbiminkia o amanti del Latino potete trovare informazioni più accurate su questo mezzo alla voce suicidio e fare alla lettera le istruzioni scritte) sui pericoli che si possono correre nel prendere l’autobus e quindi impedire al truzzo di non andare in discoteca (anche se l’autobus lo devono prendere in faccia e non salirci dentro) e al sedicenne metallaro di bere il suo consueto ettolitro di birra, bevanda riconosciuta patrimonio dell’umanità al pari della stecca di John Holmes e agli occhi di Elisabetta Canalis.