Teleradiospettatore che interviene nella trasmissione

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« vorrei salutare la mia fidanzata, mia madre, mia zia Ninetta, don Luigi, il mio amico del cuore Arrigo, i colleghi del lavoro, i compagni del calcetto, gli amici del Canile, mio nonno in carriola, il capotreno Ugo Pastrocchio, la fruttivendola all'angolo, il mio capoufficio e la donna delle pulizie, non quella che viene sempre ma quella che viene il mercoledì, viva il Duce. »
(Teleradiospettatore tipico, verso la fine del suo intervento.)

Il teleradiospettatore che interviene nella trasmissione è un soggetto munito di apposito apparato comunicativo elettromagnetico, dotato di autorizzazione SIAE, in grado di irrompere in una trasmissione radio-televisiva attraverso l'utilizzo del complesso fisioneurobiologico pneuma-tracheo-laringeo. L'intervento è usualmente richiesto per rispondere a quiz oppure per esprimere la propria opinione o per denunciare il vicino di casa, noto sodomizzatore di babbuini crestati.

Il teleradiospettatore ha la funzione di:

  1. dimostrare agli altri teleradiospettatori di quanto sia democratica la trasmissione, che permette il libero accesso alla gente comune e ai ritardati mentali.
  2. dimostrare come i teleradiospettatori siano forniti di idee atroci, sia nel caso di risposte ad un quiz come nel caso di espressione delle proprie idee balzane.
  3. permettere qualche minuto di riposo al cast della trasmissione.
  4. assicurare il quarto d'ora di celebrità a tutti, secondo quanto stabilito dal Decreto Leg. n. 483/2013 sugli Spettacoli e la tutela dei bovini in Italia.
  5. dimostrare che la società moderna produce una quantità industriale di cerebrolesi, inspiegabilmente capaci tuttavia, di articolare fonemi apparentemente seppur debolmente correlati fra di loro.

Intervento in trasmissioni culturali

Il teleradiospettatore delle trasmissioni culturali è un povero idiota che vorrebbe vedere un film sexy e capita per sbaglio in un canale dove si sta sviluppando un serrato confronto sull'uso politico della Divina Commedia da parte delle sette eretiche tre-quattrocentesche. Sperando che dopo inizi un film sexy, il teleradiospettatore inizia a smaneggiarsi il randellone, mentre Sgarbi e Philippe Daverio sbraitano fra di loro al cospetto di Umberto Eco e Gianni Rodotà. Nel momento in cui compare un numero telefonico, detto teleradiospettatore chiama, sperando in una hot-chat-line.

Nel momento in cui sente la voce di Rodotà eiacula prepotentemente sul teleschermo.

Intervento in trasmissioni nazional-popolari con tanto di quiz

Il teleradiospettatore delle trasmissioni nazional-popolari con tanto di quiz, si piazza davanti al video alle 6 del mattino, anche se la trasmissione inizia alle sei del pomeriggio ed inizia a chiamare il numero per il quiz, cercando di occupare il più possibile la linea fino alle 6 del pomeriggio. Nel caso in cui riesca davvero a chiamare e a rispondere al quiz (99 per cento delle volte), il teleradiospettatore si sperticherà nei più vari e diversi complimenti nei confronti dei presentatori, offrendosi anche come "leccaculo particolare senza portafoglio" di Amadeus o di Gianni Ippoliti.

Alla domanda tipo del quiz, cioè: "mi dica la somma di due più due", il teleradiospettatore inizierà a sudare tanto che alcune gocce schizzeranno sulla giacca di Paolo Fox, che da tale evento presagirà, per i nati sotto il segno del sagittario, un evento particolarmente funesto.

Nel momento dei saluti finali, il teleradiospettatore delle trasmissioni nazionali-popolari tenterà di salutare il numero maggiore di persone possibili. Questo perchè una diffusa leggenda metropolitana ha diffuso la diceria che chi riuscirà a salutare 30 persone sarà incoronato re della Svizzera.

Intervento in trasmissioni politiche

Il teleradiospettatore che interviene nelle trasmissioni politiche di solito non è in grado di comprendere di cosa si sta discutendo. Il suo intervento è semplicemente una sincopata aggressione contro tutto e contro tutti, costellata di luoghi comuni, tormentoni e citazioni sbagliate di vip. Ecco una registrazione tipica di un intervento in trasmissioni politiche:

« basta, è ora di finirla con questi spettacolo osceno. Io mi sono fatto il culo e cosa ottengo? Bisogna sparargli nei coglioni, oppure dare la pistola a tutti e iniziamo ad ammazzarci per strada che così almeno ci divertiamo. Se incontro Beppe Fuffo gliene dico due e gli do un pizzicotto fortissimo. E poi avete visto che in Australia gli squali aggrediscono i surfisti. La natura si sta ribellando, mentre Roberto Renzi con la sua casetta a Montecarlo se ne impippa di tutto e di tutti, e avete visto il nuovo presidente della Sampdoria e l'Inter ora che l'ha comprato un riccone nigeriano. E poi tutti sti drogati pe strada e sti rumeni drogati e ste bagasce rumene drogate e sti politici bagascioni rumeni drogati. E vogliamo parlare del buco dell'ozono? Lo sapete che se passiamo tutti dal buco dell'ozono diventiamo tutti come Giuseppe Ferrara? »

Di solito dopo questi interventi lo share aumenta di molti punti ed è per questo motivo che spesso le trasmissioni politiche sono composte esclusivamente di interventi degli spettatori, limitandosi i presentatori ad aizzare i telespettatori contro gli ospiti e viceversa.

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