Storia dell'Inghilterra: differenze tra le versioni

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Estintisi gli abitanti originali per infertilità del suolo – la sola cosa che nasceva erano piante di luppolo – l’Inghilterra viene occupata da mute di Celti e cani sciolti che per prima cosa si mettono a cacciare volpi e per seconda ad accoppiarsi tra loro, assumendo ben presto il caratteristico aspetto inglese da [[bulldog]]. È la prima invasione dell'isola.
Estintisi gli abitanti originali per infertilità del suolo – la sola cosa che nasceva erano piante di luppolo – l’Inghilterra viene occupata da mute di Celti e cani sciolti che per prima cosa si mettono a cacciare volpi e per seconda ad accoppiarsi tra loro, assumendo ben presto il caratteristico aspetto inglese da [[bulldog]]. È la prima invasione dell'isola.


Questa storia durerà per almeno cinquecento anni, finché con le barche non arriva un [[omosessuale]] di carnagione olivastra che incomincia a prendere a mazzate qualunque cosa gli capiti a tiro e ad esigere il pagamento della tassa di circolazione: [[Giulio Cesare]].
Questa storia durerà per almeno cinquecento anni, finché con le barche non arriva un [[omosessuale]] di carnagione olivastra che incomincia a prendere a mazzate qualunque cosa gli capiti a tiro e ad esigere il pagamento della tassa di circolazione: [[Giulio Cesare]]. È la seconda invasione dell'isola.

==La conquista romana (versione inglese)==

I Romani vengono cacciati dai celti e non ritorneranno più se non cent'anni dopo, richiamati solo per fargli costruire le strade.

==La conquista romana (versione reale)==

I Romani, impegnati in alcune risse a casa loro, se ne vanno per un po', ma continuano a riscuotere tributi tramite corrieri di fiducia. Dopo l’operazione farsa di [[Caligola]], che davanti alle scogliere di Dover mostra tutta la potenza di [[Roma]] lanciando degli abbacchi incendiari sulla costa, più o meno nel 44 d.C. arriva a liberarli [[Claudio]], che con i suoi elefanti da sbarco calpesta catapecchie di fango e stalle e devasta le piantagioni di luppolo, che i celti, non conoscendo la birra, mangiavano come insalata. I celti gliene sono riconoscenti e accettano di farsi chiamare d’ora in poi Britanni e di ubbidire a qualsiasi cazzata gli venga d’ora in poi ordinata di fare, purché li faccia uscire dai porcili.

In un paio di giorni viene conquistato tutto il sud dell’isola, compresi Stonehenge, Canterbury e [[Gela]], e massacrati senza pietà tutti i picciotti e capicosca recalcitranti. Sotto [[Nerone]] l’Inghilterra è ridotta alla latrina intasata di un [[pub]], mentre si fanno a pezzi gli ultimi cornovaglieschi sotto le note di lira dell’imperatore, filodiffuse con un passaparola direttamente da Roma.


[[Categoria:Gran Bretagna]]
[[Categoria:Gran Bretagna]]

Versione delle 21:17, 9 mag 2011

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La Storia dell'Inghilterra è un insieme di invenzioni per giustificare la superiorità anglosassone sul resto del mondo. Per smentire tali fandonie se ne traccerà qui la vera cronologia.

Origini (versione inglese)

L'Inghilterra ha origine nel 3012 avanti Cristo per volere dei Grandi Savi Antichi che comunicavano con Dio tramite complessi cerchi nel grano ed elaborati circoli di pietre sacre.

Origini (versione vera)

L’Inghilterra ha inizio nel 2012 avanti Cristo, quando finisce il terzo ciclo mestruale della Terra e per festeggiare alcuni scimmioni alti sei metri e mezzo conficcano nell’erba le loro bambole di pietra e ricominciano a chiavarsi la terra. Nasce in questo modo Stonehenge.

I Celti (versione inglese)

Verso il VI secolo a.C. gli antichi saggi druidi trasportano sull'isola migliaia di schiavi europei per adibirli alla raccolta dell'uva: i Celti. Così un giorno gli anziani decidono di mandare a chiamare un uomo del ventre molle dell'Europa per mostrargli quanto la cultura dell'isola sia molto più evoluta della sua.

I Celti (versione vera)

Estintisi gli abitanti originali per infertilità del suolo – la sola cosa che nasceva erano piante di luppolo – l’Inghilterra viene occupata da mute di Celti e cani sciolti che per prima cosa si mettono a cacciare volpi e per seconda ad accoppiarsi tra loro, assumendo ben presto il caratteristico aspetto inglese da bulldog. È la prima invasione dell'isola.

Questa storia durerà per almeno cinquecento anni, finché con le barche non arriva un omosessuale di carnagione olivastra che incomincia a prendere a mazzate qualunque cosa gli capiti a tiro e ad esigere il pagamento della tassa di circolazione: Giulio Cesare. È la seconda invasione dell'isola.

La conquista romana (versione inglese)

I Romani vengono cacciati dai celti e non ritorneranno più se non cent'anni dopo, richiamati solo per fargli costruire le strade.

La conquista romana (versione reale)

I Romani, impegnati in alcune risse a casa loro, se ne vanno per un po', ma continuano a riscuotere tributi tramite corrieri di fiducia. Dopo l’operazione farsa di Caligola, che davanti alle scogliere di Dover mostra tutta la potenza di Roma lanciando degli abbacchi incendiari sulla costa, più o meno nel 44 d.C. arriva a liberarli Claudio, che con i suoi elefanti da sbarco calpesta catapecchie di fango e stalle e devasta le piantagioni di luppolo, che i celti, non conoscendo la birra, mangiavano come insalata. I celti gliene sono riconoscenti e accettano di farsi chiamare d’ora in poi Britanni e di ubbidire a qualsiasi cazzata gli venga d’ora in poi ordinata di fare, purché li faccia uscire dai porcili.

In un paio di giorni viene conquistato tutto il sud dell’isola, compresi Stonehenge, Canterbury e Gela, e massacrati senza pietà tutti i picciotti e capicosca recalcitranti. Sotto Nerone l’Inghilterra è ridotta alla latrina intasata di un pub, mentre si fanno a pezzi gli ultimi cornovaglieschi sotto le note di lira dell’imperatore, filodiffuse con un passaparola direttamente da Roma.