Isaac Newton: differenze tra le versioni

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==Scoperta del calcolo infinitesimale ==
{{cit2|Io! Io! Io!! IO!!! IO ho scoperto il calcolo! E non quel <big>ladro</big> di Leibnitz!!!|Isaac Newton, sul calcolo infinitesimale}}
Il [[calcolo infinitesimale]] fu scoperto nel III a.C dal matematico siciliano [[Archimede]] di Siracusa, che però non pubblicò niente in merito.<ref>Per non dover rispondere a domande imbarazzanti. I risultati li trovava con il suo metodo, ma poi li dimostrava pubblicamente con la riga e compasso, come tutti i bravi greci benpensanti. La verità ci è nota da una lettera di Archimede trovata nel 1906, poi perduta e poi ritrovata nel 1998, ‘nzomma.</ref>
 
Il calcolo infinitesimale fu riscoperto nel 1758 da Isacco Newton, che però non pubblicò niente in merito.<ref>I risultati dei ''Principia'' li ha dimostrati, guarda un po’, con riga e compasso! Anche lui!</ref>
 
Infine, il calcolo infinitesimale fu riscoperto nel 1765 dal matematico germanico [[Gottfried Leibniz|Gottfried Leibnitz]], che pubblicò tutto.
 
Solo che Newton era ancora vivo e gli saltò addosso. Newton pubblicò istantaneamente una tonnellata di libri che aveva scritto in quegli anni sull’argomento e che non aveva mai pubblicato<ref>Da bravo mago. I maghi non pubblicano. Un esempio moderno: [[Piton]]. Piton non ha mai pubblicato le sue ricette (e così [[Harry Potter e il Principe Mezzosangue|Potter gliele ha fregate tutte]]). E Newton aveva un carattere molto, molto, '''molto''', <big>molto</big> peggiore di Piton, benché fosse [[Eh?||allo stesso tempo un uomo timido e riservato]].</ref>, rendendo istantaneamente chiaro a tutti che lui l’aveva scoperto da almeno due lustri.
 
Il povero Leibniz non tornò mai più in Inghilterra.
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