Salvatore Settis: differenze tra le versioni

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OCCHIU VIVU E MANU O CUTIEDDU!!!
L'essenza vitale di questo utente è altamente terrona. Quindi, se sei un leghista o un fan dell'allegro folletto verde (o del food blogger che ne fa le veci) blinda pure la porta di casa tua: i nostri amici stanno già arrivando...

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Salvatore Settis (Arabia Saudita, 1941 a.C) è il direttore della Scuola Anormale di Pizza.

Infanzia e adolescenza

Nato a Rosarno, ridente cittadina popolata da etnie afro-bengalesi, trascorse una infanzia serena e proficua tra i truzzi rriggitani.

Un giorno però, dopo aver visto un film di indiana jones e aver bevuto dieci litri di grappa al peperoncino, finì in coma ed ebbe l'incontro con la mummia del papiro di Artemidoro. Al suo risveglio decise che sarebbe divenuto un archeologo. Intanto però era scoppiata la seconda guerra mondiale, e mentre tutto il resto dei calabresi era impegnato a darsele di santa ragione con tromboni, sassi e lance tribali, il Nostro si dedicava allo studio del greco e del latino nonchè alla distruzione, tramite la sua pala-giocattolo, di intere piantagioni di peperoncino col solo scopo di riportare alla luce inestimabili reperti: lattine del triassico, carcasse di talpa, scarponi da montagna. Visti gli ottimi risultati ottenuti a scuola, nonchè la quantità industriale di cianfrusaglie riesumante, il giovane Salvatore vinse un buono di sola andata per l'ingresso all'Anormale di Pizza.

Il papiro di Artemidoro e l'odio viscerale per i baresi

Mentre studiava all'Anormale e faceva un'esercitazione pratica di archeologia, il Nostro si ritrovò per caso a scavare nello stesso lotto di un compagno di corso barese, tale Luciano, soprannominato Luciano Canfora per via del suo potere antizanzara. Le buche che i due stavano scavando arrivarono a convergere, ed entrambi si ritrovarono dinnanzi a ciascuna estremità dello stesso reperto: un enorme rotolo di carta igienica con su scritto Rotoloni Regi... ehm, Papiro di Artemidoro. Salvatore Settis (all'epoca noto come "totò settete") e Luciano Canfora contesero a lungo la cartaccia in questione, fino a strapparla in due, cosicchè una metà finì in mano all'uno e l'altra in mano all'altro. Perciò tra i due scoppiò questo dialogo:

  • Luciano Canfora: Totò Settete!!! Alla fine è in mano a me! Oh no, un momento... è strappato a metà!
  • Salvatore Settis: Focu meu! Anche il mio è strappato a metà!
  • Luciano Canfora: Non importa. Tanto si vede lontano un miglio che è un falso.
  • Salvatore Settis: Eh, no invece è verissimo, i morti di Eva, tu sei invidioso perchè in realtà io l'ho trovato per primo!
  • Luciano Canfora: Zitto terrone, questo papiro è finto come le tette di tua sorella!
  • Salvatore Settis: Mettiti un fico d'india nel culo! non si parla così a un calabrese!
  • Luciano Canfora: Ah, voi calabresi sapete parlare? Credevo ansimaste!
  • Salvatore Settis: FURMULACCHIU, CUSTU PAPIRU ESTI VIRU E SI VIRI!
  • Luciano Canfora: Interessante. Ma che ne dici di "Ce 'nge namascì sciamaninn', ce non 'nge namascì non ge ne sim' scenn'!"????

Nel vano sforzo di capire quest'ultima frase pronunciata dal compagno Canfora, il povero Settis fu colpito da una necrosi meningococcica. Così Luciano Canfora, vittorioso, potè tornare a Bari con in mano tutt'e due le metà del papiro di Artemidoro.

Pare tuttavia che dopo quest'evento, a seguito di ogni conferenza sul suddetto papiro, il Canfora lamenti la continua presenza di gatti morti e teste di cavallo sulla soglia del proprio studio. Allo stesso modo Settis si lamenta molto spesso di uno stalker, ignoto autore di MMS notturni il cui contenuto è sempre l'oggetto di questo link oppure di quest'altro.

Curiosità

  • Divenne direttore dell'Anormale aseguito dell'anormalità dimostrata nel voler ritenere vero un rotolone regi... ehm un papiro che è palesemente stato disegnato da una fun girl scarabocchiona mentre chiamava l'amica col cellulare nell'anno 2005.
  • D'estate respinge le zanzare travestendosi da raganella zanzarofaga e perciò morendo di caldo all'interno di tale costume. Tutto questo perchè è allergico alla Canfora.
  • Il giorno del suo compleanno ha ricevuto in regalo da uno sconosciuto un' ANFORA a forma di CANE.
  • In privato usa i termini furmulacchiu, focu meu e mancu li cani al posto della punteggiatura.

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