Psichiatria

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Il famoso propugnatore della psichiatria videoludica, il Professor Mario Super.

La psichiatria è la branca specialistica della medicina che si occupa della prevenzione, della cura e della riattivazione dei disturbi mentali affinché essi cronicizzino e permettano così di far ottenere agli specialisti degli ottimi vitalizi. Essa è definita anche come disciplina di sintesi perché si occupa dei disparati ambiti che condizionano l'insorgenza della malattia mentale, dalla visione dei telegiornali di Rete 4 alla permanenza in una spiaggia libera per più di due ore.

La parola psichiatria deriva dal greco: psiché, anima o mente e atrìa, atrio. Quindi la psichiatria si occupa dell’atrio dell’anima. Per studiare le altre stanze si dovranno approfondire gli studi nelle correlate discipline di psichicucinìa, psichisoggiornìa, psichicamerìa, fino alla importantissima psichibagnìa.
In questo articolo ci soffermeremo su alcuni cenni di storia della psichiatria per poi approfondire importanti tematiche e pratiche cliniche a la page.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Psichiatria

Le scuole psichiatriche

Nel corso dei secoli l'uomo ha dovuto fronteggiare la sfida della malattia mentale, a volte considerata un segno divino, a volte ritenuta un modo per ottenere un buon terno al lotto e altre, infine, creduta una notevole rottura di uallera.
Nel corso dei secoli, i metodi per capire, curare e guarire la malattia mentale sono stati innumerevoli. Se ne occupò per primo il solito Ippocrate e il suo fido scherano, Empedocle. Per costoro la pazzia proveniva dalla bile nera che fuorisciva dallo sterno. Per secoli questa grandissima ca***** fu considerata assolutamente veritiera.

Nel Medioevo e ancor di più durante il periodo della Controriforma furono fatti dei grandi passi avanti. I pazzi venivano curati attraverso la bruciatura di tutto il corpo con la terapia chiamata "rogo" o, per i soggetti impressionabili, "purificazione pirica".
A partire dal diciottesimo secolo i sistemi di cura si umanizzarono, tanto che i cosiddetti pazzi furono internati in istituti dove venivano incatenati, fustigati e sottoposti a esperimenti medici, chimici, oppure usati come bersaglio per i cannoni di nuovo tipo adottati dall'esercito del luogo.

Con il trionfo della modernità si capì che i pazzi potevano servire come giustificazione per creare nuove professioni a favore di soggetti indolenti e forse essi stessi pazzi. Nacque così la psichiatria moderna che si avvalse della sacra alleanza con l'industria farmacologica e, per un certo periodo, anche dell'industria per la produzione di apparati elettrici.
Una interessante e recente corrente di pensiero è l'antipsichiatria. L'antipsichiatria teorizza che i pazzi siano sani di menti e i sani di mente pazzi. Grazie a questa teoria legittimatoria, molti pazzi hanno raggiunto l'apice del potere mentre molti sani di mente sono impazziti in povertà ed indigenza. In modo sperimentale è stato osservato che, se uno psichiatra ed un antipsichiatra vengono a contatto, i due si annichiliscono emettendo radiazione elettropsichiatrica. Su questo fenomeno sono ancora in corso studi e approfondimenti.
Una scuola psichiatrica molto formativa è stata la Quinta C dell'Istituto Topo Gigio da me personalmente frequentata. Ivi ho potuto esaminare da vicino casi interessanti di disequilibrio mentale sia fra gli studenti che fra i professori. L'interazione fra questi soggetti comportava la drammatizzazione degli eventi fino ad un parossismo a cui conseguiva il naturale decadimento di ogni funzione intellettuale e di vita intelligente in genere.

I ruoli della professione psichiatrica

Se vivrete una scena analoga, con voi o con qualche vostro parente la psichiatria tradizionale avrà fatto cilecca.

In psichiatria, nonostante gli sforzi compiuti in passato dai comunisti basagliani e da groppuscoli di ebrei negri, esiste tuttora una solida e valida gerarchia professionale ben visibile in ogni ospedale psichiatrico che si rispetti. Ecco i ruoli principali:

Addetto alle pulizie
svuota i sacchetti della spazzatura e presiede ai colloqui terapeutici fra le bucce di banana e le bottiglie di pvc svuotate.
Infermiere
si occupa della somministrazione dei medicinali e fa lo "sbirro". Se somministra quei medicinali anche a sè stesso ottiene un avanzamento di carriera e diventa infermiere drogato.
Infermiere drogato
molto richiesto perché a causa del suo vizietto non può ricattare nessuno e assiste silenziosamente agli inciuci ospedalieri.
Infermiere sbirro
perizioso in qualsiasi evento che succede, prontamente lo riferisce agli psichiatri. Non in grado di capire se il paziente stesse scherzando o parlando seriamente, l'infermiere sbirro prende il ruolo super pagato di 18000 euro mensili solo per fare lo spione, imporre regole, controllare tutto ed alla fine come gli oss e psichiatri si dimenticano che riabilitare o guarire il paziente non lo si fa rompendo i coglioni 24/7 ma lavorando su obbiettivi raggiungibili ed non segreti. Infatti spesso questi obbiettivi sono così privati e protetti dalla legge della privacy che neanche i pazienti vengono a sapere dell'esistenza. Tutto ricade sui farmaci che come l'acqua si trasformano in vino. Però visto che loro hanno studiato e gli altri no! Vaffanculo. Bevetevelo voi l'acqua che vi fa male coi farmaci. Loro si bevono il vino e la grappa.
Psicologo
lo psicologo si occupa della psiche del paziente come un bravo papà o una brava mamma. Consiglia con voce calda e accogliente. Indica, sollecita, conduce per mano il paziente bambinizzato verso il paradiso della normalità. Non essendo laureato in medicina deve subire i frizzi e i lazzi degli psichiatri.
Psichiatra
lo psichiatra prescrive i medicinali e pertanto è adulato da una folta schiera di promotori farmaceutici, che lo blandiscono con le sirene dei convegni organizzati nei paradisi esotici di Ostia lido e Castelvolturno. È riconoscibile perché è quello alto e magrissimo oppure basso e grassissimo. Di solito soffre di un eczema alla pelle ed ha un difetto di pronuncia per cui non sa dire la parola "ornitorinco". Generalmente osservando il ruolo dello psichiatra sotto un punto di vista dei pazienti o della gente comune, lo o le psichiatre...rappresentano la nuova opera di Dio: infatti vengono considerati come diretti discendenti del creatore e si fanno chiamare ai propri domicilio: Gesù. Essi al par suo sono in grado di fare miracoli: ammazzano i vivi (tutti schizofrenici) e resuscita i morti (depressi). Il loro maggiore ostacolo sono rappresentati dagli angeli (sofferenti di bipolarismo) i quali sono sempre incazzati e fusi o troppo fusi ed incazzati perché vorrebbero esserne ancora un pochino di più. Basta che tutti i pazienti si identifichino come vengono chiamati e che facciano come vengano detti, allora tutti in team sono vincitori. Spesso sofferenti di un subconscio nascosto, gli psichiatri spingono il loro ego ad immagine del paziente e nel qual caso il paziente sovversivo:sempre contento ed attivo si trovi intossicato dai farmaci tremante e moribondo. Allora è solo allora lo psichiatra può indossare la corona dall'oro in quanto da sé idiot ha risolto la patologia schizzoniaca ed il paziente, incredulo sull'orlo del coma vegetativo può essere dimesso o finalmente vincere la lotteria di divenire un paziente finché morte non ci separi. Sempre fedelis
Esorcista
l'esorcista è previsto nelle piante organiche dei più grandi plessi ospedalieri e viene utilizzato laddove la medicina tradizionale fallisce.

Il colloquio psichiatrico

Nel colloquio psichiatrico, lo psichiatra dovrà essere attento, benevolo, non giudicante, comprensivo, rispettoso dei problemi del paziente.

Ecco un esempio di un colloquio riuscito:

Paziente: mi piace mangiare la cacca.
Psichiatra: ah, ah, ah. Le piace mangiare la cacca? Ma lei è completamente pazzo.
Paziente: inoltre in televisione parlano sempre di me e mi mandano dei messaggi che devo decifrare.
Psichiatra: ah davvero, ma lei è completamente deficiente. Avanti poi, cos'altro?
Paziente: Non ho più soldi per pagarla.
Psichiatra: Coooosa? Fuori se ne vada, pazzoide e per giunta povero. Lei è un depravato, un essere abietto, un volgare idiota. Adesso chiamo il mio gargoyle personale e la faccio divorare.

Disturbi psichiatrici

Molti e numerosi sono i disturbi psichiatrici, fra i quali annoveriamo, en passant, anche quello di leggere Nonciclopedia. Ne citiamo qui solo alcuni a titolo di esempio.

  • Catalessi: Disturbo che provoca completo immobilismo e assenza di tono muscolare. Sono stati riscontrati anche episodi di catalessi collettiva, come nel caso della Nazionale italiana di calcio durante i campionati Mondiali in Sudafrica.
  • Cleptomania: Compulsione nel far sparire oggetti e valori. Disturbo che ha un'incidenza superiore alla media fra gli appartenenti alla classe politica.
  • Ninfomania: Compulsione nel far sparire oggetti e valori. Dentro di sé.
  • Disturbo bipolare: gli affetti da questo tipo di disturbo cambiano rapidamente di umore o di schieramento politico. Un paziente di questa malattia è Clemente Mastella.
  • Giurismania: malattia mentale che colpisce il 99 per cento dei giudici e che si manifesta con la cocciuta volontà di applicare la legge rifiutando le laute mance offerte loro.
  • Narcisismo: costoro hanno un grande bisogno di essere amati e ammirati. Ogni critica appare loro insopportabile e può scatenare risposte aggressive. Nei riguardi degli altri sono manipolatori e tendono a sfruttarli. Questi soggetti affrontano con particolare angoscia l'invecchiamento. Il nostro amato Presidente del Consiglio si pone agli antipodi rispetto a questa personalità, essendo un soggetto altruista, modesto, che pone in primo piano gli altri piuttosto che sè stesso.
  • Depressione: stato di tristezza più o meno grave che viene provocato di solito dall'ascolto di una qualsiasi intervista, intervento o comizio di un politico del Partito Democratico.
  • Identità multiple: i soggetti affetti da questo disturbo sono molto ricercati dai servizi segreti e dalle agenzie cinematografiche.

Il disturbo mentale ieri e oggi

La malattia mentale fu considerata per lungo tempo un fenomeno da tenere sotto controllo, da relegare in appositi istituti dove fosse studiato, curato ed eventualmente isolato. Purtroppo al giorno d’oggi per colpa dei comunisti e dei ricchioni i manicomi sono stati abbattuti e i pazzi circolano liberamente fra noi. Effettivamente essere pazzi è attualmente considerato una qualità e non un difetto. Chi afferma di essere pazzo viene guardato con simpatia, può ambire a partecipare a qualche talk-show e in caso di reati efferati può sperare di farla franca. Chi invece si reputa “persona normale” viene solitamente schifato come soggetto poco interessante, anonimo, rassegnato ad un destino inutile e grigio.