Cleptomania
Con termine cleptomania si intende il sintomo nevrotico del dover rubare a tutti i costi, anche se non se ne avrebbe il bisogno.
È difficilmente distinguibile dalla politica, che presenta le stesse manifestazioni patologiche. Ad oggi, la discriminante tra queste due piaghe della società, sembra essere la mania compulsiva dei politici[1] di esclamare - anche se colti in flagranza di reato - "È solo una sporca congiura delle toghe rosse che vogliono sovvertire il volere popolare!"
Nessun cleptomane direbbe mai queste parole, quindi la diagnosi comparativa è immediata.
Sintomatologia
Riconoscere un cleptomane non è difficile.
Essi infatti tendono ad entrare nel primo negozio che incontrano e, dopo aver girovagato un po’, si intascano l’oggetto più brutto, inutile e a buon mercato tra quelli esposti (solitamente uno Skifidol da un euro, che eiacula una strana sostanza verdastra e che ha l’amena caratteristica di puzzare come Giuliano Ferrara dopo una maratona).
Da questi presupposti si evince che la vera patologia che affligge questi malati, non è tanto l’istinto irrefrenabile a rubare, quanto piuttosto il cattivo gusto[2].
Da sottolineare anche il fatto che normalmente i cleptomani sono molto maldestri e non prestano alcuna attenzione alle norme di sicurezza per non essere scoperti. Questo comporta che essi siano immancabilmente individuati e bloccati, e che passino in media 356 giorni all'anno in galera; tanto che ormai i più hanno subaffittato le loro case alla mafia russa che le utilizza come bordelli.
-
Massimo oggetto del desiderio di qualsiasi cleptomane. Chi mai potrebbe resistergli?
-
Un vero cleptomane che si rispetti deve farsi beccare. Sempre
-
Un cleptomane in crisi d'astinenza potrebbe arrivare a rubarvi una manciata di terra dall'orto. State molto attenti
Storia
Il fenomeno della cleptomania è antico quanto l’umanità. Il suo evolversi nel tempo è stato magistralmente trattato da Luciano Moggi nel suo enciclopedico saggio Storia completa del furto: dalla mela di Eva al ventinovesimo scudetto della Juventus. Noi però qui ci limiteremo a riportare gli atti di cleptomania più importanti e di maggior rilevanza storica:
- Caino decise di uccidere il fratello cleptomane Abele quando questi gli rubò per la centosessantottesima volta in un mese il suo amato accendino Zippo.
- La celeberrima frase, Alea iacta est – il dado è tratto – è stata esclamata da Giulio Cesare quando, aprendo la scatola del backgammon (gioco con il quale soleva risollevare il morale delle truppe in battaglia), si accorse che quel cleptomane di Pompeo gli aveva ciulato l’indispensabile strumento ludico. In conseguenza di ciò, egli e i suoi uomini si adirarono all’inverosimile e decisero di marciare in armi su Roma al fine di scovare quel bastardo e di farsi restituire il dado, senza il quale non potevano più giocare.
- La torre di Pisa ha assunto la sua caratteristica inclinazione quando, nel 1273, un anonimo cleptomane livornese si fregò due dei mattoni componenti la base della torre stessa[3].
- Adolf Hitler ideò la soluzione finale in conseguenza del fatto che alle elementari aveva come compagno di banco un bambino ebreo cleptomane che gli rubava sempre i tappi delle Bic.
Note
- ^ Dai che è semplice, potresti arrivarci perfino tu. Per assonanza: se i diabetici sono i malati di diabete, politico è chi soffre di politica
- ^ Affezione ben più grave e tuttora incurabile
- ^ È da quel giorno che gli abitanti delle due città hanno iniziato a stimarsi un po’ meno