Pietro Ichino

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Il sorriso del politico

Pietro Ichino, fondatore delle Nuove BR, è un giuslavorista (sinonimo di "schiavo del sesso") di fama mondiale. Esercita il mercoledì, su appuntamento, dalle 10 alle 11.30, in Via del Tutto Eccezionale 8, a Milano. E non tollera che, per questo, sia chiamato "fannullone". La sua clientela è composta, esclusivamente, dai 4500 fannulloni della redazione de "Il sole 24 ore". I suoi vicini ricordano ancora con orrore misto a invidia un suo prolungato coito con Giorgio Lunghini, condito da urla e schiamazzi. Si dice che, da quella prestazione, derivi la svolta ideologica del Lunghini, e la sua incondizionata adesione alle teorie Keynesiane.
Ichino, invece, sembra sia diventato più sclerotico di prima.

Storia

L'infanzia

Pietro Ichino nasce in Transilvania nella notte tra il 12 e il 29 brumaio (che i rumeni ricordano ancora come "La lunga notte") del 1342 Dopo Pranzo. Suo padre, il Conte Vlad, si dice lo abbia disconosciuto dopo essersi accorto che la ferocia del figliolo dava la merda alla sua. Da quel momento, il Conte si è dato alla filantropia spinta, e ora pare sia una delle volontarie un po' in là con gli anni che vi accolgono all'Avis di Lambrate.
Dalla Romania orientale, il piccolo ma già feroce Pietro si trasferisce a Molino Dorino, dove tuttora risiede.

Gli studi

Completa con insuccesso le scuole dell'obbligo. Indeciso tra liceo classico di stampo steineriano e quello scientifico, sceglie l'istituto per l'avviamento professionale, dove non brilla. Mai. Quando qualcuno gli ricorda la sua somiglianza, fisiognomica e di timbro vocale, con Walter Chiari, reagisce scappando via, e gridando "Quella coca non è mia! È stato Mario Riva, a metterla nella mia 24 ore!".
Sembra sia stato folgorato dalla passione per i diritti dei padroni un'estate del 1943, ai "Bagni Mona" di Bibione, dove fece la conoscenza del rampollo della famiglia Krupp, in esilio sulle allegre spiagge del Veneto dopo un curioso incidente nella sua ferriera, che gli costò il titolo di "Consigliere del Fuhrer", poi attribuito al più mite Rudolph Hess.
Da quel giorno, il giovane Pietro non passa pomeriggio senza aver trovato nuovi modi per indebolire le conquiste sociali sui luoghi di lavoro.
Ottiene con fatica e abnegazione una cattedra in Statale. Ha provato anche alla Bocconi e alla LUISS, ma pare che il suo liberismo sia stato bollato come "eccessivo" dai rispettivi rettori.

I sogni

Pietro si trova in difficoltà!

Desidera un nuovo mondo. Anzi, un "mondo nuovo", alla Huxley. Perciò si batte contro tutte le giustizie. Forse non tutti lo sanno, ma quando Reagan parlava di "Impero del Male" non si riferiva all'Unione Sovietica, ma alla residenza dell'Ichino sulla costa di Termoli rasa al suolo, anche se un po' in ritardo, da alcuni caccia USA approfittando del terremoto di San Giuliano di Puglia.

Gli incubi

Una notte su due si sveglia di soprassalto, tormentato dal fantasma di Andrea Costa.

La politica

Eletto, al Senato, nelle liste della P2 alle recenti elezioni, ha incontrato perciò la forte ostilità dei Lion's, che lo hanno radiato dal loro movimento. Nella nuova legislatura si è già fatto notare per alcune proposte di legge:

  • Abolizione della Sanità pubblica, e introduzione di un sistema misto privato-privato.
  • Nuovi, e più ampi, poteri di polizia alla criminalità organizzata.
  • Arresto, con l'aggravante della clandestinità, per le colf italiane.
  • Divieto di circolazione sul suolo italiano per i non vedenti.
  • Abolizione della tassa sui SUV, sostituita da una tassa sulla tratta delle bianche.
  • Innalzamento dell'età pensionabile fino alla morte del/la lavoratore/trice.
  • Divieto della pesca d'altura.
  • Rinfrancare il morale dei soldati con forti iniezioni di nonnismo.
  • Trasformazione della Croce Rossa in squadroni della morte.

Nonostante il ministro Maroni lo abbia tacciato di eccessivo buonismo, molte delle sue proposte hanno trovato orecchie interessate nel Governo.
Berlusconi, per ora, non commenta. È impegnato a ricevere piacere orale da Martufello.

La scomparsa

Pietro Ichino muore, il 24 luglio 2008, alla terza ripresa della sua sfida contro Ivan Drago. Il suo cuore non ha retto ai colpi del sovietico, ma sopratutto all'esibizione di James Brown.

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