Parkour: differenze tra le versioni

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== Che cos’è il parkour ==
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Il parkour (pronuncia Park-errrrrour) è l’arte di fare il figo senza comportarsi da [[truzzo]]. I praticanti di tale disciplina vengono chiamati [[traceur]] e si dilettano a cadere e farsi molto male dopo aver compiuto acrobazie senza senso, facendo così la gioia e la fortuna degli ortopedici e dei [[fisioterapista|fisioterapisti]]. Esistono poi alcuni [[niubbo|niubbi]] che credono che parte integrante della disciplina consista nell’eseguire ripetutamente flips e backflips sui materassi cantando "''La bella la va al fosso'''''' a squarcia gola.
Il parkour (pronuncia Park-errrrrour) è l’arte di fare il figo senza comportarsi da [[truzzo]]. I praticanti di tale disciplina vengono chiamati [[traceur]] e si dilettano a cadere e farsi molto male dopo aver compiuto acrobazie senza senso, facendo così la gioia e la fortuna degli ortopedici e dei [[fisioterapista|fisioterapisti]]. Esistono poi alcuni [[niubbo|niubbi]] che credono che parte integrante della disciplina consista nell’eseguire ripetutamente flips e backflips sui materassi cantando "''La bella la va al fosso'''''' a squarcia gola.
Alcune voci di corridoio affermano anche che la nascita del Parcourz sia dovuta al fatto che alcuni giovini pezzenti Francesi, non avendo i soldi per comprarsi uno Skateboard o gli In-Line Skates, hanno deciso di fare gli stessi tricks andando a piedi per far vedere che sono comunque dei ganzi e che hanno inventato un nuovo sport (per modo di dire) prima degli Americani.
Alcune voci di corridoio affermano anche che la nascita del Parcourz sia dovuta al fatto che alcuni giovini pezzenti Francesi, non avendo i soldi per comprarsi uno Skateboard o gli In-Line Skates, hanno deciso di fare gli stessi tricks andando a piedi per far vedere che sono comunque dei ganzi e che hanno inventato un nuovo sport (per modo di dire) prima degli Americani.

Versione delle 02:52, 25 mar 2008

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Il più grande traceur di tutti i tempi. Adoratelo!
« Corre sui tetti, sputa ai vecchietti »
(Darth Agnan)
« Sto volando! »
(Pier Paolo Pasolini)
« Parkche? »
(Tua madre)
« Basta che usi una scatola.. »
(Solid Snake)
« Park our car at my house. »
(Norb)
« Purtoppo non avevamo più spazio. »
(Sovrintendente ospizio di Parigi)

Il Parkour è l'arte del cadere, nata in Francia e per una volta tanto non comprende atti di evidente omosessualità, quindi si può praticare anche in altre nazioni.

Che cos’è il parkour

Il parkour (pronuncia Park-errrrrour) è l’arte di fare il figo senza comportarsi da truzzo. I praticanti di tale disciplina vengono chiamati traceur e si dilettano a cadere e farsi molto male dopo aver compiuto acrobazie senza senso, facendo così la gioia e la fortuna degli ortopedici e dei fisioterapisti. Esistono poi alcuni niubbi che credono che parte integrante della disciplina consista nell’eseguire ripetutamente flips e backflips sui materassi cantando "La bella la va al fosso' a squarcia gola. Alcune voci di corridoio affermano anche che la nascita del Parcourz sia dovuta al fatto che alcuni giovini pezzenti Francesi, non avendo i soldi per comprarsi uno Skateboard o gli In-Line Skates, hanno deciso di fare gli stessi tricks andando a piedi per far vedere che sono comunque dei ganzi e che hanno inventato un nuovo sport (per modo di dire) prima degli Americani.

La nascita del parkour

File:Yamakasi.JPG
Gli Yamakasi oggi.

All’alba del 2000 molti ventenni disperati (tra i quali ricordiamo un tale Davide Bella) si posero il problema di introdurre un elemento possibilmente non truzzo che possa rappresentare la loro generazione già abbastanza sputtanata a destra e a manca un po’ da tutti. Fu così che venne inventato il parkour, grazie al quale alcuni di loro si sono salvati (pochi), ma continuano ad essere perenni vittime dei vecchietti rompicoglioni che infestano le strade raccontando come si viveva bene a cavallo fra le due grandi guerre (mah...lasciamoli parlare).
I primi praticanti di parkour vennero chiamati Yamakasi (ma non confondere con Yamamay, quella è un’altra cosa), e andavano in giro per le città saltando sui tetti e sputando in testa ai vecchietti. Comunque, nel famoso documentario “Bomb on London”, Sebastien Foucan disse: “Il parkour è sempre esistito, il problema è che non c’è mai stato uno sfigato dotato di un minimo di intelletto capace di attribuirgli un nome.” (Pirla, n.d.r.). Fece poi un paragone con i cavalieri medioevali: “per convertire, per uccidere e per diffondere il credo religioso, quella gente doveva per forza conoscere il parkour!” Inoltre egli aggiunse: "per praticare parkour bisogna essere fluidi come l'acqua, soprattutto quando questa viene fatta girare per effetto dello sciacquone del cesso."

File:Flagger.gif
Silvio Berlusconi mentre pratica parkour.

Cosa si può fare con il parkour

Il parkour include molti movimenti tra i quali scavalcare, scalare muri, camminare sui muri, fare capriole...insomma ogni cosa che fa anche Spiderman, solo che loro non vengono considerati supereroi per questo, ma semplicissimi idioti.
Tecniche autolesioniste:

  • Salto semplice: ottimo per consumarsi le articolazioni o per atterrare di denti.
  • Doppio salto: come quello di Crash Bandicoot, infatti lui è un topo traceur.
  • Salto cieco: saltare a occhi chiusi.
  • Salto senza gambe: salto con gambizzazione.
  • Salto nel vuoto: consiste nel gettarsi giù da un precipizio; solo per i più masochisti.
  • Salto nel vuoto-variante matrix: consiste nel lanciarsi da un grattacielo all'altro, possibilmente roteando su se stessi.
  • Salto della cena: o mangi sta minestra o salti sta finestra...
  • Salto Bondi: consiste nel saltare da un partito politico all'altro con estrema agilità ed eleganza.
  • Salto Mastella: consiste nel salto Bondi sbagliato.
  • SaNto cielo: dicono i vecchietti dopo il passaggio di un Traceur
  • Salto in reparto: consiste nel saltare da un tetto direttamente nel reparto di ortopedia dell'ospedale. Così si risparmiano tempo e denaro...

Traceur famigerati

Collegamenti esterni