Parcheggio: differenze tra le versioni

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{{Cit|La macchina è impazzita ha iniziato a fare un rumore assordante mi ha distratto ho perso il controllo e sono andato a sbattere|[[Gente come te|Sempre un idiota]] al telefono sul sensore di prossimità}}
{{Cit|La macchina è impazzita ha iniziato a fare un rumore assordante mi ha distratto ho perso il controllo e sono andato a sbattere|[[Gente come te|Sempre un idiota]] al telefono sul sensore di prossimità}}


Il '''parcheggio''' è un operazione automobilistica sportiva complicatissima che solo il 50% della popolazione riesce a fare. L'altra meta sta alla guida come un cinghiale sta alla pulizia.
Il '''parcheggio''' è un operazione automobilistica sportiva complicatissima che solo il 50% della popolazione riesce a fare. L'altra metà sta alla guida come un cinghiale sta alla pulizia.


== Storia ==
== Storia ==

Versione delle 15:53, 28 nov 2010

Una Smart ci sarebbe stata in 2 manovre
« Bip... Bip... Bip... Bip.. Bip.. BIPBIPBIPBIIIIIIIIIII - CRASH!!!! »
(Sensore di prossimità su parcheggio di idiota)
« Cos'è questo rumore?!...SBAAAM...merda... »
(Una idiota su sensore di prossimità)
« La macchina è impazzita ha iniziato a fare un rumore assordante mi ha distratto ho perso il controllo e sono andato a sbattere »
(Sempre un idiota al telefono sul sensore di prossimità)

Il parcheggio è un operazione automobilistica sportiva complicatissima che solo il 50% della popolazione riesce a fare. L'altra metà sta alla guida come un cinghiale sta alla pulizia.

Storia

Tracce di parcheggio sono state trovate già presso l'antico Egitto, Gaston Maspero, sosteneva che il naso deturpato della Sfinge nella valle dei Re, sia opera di una manovra errata da parte di un massone di passaggio. Lo stesso Carlo Cattaneo, secoli dopo smentì di essere il proprietario della Yaris dilaniata ai piedi del monumento.

In De Bello Gallico si narra che Gaio Giulio Cesare, per gli amici Gai, impegnato nella battaglia di Alesia,da giorni assedia una città e si ritrova in mezzo a una morsa: gallici dietro e gallici davanti che praticavano la tattica più temuta: la Double Penetration portandoli ben presto allo stremo delle forze. Al contempo tale Cornelia moglie di Gai, ha la ostinata idea di andare a trovare suo marito Gai. Vercingetorige vedendo una donna guidare una biga, intende il gesto come l'arma totale romana. Una sorta di bomba atomica. Cosi per amore dei suoi connazionali, e di Alesia, si consegnò ai nemici.

Parcheggi preferenziali con segnaletica luminosa

Altri segni rilevanti sono stati rinvenuti a Rodi, dove reperti fossili e documentazioni delle guardie minoiche riguardo manovre pericolose, forse antenati del modulo CIP, descrivono l'errore fatale di un muratore leccese sovrappeso di nome Fabbrizzio Scotenna con un carro da carico. Ed è per quello che ai nostri giorni il Colosso non esiste più.

L'arte del parcheggio appoggiato è per pochi eletti. Questo nell'immagine è l'equivalente di Neo nel film Matrix

Originale del periodo medioevale, nel centro della Germania, un arazzo dimostra che i cavalli non venivano custoditi nella stalla, ma parcheggiati. Difatti gli scomparti delle stalle nei castelli erano a spina di pesce e con un "obbrobrius meccanicus" all'esterno: uno scudo per ogni tre ore di parcheggio da infilare in questo antenato del parchimetro non era un problema, ma svegliarsi di notte per infilare la monetina si rivelava scomodo, sia per il sonno interrotto, sia perché i cavalli di notte, non vedendo il padrone, lo riempivano di zoccolate nelle palle.

Ville Lumiere, XVIII secolo. Quadri di autore dimostravano che i cavalli erano sempre disposti ordinatamente. In uno di questi, un agente di polizia degradato a "Officier de police delcaz" (agente della municipale) lascia tra le briglie del cavallo una multa da 28 franchi per superamento del limite di chili di merda che potevano essere emessi dall'equino durante la sosta. Nel mentre, sullo sfondo, due clochard venivano arrotolati di coltellate da due marsigliesi.


Sono comunque imputabili a operazioni di parcheggio errato i seguenti avvenimenti:

Analisi della maledetta pratica della parcheggiatrice caprina femminile (Parcheggiatoris massacrantes ginensis)

Nonostante il veto negativo della NATO, alcune automobili montano dei piccoli kit che di fatto le trasformano in armi di distruzione di massa
In Germania sono allo studio nuovi parcheggi solo per donne, prendendo spunto dalle camere imbottite degli ospedali psichiatrici.

Alcuni studi applicati hanno individuato le cause di tali azioni:

  • Totale assenza di percezione spaziale
  • Tutti e tre gli specchietti puntati sulla propria faccia, per truccarsi
  • Un pollice opponibile che non è proprio opponibile.
  • Scarsa capacità di relazionare "causa" ed "effetto". In pratica non riescono ancora a capire che girando a destra la macchina va a destra.
  • Provate voi a guidare e a soffiare sulle unghie per far asciugare lo smalto contemporaneamente
  • Tacchi a spillo di 15 cm
  • Braccialetti, collane, orecchini e altro che si incastrano ovunque

Passiamo all'analisi pratica:
Il soggetto è una donna chiattona over 40. Analizzando le sequenze si vede:

  • La macchina sobbalza. Questo è il primo segnale rivelatore. Tipo quando l'Etna fa i pinnacoli di fumo. Se vi trovate nella zona scappate. Non provate a prevedere le mosse dell'avversario, tipo "io sono nel marciapiede opposto non mi accadrà niente". La mente della donna incapace (grazie a dio ce n'è qualcuna minimamente capace, se no saremo definitivamente spacciati) alla guida è governata dalla "teoria del caos", potrà accadere di tutto.
Se vi trovate sulla strada di una donna. Bionda. Su un auto di elevata cilindrata. Possa il signore avere pietà di voi
  • La macchina viene riaccesa. In questo documentario è assente purtroppo l'audio. Se fosse disponibile si sentirebbe il rumore del motorino dell'avviamento persistere all'avviamento del motore. Ossia dopo che il motore è accesso, la donna continua ad attivare il motorino dell'avviamento, emettendo il classico rumore di due gatti maschi che litigano.
Un cartello di questo tipo potrebbe mandare in corto circuito il cervello di chiunque, con conseguenze inimmaginabili, a seconda della specie di parcheggiatore.
  • Inserimento della prima e spunto, sterzare a destra e passare attraverso il cancello. Le tre azioni di elevata difficoltà intrinseche, almeno per una donna, si sono sommate agli innumerevoli pensieri che aveva in mente:
  1. Cosa penserà quell'uomo di me? Sono preoccupata;
  2. Lo smalto L'Oreal non si asciuga subito, fffiiiuu ffffiiiuuu, e molto meglio quello della Najoleari,fffiiiuu ffffiiiuuu...;
  3. Devo prendere quel CD con il rumore del mare, ha detto la tv che fa dimagrire
  4. Mi fa male la pancia, vuoi vedere quella foglia di lattuga che ho mangiato dopo i ravioloni di ricotta, lasagne, coscia di vitello, maiale in agrodolce, 1/2 forma di pecorino Podda, mi ha fatto male... basta verdura;
  5. Quella troia della vicina mi ha rotto, sempre con il perizomino di fuori, scollatura vistosa, sembra una cagnaccia;
  6. I fermenti lattici vivi Activia Bifidus fanno andare di corpo regolari quanto le multe che prendo in centro;
  7. to be continued. Si dimostra che i pensieri contemporanei di una Massacrantes ginensis divergono all'infinito.

La coesistenza di tutti questi pensieri, hanno causato un sovraccarico neurale, cortocircuitando il cervello. Ciò ha fatto si che la chiattona buttasse giù il cancello.
Ma attenzione non pensate che ciò sia un caso isolato. Le donne hanno sempre un infinità di pensieri. E magari fossero solo le donne.

Idioti da parcheggio diversi dallo stereotipo femminile

Studi sociali hanno dimostrato che la caratteristica cataclismatica del parcheggio ha un indice di incidenza in diverse situazioni. Nell'analisi pratica si è cercato di maschietti avendo adocchiato lo spazio esatto pindividuare quali sono quelle situazioni in cui un idiota qualsiasi riesce a commettere meno danni e si è scoperto che in alcuni casi possano apportare addirittura benefici sociali.

Abbonato al parcheggio parallelo al senso si marcia (Parcheggiatoris parallelis putrens)

Il parcheggio parallelo al senso di marcia risulta essere il più impegnativo sia fisicamente che mentalmente. Capita a volte di lasciarci la vernice del paraurti, sia anteriore che posteriore. Occorre innanzitutto la valutazione spaziale del parcheggio e quindi valutare se, come si dice gergalmente, "la macchina ci sta". Nella valutazione dello spazio si può effettuare una sottostima o una sovrastima. La sottostima è tipica di questa razza di parcheggiatore e avviene quando l'elemento alla guida vede un buco in cui ci sta una bicicletta di taglio e tenta comunque di infilarsi. Indi: distrugge il paraurti della macchina posta dietro, sfascia la macchina posta davanti, intuisce che forse la sua macchina è un po' troppo lunga. Cosi si sposta, e riprova al successivo, fin quando non trova il parcheggio giusto. La sovrastima invece è molto meno pericolosa ed è di solito evitata da questo parcheggiatore: consiste nel trovare uno spazio sufficientemente ampio da far atterrare un Boeing Jumbo 747. L'elemento in questione non provocherà danni diretti, ma scombussolerà probabilmente i coglioni di tutti quelli che stanno in coda a lui e, nel tentativo di sorpassare, si esporranno a dei frontali spettacolari. Una volta individuato il parcheggio corretto, comunque occorre effettuare la manovra. In queste immagini si consuma il dramma di un parcheggio parallelo al senso di marcia, del tempo stimato di 5 minuti per manovra. Il problema può presentarsi però nell'uscita dal parcheggio. Infatti, rare razze di guidatori dette "Parcheggiatoris optimus", si possono infilare con una manovra degna da manuale tra la macchina del Parallelis putrens e quella anti o retrostante, lasciando 5 centimetri di gioco. Il cosiddetto "imbottigliamento". Ciò fa esclamare qualche nota di disappunto nei Parallelis Putrens che poi successivamente lasciano il parcheggio con duecento o trecento manovre, ammaccando le due macchine davanti e dietro come da manuale.

« Ma guarda tu questa Testa di cazzo... »
(Parcheggiatoris optimus su SUV che lo ha imbottigliato)

Parcheggiatori traversali al senso di marcia (Parcheggiatoris obliquus catatonicensis)

Fase critica del parcheggio di un vecchio. Da notare la leggera inclinazione dell'automobile.

Il parcheggio trasversale al senso di marcia, o anche quello a spina di pesce, risulta teoricamente più facile, se non fosse per un piccolo dettaglio. Certuni non notano l'arredo urbano, cartelli e in questo caso le strisce disegnate per terra. Quando arrivano in un parcheggio di questo tipo, specialmente le donne o i vecchietti tendono a parcheggiare alla C.D.C.. Trasversalmente, a cavallo delle linee, anche se hanno una vettura 50cc, lunga 20 cm e larga 10 cm, riescono comunque a occupare ben tre parcheggi.

Parcheggiatore tipico dell'area parcheggio (Parcheggiatoris predatoris pigrus)

Di solito il parcheggiatore di questo tipo è mediamente capace, ma c'è un problema riguardante gli spazi stretti, per quanto facile possa essere il parcheggio da effettuare. Per area di parcheggio, si intende, silos parking, spiazzi pubblici adibiti a parcheggio, parcheggio dei supermercati. Questi rappresentano una sottofamiglia dei parcheggi trasversali al senso di marcia, di cui al punto precedente. In quanto tali, presentano i medesimi inconvenienti ma in particolare si aggiunge la difficoltà dell'ottimizzazione dello spazio: in questi parcheggi, infatti, gli spazi presentano angoli molto accentuati tali che le capacità di guida di questo tipo di parcheggiatore vanno totalmente a farsi benedire. Quando una Predatoris Pigrus vi si addestra si ha quello che si chiama "effetto predatoris". Gli agghiaccianti stridii di lamiera infatti ricordano i ruggiti delle belve feroci della savana, e tutti gli oggetti che vengono proiettati nell'aria, quali fari, specchietti, paraurti, tappi della benzina e pedoni di passaggio per sbaglio, ricordano i salti delle gazzelle in fuga da un branco di leoni a caccia.

Parcheggi atipici: il Parcheggio Pedonale

Il parcheggio pedonale, non è temuto dai più

Il parcheggio pedonale è uno dei parcheggi più apprezzati da parte degli uomini, i quali vengono spesso in queste aree ad ammirare i parcheggi perfetti. È da dire che anche in questi tipi di parcheggi vi sono in agguato delle minacce: Comitato sfanalatori mignottari. In questo caso le donne sono innocenti. Questi sono i tipi di parcheggio che arrecano maggiori benefici.

Parcheggi atipici II: il Parcheggio Sotterraneo

L'ingresso a un parcheggio sotterraneo

Questo parcheggio vede le tante tipologie citate e analizzate trovare difficoltà diverse a seconda delle loro bestiali (e non) abitudini:

  • Optimus: entra, segue le frecce e parcheggia al millimetro tra una colonna e una macchina, la quale essendo guidata da un altro esemplare di Optimus, lascia il posto senza sfiorarlo nemmeno, mentre l'Optimus entra nel centro commerciale soprastante;
  • Massacrantes ginensis: entra contromano, frena, suona il clacson, si passa il rimmel. Adocchia il parcheggio di fianco all'Optimus ma, valutandolo troppo stretto (6 metri per parte) opta per un parcheggio distante dall'Optimus. Quello per i portatori di handicap. Di traverso e arrivando contromano, costringendo a inchiodare tutti gli altri che si trovano nel sotterraneo in questione;
  • Parallelis putrens: essendo un fanatico del parallelo entra, arriva nella zona utilizzata dall'Optimus ma non lo caga, dato che è parcheggiato a spina di pesce. Quindi parcheggia parallelo alla strada, precisamente davanti alla porta del centro commerciale, grattando con lo specchietto contro il muro e arrestando la sua dolce manovra contro un dissuasore, per la gioia del suo carrozziere;
  • Obliquus Catatonicensis: entra senza sapere dove si trova e adocchia il parcheggio di fianco all'Optimus. Però si ravvede e preferisce quello subito dopo e si infila diretto, ai 60 km/h, spappolando un bimbominkia di passaggio e la sua vettura contro una colonna;
  • Predatoris Pigrus: entra e vede che l'unico posto libero è quello strettissimo tra l'Optimus e il Catatonicensis. Sistema quindi la sua Multipla tra la macchina semidistrutta del Catatonicensis e quella dell'Optimus, trasformando gli specchietti in CD di Scialpi e donando un bel color metallo graffiato a tutte e quattro le fiancate. Esce dal baule e maledice l'Optimus che, a detta sua, aveva parcheggiato a cazzo.

Immaginate solo la faccia dell'Optimus quando torna con la spesa.

Voci correlate

Collegamenti esterni