Nonsource:Fante, cavallo e regina: differenze tra le versioni
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Un fante di spade piuttosto annoiato<br />un giorno ebbe a dire con fare seccato: |
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{{citazione|Che vita grama! Che vita piatta!<br />Per vincer lo tedio son sempre in lotta!}}Una vitaccia trascorsa nel mazzo...<br />Alfine vien di rompersi le scatole!<br />Finché un brutto giorno fu mescolato<br />dal lato sbagliato, ma fu scalognato:<br />Se ne incappò dinanzi al bel viso<br />d'una regina dal tono deciso:<br />{{citazione|Chi è questo bruto, cafone, pezzente?!<br />Ei puzza di fogna! Cavategli un dente!}} Il povero fante avea il cuore in gola<br /> e fremea - ci credete? - per alzar la suola!<br />Ma al posto dei tacchi di ruvido legno<br />sotto la cinta v'era... il suo grugno!<br />Sguainare la lama - oh, no! - non potea:<br />per mostri e invasori, ma non per la dea!<br />S'illuminan gl'occhi, brilla la speranza:<br />due dita in bocca fischiando ad oltranza!<br />E il cavallo - direte - accorse al tapino?<br />Ma manco po' cacchio: russava, il ciuchino!<br />{{citazione|È dunque così che conclude il mio viaggio?<br />Destino sardonico! Può esserci peggio?!}}Ma il mescolatore notò l'errorino<br />e s'incalzò per voltar lo fantino<br />che finalmente cessò di lagnarsi<br />e in mezzo alle carte tornò ad annoiarsi! |
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Versione attuale delle 22:39, 27 mar 2023
Fante, cavallo e regina Una vitaccia trascorsa nel mazzo...Un fante di spade piuttosto annoiato « Che vita grama! Che vita piatta!
Per vincer lo tedio son sempre in lotta! » Alfine vien di rompersi le scatole! Finché un brutto giorno fu mescolato dal lato sbagliato, ma fu scalognato: Se ne incappò dinanzi al bel viso d'una regina dal tono deciso: « Chi è questo bruto, cafone, pezzente?!
Ei puzza di fogna! Cavategli un dente! » e fremea - ci credete? - per alzar la suola! Ma al posto dei tacchi di ruvido legno sotto la cinta v'era... il suo grugno! Sguainare la lama - oh, no! - non potea: per mostri e invasori, ma non per la dea! S'illuminan gl'occhi, brilla la speranza: due dita in bocca fischiando ad oltranza! E il cavallo - direte - accorse al tapino? Ma manco po' cacchio: russava, il ciuchino! « È dunque così che conclude il mio viaggio?
Destino sardonico! Può esserci peggio?! » e s'incalzò per voltar lo fantino che finalmente cessò di lagnarsi e in mezzo alle carte tornò ad annoiarsi! |
Fante, cavallo e regina è una filastrocca satirica che narra dei soprusi subiti dai valvassori della corte del Duca Beauregard, a cavallo del XXXIII secolo. Venne composta da una bambina di 9 anni durante il campeggio parrocchiale di Castiglione del Lago (PG), per sostenere le prove a staffetta che i malvagi educatori imponevano alle squadre. Potevano scegliere tra un esercizio di equilibrio, una prova del cuoco o una poesia a tema medievale. Lei convinse i suoi compagni a scegliere quest'ultima, perché aveva 9 in italiano e 10 in storia.
La sua squadra perse e venne giustiziata.