Nonnotizie:Rifiuti a Napoli, una nuova speranza: differenze tra le versioni
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Entusiasta la reazione della sindaco Marta Vincenzi, che dichiara: «[[Eh?|''È un modo di riflettere sulla dimensione antropologica dei rifiuti come espressione della società dei consumi che sbirigudi come antani con sfarfallamento a sinistra'']]».<br/> |
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{{citnec|Diversamente felice}}, invece, la reazione dei cittadini Genovesi, che ora si troveranno un enorme cassonetto artistico nell'area portuale, e quella dei cittadini Napoletani, perculati ancora una volta, |
{{citnec|Diversamente felice}}, invece, la reazione dei cittadini Genovesi, che ora si troveranno un enorme cassonetto artistico nell'area portuale, e quella dei cittadini Napoletani, perculati ancora una volta, dal momento che chiunque riesce a speculare sul loro [[problema]], tranne loro stessi. |
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Versione delle 18:06, 31 gen 2011
31 gennaio 2011
Genova - La Camorra non vi permette di gestire l'Emergenza rifiuti?
I Tedeschi non vogliono più prendere la vostra spazzatura?
Berlusconi ha detto che ci pensa lui a risolvere la situazione in pochi giorni?
Niente paura! Da Novembre, per risolvere tutti i vostri problemi, aprirà a Genova il primo Museo della Monnezza!
L'innovativa idea è venuta al lungimirante Renzo Piano che, famoso nell'ambiente con lo pseudonimo di Re Minchia, per la sua abilità nel trasformare in immondizia ogni cosa che progetta, stavolta proprio dall'immondizia è voluto partire. "In questo modo" - spiega l'architetto - "Posso fare soldi sembrando perfino disinteressato!".
Entusiasta la reazione della sindaco Marta Vincenzi, che dichiara: «È un modo di riflettere sulla dimensione antropologica dei rifiuti come espressione della società dei consumi che sbirigudi come antani con sfarfallamento a sinistra».
Diversamente felice[citazione necessaria], invece, la reazione dei cittadini Genovesi, che ora si troveranno un enorme cassonetto artistico nell'area portuale, e quella dei cittadini Napoletani, perculati ancora una volta, dal momento che chiunque riesce a speculare sul loro problema, tranne loro stessi.