Nonnotizie:Clandestini all'attacco dei manifesti della Lega Nord

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7 giugno 2009


I volti di alcuni degli immigrati di colore (foto scattata in un buio vicolo, senza flash).

Milano - Tarda notte, luna piena. Sotto la sede regionale qualcuno trama qualcosa, qualcosa di losco, qualcosa di oscuro, un qualcosa che può significare molto, anche la caduta del parucchino di Silvio Berlusconi. Nel buio illuminato dalla luna si vedono strani movimenti, pusher che iniziano il proprio lavoro, Sarkozy che si ubriaca, donnine allegre, vecchiacci arzilli, persone che si prendono a botte, la polizia che prende l'aria, ragazzini ubriachi e nonne strafatte. Una normale serata a Milano se non fosse per quel qualcosa di strano, che sia forse uno spazzino? No, troppo facile. Allora saranno i netturbini? No, non lo sono. Ci riesce difficile individuare cosa stia succedendo, cosa turbi la normalità di una serata Milanese.

Ma c'è qualcosa di peggio di tutto questo, che non avviene manifestamente. Un qualcosa che avviene alla riva del naviglio milanese. Massimo Moratti sta concludendo i suoi primi affari per rinforzare l'Inter 2009/2010. Sbarcati dal naviglio, alcuni immigrati scortati dall'italianissimo Balotelli firmano i contratti che li legheranno alla squadra nerazzura per i prossimi 4 anni (se non si riveleranno bidoni...). Concluse le formalità, i neo acquisti di origine nordafricana vengono accompagnati dal loro compagno di squadra per una veloce visita nel capoluogo lombardo.

Uno degli immigrati presenti il giorno dopo al comando dei Carabinieri

A detta di alcuni testimoni oculari, pare poi che alcuni fan di un piccolo partito di nicchia abbiano notato i suddetti giocatori in condizioni di evidente ebbrezza. Assicuratisi a fronte delle possibili e dolorose sodomizzazioni, i padanissimi giovani paiono voler approfittare di tale situazione, mettendo in mano ai nuovi arrivati colla e manifesti elettorali, ed incitandoli ad attaccare tali manifesti per le vie di Milano; ma come raccontano alcuni testimoni olfattivi, un altro gruppo di fondamentalisti ecologici, notando il fatto, denuncia il tutto poi alle autorità incompetenti.

Ecco alcune dichiarazioni degli esponenti dei maggiori partiti politici:

  • Italo Bocchino, PdL - "È evidente il fatto che sia un complotto comunista ai danni dei nostri alleati della Lega Nord. Il fatto compiuto è che degli immigrati, clandestini, e quindi comunisti, stessero sabotando la campagna elettorale dello schieramento a noi affine, strappando dai muri i manifesti elettorali. Non solo: il fatto che avessero in mano dei cartelloni ancora arrotolati e la colla per appenderli ai muri è segno del fatto che li strappavano così bene da riciclarli e riscrivervi sopra, per fare poi la loro solita propaganda staliniana".
  • Roberto Calderoli, Lega Nord - "Questi sporchi negri, sempre a rubare il lavoro agli altri! Non è assolutamente vero che furono costretti a lavorare dai miei ragazzi, anzi: i miei giovani stavano giustappunto accompagnando il gruppo di clandestini a casa propria, in Africa, per poi tornare ad appendere i manifesti, quando i negretti si sono coalizzati ed hanno rubato il lavoro, a gente come noi, italianissimi, ma che dico, padanissimi!"
  • Dario Franceschini, PD - "Ovviamente, il mio modesto parere è che, insomma, volevo dire, senza offendere nessuno, che la faccenda è tutta una insabbiatura per coprire l'ennesimo flirt del premier. Alcune mie fonti attendibili, tra le quali posso citare l'Associazione Studentesca Democratica, descrivono infatti i cosiddetti "calciatori di colore" come delle avvenenti ballerine brasiliane."
  • Antonio Di Pietro, Italia dei Valori - "Questo accade perché... insomma... ci vuole più giustizia, nelle strade, dove avverrebberressero tutti questi scandali, eh... noi dobbiamo, questo governo che parla di riforme delle giustizie, e ma dà contro ai magistrati, che... in tribunale!"

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