Pesca sportiva: differenze tra le versioni

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== Esche ==
== Esche ==
[[Immagine:Gabbianopescatore.jpg|left|thumb|250px|Gabbiano stufo di doversi immergere in acqua per procurarsi il cibo]]

Dopo aver parlato dell'attrezzatura ora passiamo alle esche principali:
Dopo aver parlato dell'attrezzatura ora passiamo alle esche principali:



Versione delle 12:19, 27 feb 2009

Una pèsca
« Buona pesca! »
(Il tipico augurio che un pescatore non vorrebbe mai ricevere)
« Dovevi vedere ieri... ne ho tirato su uno grosso così...ma che dico??! Sarà stato almeno grosso così... ma anche di più..... »
(Vecchio)
« Carpe diem! »
(Orazio pescando una carpa)

La Pesca sportiva NON È, come molti erroneamente pensano, un frutto che si tiene in forma e i pescatori non sono fruttivendoli. Si tratta di uno sport pallosissimo esistente fin dall'alba dei tempi inventato da vecchiacci che avevano finito il Viagra a casa. Consiste nello stare ore e ore fermi con una canna da pesca in mano aspettando che un pesce idiota cada nella trappola dell'amo.

L'autenticità di questa foto non si discute


I pescatori

File:Pescatoreelegante.jpg
Un pescatore con il tipico abbigliamento

Ecco elencate le varie tipologie di pescatore:

  • Il professionista: è il classico vecchio sborone a cui piace vantarsi con i principianti raccontando aneddoti inverosimili del tipo "Una volta ho pescando nel porto di Napoli una balenottera azzurra", "Un'altra invece ho preso un pesce spada pescando in una fontanella" oppure "Una notte di burrasca stavo pescando con la mia barca nell'Oceano Pacifico quando ha abboccato uno squalo bianco...". È sempre superattrezzato e non perde mai occasione di elencare i pregi della sua nuova canna da striscio da 3,90 metri in fibra di carbonio tre pezzi ultraflessibile.
  • L'incapace: è il pescatore alle prime armi che cerca di emulare i pescatori più esperti senza successo. Infatti ogni suo lancio finisce sopra qualche albero oppure sotto i suoi piedi.
  • Il bracconiere: finge di essere un principiante ma in realtà conosce ogni luogo e ogni trucco. Se viene scovato a pescare in zone protette, con esche proibite o con dieci canne in più del consentito si giustifica dicendo "Non sapevo del divieto (mentre lo dice si trova affianco ad un cartello con su scritto a lettere cubitali DIVIETO DI PESCA)", "Mi è caduto il cellulare sul fondo del lago e sto cercando di recuperarlo (proprio in quell'istante gli squilla il telefono)", "Io no parlare itagliano, io no capire!"...
  • Quello dall'orecchio ultrasensibile: è infastidito da qualsiasi rumore che possa far scappare i pesci. Secondo lui anche solo una scoreggia può spaventarli poiché a quanto pare i pesci sono animali dotati di un udito e di un olfatto molto sviluppati.
  • Il furbo: è quello a cui piace vantarsi con gli amici delle sue catture spacciando delle sardine sott'olio o del filetto di merluzzo surgelato per pesci pescati da lui. Durante le gare di pesca per vincere ruba i pesci dai secchi degli altri pescatori, taglia i fili delle altre canne da pesca e mette dei piombi nello stomaco del pesce per farlo pesare di più.

Kit del pescatore provetto

Ogni pescatore dispone di attrezzatura da pesca, ecco elencati i principali strumenti:

  • Canna da pesca: ogni pescatore porta sempre con sé la sua fidata canna da pesca. È l'attrezzo principale, nonché il più costoso e per questo è sempre il primo a rompersi. Se l'abito non fa il monaco si può invece dire che la canna fa il fattone pescatore: il principiante si distingue subito per le canne poco costose e di qualità scadente, il professionista invece si nota per la sua solita canna da striscio da 3,90 metri in fibra di carbonio tre pezzi ultraflessibile.
  • Valigetta: valigetta destinata a contenere tutti gli attrezzi del pescatore, in realtà a causa delle sue dimensioni non si riuscirà a mettere all'interno di essa neanche la metà del proprio kit.
  • Guadino: servirebbe per tirare fuori dall'acqua i pesci più grossi, peccato che le rare volte in cui capita di pescare un pesce di dimensioni considerevoli è sempre la volta che ti sei scordato il guadino a casa.
  • Filo da pesca: filo di nylon o interdentale avvolto in uno strano aggeggio chiamato mulinello. È la prima causa di suicidi sul luogo di pesca: infatti spesso dopo aver passato due ore per preparare tutta la montatura da pesca, il pescatore al primo lancio osserverà il proprio filo ingarbugliarsi formando sul mulinello una parrucca enorme e buttando così nel cesso tutto il lavoro fatto finora.
La canna da pesca utilizzata da Bob Marley
  • Galleggiante: attrezzo dai colori sgargianti che una volta effettuato il lancio, se sarete riusciti a lanciare, dovrebbe rimanere a galla e affondare una volta che il pesce ha abboccato. Purtroppo spesso e volentieri questo inspiegabilmente affonda o è talmente sottile da risultare invisibile: in questo modo non sarà possibile capire quando il pesce ha mangiato e il risultato è che non si prenderà un cazzo. Ne esistono di svariate misure e forme: ad oliva, a palla, a icosaedro, allungato, ecc... : il pescatore alle prime armi si troverà a scegliere tra milioni di varietà di galleggianti, ognuna destinata ad una pesca specifica, naturalmente comprerà dei galleggianti sbagliati e si troverà a pescare le alborelle (pesci che raramente superano i 10 cm di lunghezza) con galleggianti grossi come una boa.
  • Amo: non si sa perché si chiami così, di certo i pesci non amano questo attrezzo. Attraverso l'amo si applica un piercing al labbro del pesce nel momento in cui questo mangia l'esca che abbiamo messo sull'amo. Non c'è pescatore al mondo che non si sia punto almeno una volta il dito con un amo. La peggior disgrazia per un pescatore è quando lanciando l'amo rimane impigliato ai pantaloni, per levarlo sarà necessario squarciare i vostri pantaloni: ecco perché i pescatori esperti preferiscono andare a pescare in mutande o vestendosi da barboni.
  • Piombi: sono dei pesi che vengono applicati alla montatura per lanciare più lontano. Se si pesca con un galleggiante bisognerà sistemare i piombini in base al peso del galleggiante: se ad esempio monto su un galleggiante da 2 grammi dei piombini del peso totale di 2,00000000001 grammi, questo affonderà; se invece ne monto troppi pochi, a meno che non sia un pescatore con l'occhio superallenato e almeno 25 anni di esperienza, non riuscirò a notare le mangiate dei pesci.

Esche

File:Gabbianopescatore.jpg
Gabbiano stufo di doversi immergere in acqua per procurarsi il cibo

Dopo aver parlato dell'attrezzatura ora passiamo alle esche principali:

  • Pane: Il pane (dal latino panis) è un prodotto alimentare ottenuto dalla lievitazione e successiva cottura in forno di un impasto a base di farina di cereali e acqua. Nella pesca sportiva si utilizza come esca per pescare i pesci. Impastare il pane è una vera e propria arte: esso non deve essere né troppo duro né troppo molle (si sta parlando del pane), se troppo duro non si riuscirà a mettere sull'amo, se troppo molle al momento del lancio si vedrà il pane staccarsi dall'amo e schizzare via come un proiettile atterrando qualche miglia più in là del luogo di pesca. Inutile dire che il pescatore inesperto 99 volte su 100 preparando il pane lo farà o troppo duro o troppo molle con le conseguenze che ne derivano.
  • Mais: non si sa il perché ma ad alcuni pesci piace il mais. Si ipotizza che se ne servano per fare i popcorn.
  • Esche artificiali: si tratta di pesci o di vermi finti fatti in modo che anche un cieco a distanza di dieci chilometri possa accorgersi che non sono veri. Pare però che i pesci non percepiscano la differenza visto che spesso e volentieri ci cascano.
  • Vermi: ne esistono di varie tipi ma tutti accomunati dal disgusto che generano nel pescatore che li utilizza e dalla passione per il piercing: infatti sembra che provino particolare godimento a farsi infilzare al punto che dopo non si vogliono più staccare dall'amo. Eccone alcuni dei più utilizzati: il cagnotto o bigattino è un verme che si genera dalla carne putrefatta. È molto utilizzato perché è un'esca facile da reperire, infatti in mancanza di esche valide basterà mozzarsi una mano (tanto sono due), attendere alcune ore e avrete tutti i cagnotti che vorrete. Uno dei più grandi enigmi che affliggono l'umanità è il perché il cagnotto si chiami così al Nord mentre in Terronia lo chiamano bigattino. La camola del miele è una specie di bruco che se bucato nel punto sbagliato vi riempirà le mani di una sostanza giallastra molto simile al vomito, quindi si raccomanda di fare ESTREMA ATTENZION... troppo tardi! Il lombrico o verme di terra una volta gettato in acqua si muoverà come una fisarmonica attirando i pesci famelici. Una volta toccato il fondo però comincerà a strisciare sul fondale finché il vostro amo non si impiglierà su qualche roccia o qualche tronco sommerso costringendovi a rompere la montatura. Vi è poi il verme coreano: verme munito di denti al quale, a differenza degli altri suoi cugini, non piace farsi arpionare dall'amo. Se mentre lo state mettendo sull'amo lui vi azzanna un dito, guardate il lato positivo della cosa: in questo modo infilzarlo sarà più facile.

Pesca a strascico

La pesca a strascico è il tipo di pesca utilizzato dai quelli che non sanno pescare. Infatti consiste nel lanciare una rete al largo e raccogliere tutto quello che c'è di sotto nel metodo chi cojo, cojo. Dalla reti della pesca a strascico sono anche venuti fuori:

Un esemplare di carpa comune

I pesci d'acqua dolce

Ecco alcuni pesci d'acqua dolce e le loro caratteristiche:

File:Pescegatto.jpg
Un pescegatto
  • Troia Trota: È un pesce molto facile da pescare: basta recarsi in una qualunque marciapiede pescheria per trovarne in abbondanza
  • Storione: pesce che si può paragonare, con molta fantasia, a uno squalo. Pesce lento come un bradipo affetto da paralisi, spesso nuotando sul fondo del lago sbatte la testa contro le rocce oppure si impiglia con la lunga coda nei fili delle canne: non è raro infatti che si peschi uno storione senza che questo abbia abboccato all'amo. Dotato di una pelle è estremamente dura e resistente, lo storione può ricevere un centinaio di bastonate in testa senza rimediare un graffio: pare che in Giappone un esemplare sia sopravvissuto all'esplosione della Bomba Atomica. Le sue uova, chiamate caviale, sono molto apprezzate nel Sud d'Italia: infatti abbondano nelle tavole dei boss mafiosi.
  • SCarpa: è un pesce obeso che passa il tempo raschiando il fondale e risucchiando qualsiasi cosa vi trovi. Sono delle autentiche discariche, nel loro stomaco si riversa tutto ciò che finisce sul fondo di un lago o di un fiume: la carpa continuerà a mangiare fino ad esplodere come un palloncino. Ecco alcuni oggetti rinvenuti nello stomaco di una carpa:
    • Una racchetta da Ping Pong
    • Un fermacravatte
    • Un buono pasto
    • Una chiave inglese
    • Un bambino
    • Una canna da striscio da 3,90 metri in fibra di carbonio tre pezzi ultraflessibile
  • Persico Sole: pesce dotato di un'intelligenza direttamente proporzionale alle sue dimensioni (un persico sole raggiunge a malapena i 15 cm). Il persico sole abboccherà subito a qualsiasi esca si troverà davanti, anche se per pescare si usa un amo grande il doppio del pesce in questione.
  • Luccio: pesce dall'indole estremamente docile: un luccio adulto divora qualsiasi pesce più piccolo nei paraggi, in particolare mamma luccio non esiterà a divorare i propri piccoli in caso di mancanza di cibo.
  • Pesce gatto: pesce appartenente alla famiglia dei felini. Si distingue facilmente per la colorazione nera e per i baffoni alla Diego Abatantuono.
  • Pesce Siluro: enorme pesce che ingoia ogni altro essere vivente e non che abbia la fortuna di imbattersi in lui. Si dice che Pinocchio e Geppetto siano stati ingoiati da un esemplare di Pesce Siluro di media taglia.
  • Alborella: il pesce più sfigato, infatti per le sue dimensioni microscopiche spesso diventa la cena dei pesci più grandi (vedi Luccio e Siluro).

Curiosità

  • Anche Sampei per pescare adopera una canna da striscio da 3,90 metri in fibra di carbonio tre pezzi ultraflessibile.
  • Nessuno pronuncia correttamente la parola pésca così com'è scritto.
  • Il Pescecane è l'acerrimo rivale del pescegatto.

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