Nonciclopedia:Anteprime/Il nome della rosa

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Non lasciatevi ingannare dalla copertina. Il libro parla di tutt'altro.
« Bogomila la baldracca che t'inculi la notte, con la tua verga eretica, maiale! »
(Amena discussione teologica tra due pii monaci timorati di Dio.)

Nel 1980 d.C. un giovane ultra settantenne Umberto Eco, dopo una lenta e ponderata lettura dei libri Harmony e un'accurata e spasmodica consumazione di vini Ronco, decise di creare un'opera la cui grandezza doveva essere pari a quella della Divina Commedia, la cui bellezza doveva essere simile a un verso del Foscolo e la cui cultura doveva essere tale e quale a quella contenuta nel "Manuale d'istruzioni: come montare la vostra scarpiera Ikea". Dopo tanto dispendioso lavoro, finalmente diede in pasto ai suoi miliardi di fan l'opera magna: Il nome della rosa.

La storia è ambientata nell'era dove tutto è possibile e nessuno va al rogo solo perché gli è scappata una bestemmia mentre si martellava il pollice e spacciata come le ultime memorie di un vecchio monaco rincitrullito, che ci narra le sue gesta di novizio, avvenute secoli fa, insieme al suo saggio maestro nell'entroterra itagliano.