Nonbooks:Liberarsi della propria automobile

Nnbks, mnl lbr d tst lbr dll vcl.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Incostruzione

« Finalmente! Finalmente! Sììììì!! »
(Coglione)


« È facile come liberarsi dei nostri politici! »
(Niubbo)
« Che tajo regà,.... Mo papi me fa a macchinetta!! Trp fiko!! »
(Truzzo)
« L'automobile è come il virus: prolifera, si espande, infetta, distrugge, si sposta »
(Matrix)


« Nell'Unione Sovietica, l'automobile guida TE!! »
(Inversione russa)



Buongiorno gentile cliente, La ringraziamo per aver scelto il nostro manuale. Le facciamo i complimenti per essere riuscito ad acquistarlo. Del resto, come ben sa, dopo la dittatura di Forlani le automobili controllano la nostra vita, e se la beccassero con questo in casa la deporterebbero a Torino, a lucidare FIAT nuove di pacca. La consigliamo quindi di maneggiare il foglietto di carta che ha in mano con grandissima cura e circospezione. Allegato all'uscita è un kit clandestino. Si declina ogni responsabilità sulla scadenza dei materiali in cui è costruito il kit, essendo questo fabbricato in Cina, l'unico paese ancora libero.

File:AR 8C 01 800-774554.jpg
.....e ricordatelo sempre. Lei vi osserva.


Il contenuto del kit:

  • Una bicicletta ( Non fatevi vedere il giro con quest'attrezzo per nessuna ragione al mondo! )
  • Un monopattino, per i più giovani e smidollati che non si fidano della bicicletta
  • Un mazzo di chiavi
  • Un martello
  • Un martello pneumatico
  • Una bomba di vernice
  • Una bomba carta
  • Una bomba a mano
  • Un piccone
  • Una molotov

Utilità del kit:

Il kit si propone di espandere questo manuale dalla carta alla vita di tutti i giorni, favorendo le attività illegali atte a liberarsi dalla dittatura motorizzata. Ci occuperemo della descrizione e dell'utilizzi di ciascun oggetto più in là.


Introduzione: la presa al potere

Tutto iniziò in questo anno qui, anno cioè in cui in Italia il terribile Forlani esercitava la sua dittatura non democratica, massacrando persone che una volta morte non vivevano più; e gli italiani erano infelici perchè non erano contenti. Le automobili nacquero come sostitute delle biciclette, o meglio dei motorini, chiamati scherzosamente dal popolo due-ruote a trazione non animale.

File:Art 15823 2 ferrari 01.jpg
La truffa: le automobili nacquero come carceri mobili. Il popolo, scandalizzato per l'indegno lusso dei carcerati e per la creazione di nuovi modelli come questo, si rivoltò


Il popolo usava ancora i maneggevoli e comodi motorini, disprezzando i nuovi modelli motorizzati che prendevano polvere nei concessionari. Così le case motorinistiche, per non fallire, proposero allo stato questi sgorbi giganti. Esso trovò il modo di impiegarli come carceri mobili; ma all'uscita di modelli superlusso, super-accessoriati e supergommizzati la gente si lamentò del trattamento privilegiato dei galeotti. Tuttavia si sapeva che non c'era un modo per impedirlo, e decise di vendicarsi togliendo allo stato i modelli e acquistandoli per la vita di tutti i giorni. Le prime vittime furono i ragazzi neo-diplomati. I genitori, per limitare la loro capacità di movimento, regalarono per la maturità tante Alfa Romeo, marca dominante nel settore. Come è comprensibile l'essere umano rinchiuso tra quattro mura poco areate si sente in prigione; ma i ragazzi, deboli e incapaci di reagire, furono le prime incaonsapevoli vittime, e si assuefecero ai diabolici catorci. E da lì, fu un lampo. Di padre in figlio le automobili furono tramandate, attraverso una catena senza via d'uscita. E si affacciavano nuove razze di mostri, quali la temibile FIAT, il terrore tutto italiano, o la Volkswagen, la crucca spietata, o ancora la Rover, il mastino inglese, e altre cose con terrore, orrore, spietore ecc....


Una volta la nostra bandiera era questa.....
......ma ora.....

I giorni nostri

Purtroppo ormai le nostre menti sono del tutto assorbite dalle marmitte dei nostri tiranni. Ma già il fatto che ci siano degli idealisti come me, che scrivo questa merda, e te che la leggi, è un buon segno. Oggi non riusciamo a concepire la vita senza automobili. La bicicletta, il tram, l'autobus, la metropolitana sono ormai vaghi ricordi. So che per ora questi concetti possono sembrare campati in aria; ma abbi pazienza. Arriveremo a tutto. Ora passiamo alle cose serie.

Le cose serie

Il nostro obiettivo è liberarci delle automobili. O almeno provarci provocando l'ilarità generale. Se non hai nulla da perdere, vai avanti nella lettura.

....e ricorda. Questa non è roba per smidollati












Non ho nulla da perdere

Domani, invece di prendere l'auto per andare al lavoro come al solito, le preparerai un bell'agguato. Ed ecco come:

  1. Se non ti presenterai puntuale, lei si insospettirà. Tu presentati puntuale.
  2. Invece di svegliarti alle quattro del mattino come ogni giorno, alzati alle tre e infila nella giacca una bella molotov
  3. Affacciati al balcone e salutala. Ma non troppo, altrimenti si insospettirà. Fallo con aria spontanea ed assonnata
  4. Ora scendi le scale, avvicinati alla tua padrona e falle l'inchino quotidiano. noterà sicuramente un insolito gonfiore della giacca, dovuto alla molotov. Se non ti chiede niente, tu fai finta di niente. Altrimenti dì che è un pacco che devi consegnare al tuo capo-ufficio; e che lo porti sotto l'ascella per paura che si sciupi nella borsa. O qualcosa del genere.
  5. A questo punto, fai le seguenti cose a scelta:
  • Falle notare l'apertura di un nuovo fantomatico sfascia-carrozze al di là della strada
  • Inventati una perdita al serbatoio di benzina con aria angosciata
  • Fingi di scacciare dei bulli armati di mazza da baseball dietro di lei

In ogni caso l'avrai distratta, guadagnando tempo prezioso.

  1. Scaglia la molotov esattamente tra la portiera e il serbatoio di benzina.
  2. Comunque ti sia andata, scappa. Passa la notte in uno sfascia-carrozze ( se i cadaveri non ti impressionano, avrai trovato un nascondiglio sicuro. Le automobili evitano quei posti come la grandine ).


File:Auto+fiamme.jpg
Il tuo obiettivo


Molto probabilmente non rivedrai più la tua automobile. Ma adesso è ora di diventare un partigiano a pedali. Dunque, è tempo di passare ad un altro componente del kit: la bicicletta....

Come sarebbe a dire hai lasciato il kit a casa? Brutto coglione!

Torna a casa a riprendere il kit....

....e fallo subito!

Cenni preliminari sull'arte della bicicletta

La bicicletta è uno degli sport più difficili al mondo. Un tempo gli uomini erano abili a condurla, ma dopo che le automobili lo hanno reso schiavo del motore, e hanno azzerato le sue capacità fisiche, quei moncherini che ha al posto delle gambe gli rendono assai difficile pedalare; per non parlare del senso dell'equilibrio.