Moschea: differenze tra le versioni

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Ai divieti si accompagnano tuttavia numerose ricompense:
Ai divieti si accompagnano tuttavia numerose ricompense:
*Diritto di stare zitti ed essere indottrinati
*Diritto di stare zitti ed essere indottrinati
*Liberatà di portare in moschea armi da fuoco e scimitarre (tante volte servissero).
*Libertà di portare in moschea armi da fuoco e scimitarre (tante volte servissero).
*Gioia della sottomissione al clero (sempre a 90°)
*Gioia della sottomissione al clero (sempre a 90°)



Versione delle 20:21, 1 ott 2015

Template:Islam

File:Mocshea fusa con un carro armato.jpg
Le moschee sono un luogo di culto, spesso anche di culto cingolato e di culto di grosso calibro.

La moschea è il luogo in cui si fabbricano i musulmani. La moschea non deve essere confusa con il luogo in cui si fabbricano le mosche e neppure con il luogo in cui si pratica l'Agnosticismo mosconiano.

Funzionamento

Gli umani allo stato grezzo sono inseriti nella moschea attraverso una apertura mistica, ossia il البوابة in arabo classico, che significa "portone". Tale strabiliante marchingegno fu inventato da Maometto in persona, quando dopo ripetuti tentativi si accorse che gli edifici in pietra non potevano essere sollevati per entrarvi dentro, a differenza della tenda in cui viveva. Da allora i "portoni" delle moschee sono stati costruiti larghi e imponenti per permettere ai mullah, agli sceicchi e alle altre cariche spirituali dell'islam di entrare senza dover scendere dalla Ferrari (o dall'elefante, come si usava una volta).

Oltre il "portone" ha inizio la fase di lavaggio degli esseri umani. Infatti per essere ammessi alla moschea è necessario essere in uno stato di purezza spirituale. Per questo gli umani sono privati delle calzature e risciacquati in apposite vasche riempite di acqua Uliveto, così da ripulirli dentro e fuori delle sporcizie dei peccati della strada, ovvero delle sozzure di cammelli e di capre raccolte dai piedi, e nel caso dei pastori beduini non raccolte solamente dai piedi. Una volta lavati via escrementi e peccati con abbondante uso di sapone, gli umani puliti e profumati (o quasi) vengono riposti nella grande sala di fermentazione al centro della moschea; i fedeli sono qui organizzati in file, posizionati in ginocchio e piegati a 90° in modo da finire con la testa in mezzo ai piedi di quelli disposti davanti. Il lavaggio effettuato poco prima impedisce la morte per asfissia nella quasi totalità dei casi, ma non lo stordimento, che rende ricettivi i fedeli ai grugniti disconnessi dell'imam mentre espone i principi fondanti dell'islam: purezza, guerra santa e puzza di piedi.

Mihrab

Si tratta di una struttura indicante la direzione della Mecca, città cara al Profeta, ai governi arabi e ai potenti dell'islam; per questo quando i fedeli si prostrano a 90° le loro teste sono orientate in quella direzione, mentre i loro culi sono orientati verso il cielo, ossia la direzione in cui si trova Dio che in moschea conta molto di meno degli sceicchi, chiaro come il petrolio.

Minbar

Il minbar è un balcone costruito all'interno della moschea dal quale l'imam rutta moniti e minacce verso i peccatori. La sua origine è controversa, poiché tale balcone è chiaramente una versione scopiazzata del pulpito presente nelle cattedrali cattoliche. Per tale motivo l'Iddio cristiano ha sporto una denuncia per violazione di copyright ad Allah, denuncia che fu poi archiviata in quanto le due parti non comparvero mai in tribunale.

Minareto

Il minareto, torre dalla minacciosa forma fallica, serve al muezzin per sfogare la sua frustrazione attraverso berci inumai e indecifrabili, presumibilmente pronunciati in klingon. Tali rime degne di un capolavoro del Black Metal sono strillate attraverso l'uso di microfoni, di megafoni e di amplificatori per non lasciare scampo alle popolazioni limitrofe.

File:Evolutione umana attraverso la moschea.jpg
Schema produttivo di una moschea

Linea di condotta in moschea

Le maggiori scuole islamiche sono concordi sulle regole di comportamento da tenersi in moschea, precetti molto moderni e capaci di aprire la mente dei fedeli. Tra i più stimolanti per l'intelletto ricordiamo:

  • Prostrarsi in terra sbattendo ripetutamente la fronte sul pavimento.
  • Vietati all'interno i dipinti di uomini o di animali (ma sono consentiti quelli dei vegetali e delle automobili, purché siano sportive).
  • Niente donne col ciclo (dopotutto come ritenere in stato di purità qualcosa che sanguina e che non muore).
  • Niente sculture, niente manichini, niente pupazzi, niente burattini e soprattutto niente robot della morte.
  • Niente pendagli, disegni sulle magliette o simboli a forma di croce, perché le croci sono sataniche. Non a caso la croce è stata usata dagli svizzeri nella loro bandiera, il popolo più infernale tra tutti (neppure esiste). E la croce nel cartello di divieto di fermata, pure quella è satanica.

Ai divieti si accompagnano tuttavia numerose ricompense:

  • Diritto di stare zitti ed essere indottrinati
  • Libertà di portare in moschea armi da fuoco e scimitarre (tante volte servissero).
  • Gioia della sottomissione al clero (sempre a 90°)
Tipica minareto di una moschea.

Profanzazione di una moschea

Profanazioni possibili in ordine di gravità:

  • gettare all'interno escrementi
  • gettare all'interno un maiale
  • gettare all'interno un ebreo
  • gettare all'interno Salvini

In quest'ultimo caso la gravità è tale da poter innescare una guerra santa.


Curiosità

In caso la moschea sia costruita nella parte opposta della terra rispetto alla Mecca il Mihrab è collocato logicamente sul pavimento, mentre i fedeli sono rigirati sulla testa.