Marocco

L'unica via per arrivare in Marocco da Venezia. Molti immigrati sono arrivati a Treviso proprio così, probabimente per la mancanza dei controlli.

« Non era proprio negro, un po' più chiaro... un caffélatte, insomma »

(Tipico identikit di un leghista su un marocchino)

Il Marocco è un paese dell'Africa africana nonché il paese più sviluppato del continente (il che è tutto dire). La superficie è costituita da un'unica e gigantesca spiaggia, chiamata Sahara (in italiano Sara) nel 95% del territorio, mentre il restante 5% è occupato da ombrelloni e sdraio.

La capitale è Rubàt fiorente e popolata città marocchina. La lingua è diversa per ogni singolo cittadino: vi sono lingue corte, lunghe e medie.

Il Marocco è noto anche per i suoi amati abitanti, i marocchesi (o vu cumprà) che per ragioni sconosciute provano una enorme attrazione per l'Italia. Sono esseri dalla parlata napoletana misto elfico con aggiunte di sardo e contorno di catarro. Questi individui prediligono come mezzo di spostamento La Bicicletta preferibilmente di una vecchietta che ha anche il porta dentiera incluso così lo usano come stappa bottiglie. La loro pozione magica è la mitica birra preferibilmente sottratta senza un pagamento a qualche supermercato.

Presenza nello Sport: Sono ultracampioni di Prendi e Scappa praticato sia in sella ad una Graziella o anche a piedi scalzi (caratteristica degli novellini) sono pluri coronati ad un'altra disciplina molto ambita Spaccia e Scappa, si vede che questo "scappa" è molto popolare e si capisce anche il motivo per cui sono usciti prematuramente dal retto anale della loro madre.

Sono fuori classe di sputo agonistico e la leggenda vuole che a forza di sputi hanno costruito il lago artificiale di "Qatar" nel Marocco meridionale e che vanno pure a fare il bagno per purificarsi dai peccati.

Sono maestri nel preparare il kebab piatto molto ambito da scolari e universitari affamati, che per tre euro si mangerebbero anche la cacca di dinosauro impanata e scoreggiata da Carlo Cracco in persona, solitamente accompagnato da una salsa yogurt del 300 a.C. e una salsa piccante rigurgitata indietro da un messicano per la troppa capsaicina contenuta all'interno dei peperoncini stessi.