Marco Lucchinelli

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Marco Lucchinelli in un'espressione di presunta allegria dopo aver progettato il turbo aspiratore Honda
« Quando mi fuma Lucchinelli sono io a sballarmi... »
(La canna)
« Valentino Rossi ha ragione! »
(Marco Lucchinelli su qualsiasi argomento di senso compiuto e incompiuto che egli riesca ad affrontare )
« Io e Caniggia?! Siamo legati da una amicizia che va al di là del suo cognome!! »
(Marco Lucchinelli sul grande giocatore argentino Caniggia)

Marco Lucchinelli, al secolo noto come Norifumi Spinelli (Giamaica, 29 Febbraio 1949 a.M[1]) è un ibrido nato dall'impollinazione di un papavero con una piantina di cannabis. L'esperimento effetuato da Bob Marley sarà il contrassegno indelebile della sua vita, che lo porterà ad eguagliare e superare addirittura il suo mentore.

Biografia

L'infanzia

La famosa tuta di Norifumi Spinelli Lucchinelli quando iniziò l'avventura con la Morbidelli. Questa tuta è la preferita di Lucchinelli perché sosteneva che il caramello non si attaccasse mai ad essa

Il piccolo Norifumi Spinelli cresce dentro un vasino e già all'età di 6 anni capisce che tale luogo non è più consono alle sue dimensioni e al suo crescente furore psico-mentale e somatico. La goccia che farà traboccare il vaso sarà un'urinata di un ragazzino maldestro, Loris Reggiani, il quale additerà come responsabile il povero Nico Cereghini, che a sua volta incolperà Lapo Elkann, il quale denuncerà come responsabile di cotale sciagura il trans Patrizia, che negherà il tutto e chiamerà in causa la sua compagna di merende Maria de Filippi. Quest'ultima scaricherà il barile sulle spalle di Superpippo Inzaghi, che da grande rapace di area di rigore spedirà tutte le accuse al mitico "al Sfigà", meglio noto come Sete Gibernau, il quale essendo abituato alle sconfitte ammetterà incosciamente di essere il colpevole e subirà come punizione un mese di carcere nella stessa cella di Lele Mora.

Nel 1958 Spinelli Lucchinelli desideroso di essere spensierato quanto i suoi amici giamaicani, si spinge a comprare la sua prima cartina Ruzla-Merda, anche se uno dei suoi maestri, il grande Paolo Noise gli farà notare che non può iniziare l'avventurà senza un filtro. Fu in quel momento che nella testa del piccolo Norifumi nacque il desiderio irrefrenabile di guidare una moto per ottenere i soldi necessari al finanziamento della sua attività vitale.

Gli inizi della carriera

Nel 1975 Marco Lucchinelli incontra un certo Alessandro Birindelli (conosciuto attraverso Mark Iuliano) il quale offre al giovane l'opportunità di correre sulla moto Morbidelli. Norifumi accetta ad occhi chiusi (come era già solito fare per lui) la proposta, e da lì inizierà il binomio Giamaico-italiano più forte di ogni tempo. Purtroppo però gli inizi sono poco esaltanti a causa di un babbeo, ovvero Max Biaggi, il quale per riuscire a vincere i suoi miseri e sudici tre titoli della 250 saboterà in ogni gran premio la moto di Marco Lucchinelli, mettendo dello zucchero nel carburatore e facendo sì che alla prima curva il malcapitato Marco si sarebbe trovato ad impastare il caramello creatosi, per soddisfare le fami chimiche degli spettatori del tracciato. In questi anni riesce comunque a cogliere un secondo e due terzi posti nel circuito di casa in Giamaica, dove lo stesso diabolico Biaggi viene messo fuori gara dai cannoni offertigli gentilmente da Gianluca Vialli.

Gli anni sulla cresta dell'Honda Ca(ra)mel

Marco Lucchinelli sulla mitica Honda Ca(ra)mel progettata appositamente per sfamare gli spettatori affamati di caramello

Nel 1981 un evento stupefacente segna la svolta di Marco Lucchinelli, ossia il cambio di manager da parte del motociclista italiano. Sarà proprio il nuovo manager Michele Padovano, detto la Volpe, a far capire al suo assistito che la Morbidelli è una moto con un carburatore troppo piccolo per potere soddisfare il fabbisogno di caramello degli spettatori dei circuiti mondiali.

Per questo motivo Lucchinelli e Padovano accettano la proposta della più potente Honda, dotata di cilindri ad aspirazione turbo, i quali vengono progettati solo dopo le istruzioni certosine e minuziose date alla Honda dal centauro e dal suo manager, vista la loro immensa esperienza nel campo dell'aspirazione turbo.

Il 1981 è l'anno di grazia, infatti il motociclista giamaicano vince il titolo della 500 vincendo 17 gran premi su 13, cogliendo anche il premio come miglior venditore ambulante di caramello.

La decadenza

La prima donna impollinata da Marco Norifumi Spinelli

Purtroppo nell'anno 1982 il manager Padovano fu arrestato per un'assurda vicenda di spionaggio sui cilindri ad aspirazione turbo che venivano effettuati in una bottega dell'Alto Adige da un professonista del mestiere, Fabrizio Corona, detto anche "colui che ti sifona". Marco Lucchinelli si trovò così solo e iniziò a delirare pensando di poter vincere il suo secondo titolo senza mai togliere il gas dalla manopola. Ed ebbe ragione ancora una volta, infatti colse 8 titoli di fila di miglior caduta dell'anno, 12 trofei Rolling Stoner e il premio Guido Meda per il miglior Mannaggia Mannaggia urlato da quest'ultimo. Questo premio lo legherà in maniera inscindibile e indissolubile al grande Guido Merda e per la proprietà transitiva anche alla leggenda Valentino Rossi. Purtroppo la sua carriera termina il martedì grasso 0 Febbraio 1987 quando un gatto nero, in preda ai fumi dell'alcol della serata precedente e travestito da Sete Gibernau, gli tagliò la strada. Il povero Lucchinelli non fu lesto come i suoi avversari nel toccarsi i gioielli di famiglia e siccome aveva promesso a se stesso che non avrebbe più tolto il gas dalla manopola destra centrò il gatto, il quale perse la sesta vita, ma gli avanzò l'ultima, che sprecò malamente per andare ad un concerto dei Finley in collaborazione con Gigi D'alessio, Nino d'Angelo e Pino Daniele.

Marco Lucchinelli oggi

Oggi Marco Lucchinelli è uno degli zimbelli di maggior spicco della redazione SportMediaset. Entra a far parte della pattuglia di pataccari di Italia1 tramite un provino effettuato grazie Lele Mora nel 1997, anno nel quale Valentino Rossi vincerà il primo dei 144 titoli mondiali di Motogp. In quell'occasione, la bambola con la quale Lamentino Vafortino Rossi festeggiò era la stessa donna con la quale Marco aveva avuto la prima impollinazione psico-terapeutico-sessuale.

Palmarès

  • 1 argento nel gran premio della Giamaica
  • Miglior venditore ambulante di caramello dal 1981 al 1984
  • Campionato mondiale della 500 nel 1981
  • 13 Trofei Rolling Stoner
  • 1 Premio Guido Meda
  • 1 Torneo di Beccaccino in coppia con Gigi Marzullo
  • 1 Nobel per la scienza (grazie al cilindro aspirazione turbo) vinto ex equo insieme a Michele Padovano
  • 1 Festivalbar della minchiata
  • 1 Pelegatto

Note