Verve: differenze tra le versioni

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« Hanno diciassette anni e ascoltano i dischi che ascolterebbero gli ottantenni »
(Manager su Verve)
I Verve e il folto pubblico durante l'ultimo strepitoso concerto.
« Guarda dove cazzo metti i piedi mentre cammini »
( tutti su Richard Aschroft)

I Verve sono un gruppo brit-pop shoe-gaze noise-rock pink-shock dream-rock teen-soap inglese composto da Richard Ahschroft[1] e altri quattro soggetti messi lì per caso. Nel 1999 Simon Le Bon sostituì il chitarrista per infortunio[2].

Le origini

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Verve

L’adolescente Richard Ashchroft cercava un nuovo lavoro estivo dopo essersi dilettato per un po’ nel mondo del cinema come controfigura di uno yeti nel film “Come diventare un vampiro” di Gabriele Muccino; ora che lo yeti era tornato dal suo viaggio di affari, il buon Richie aveva perso il posto. Fu così che cadde in depressione e, incoraggiato dai genitori, coltivò due nuove passioni: la prima la coltivò nell’orticello di famiglia ed era la marijuana, la seconda era la musica. Imparò i classici inglesi come Volare e Giuseppe in Pennsylvania cosa fai? e venne notato dal manager Cristiano Malgioglio, che mettendogli una chitarra in mano e quattro scemi attorno lo fece esibire esibire alle sagre di paese con il nome di Verve, vista l’inumana forza del cantante.

I primi dischi e il successo di "Bittersweet simphony"

Nel 1997 (dopo un paio di dischi inutili che neanche loro sanno come si chiamano) i Verve si misero a lavorare all’album della definitiva consacrazione: “Rustic hyms”, “Inni campagnoli”, scritto da Richie nella tenuta di campagna di Malgioglio. L’album venne subito notato dalla critica per un grande pregio, ovvero che le canzoni erano immediate e venivano “sparate” veloci l’una dopo l’altra: la canzone più breve durava circa 122 minuti. Il singolo “Bittersweet simphony” è stato un successo interregionale, con più di 12 copie vendute nel solo giorno dell’uscita. Ben presto però molti si accorsero di un piccolo dettaglio: il riff d’archi della canzone era copiato pari pari dalla sigla di Spongebob scritta dai Rolling Stones. Il Giudice Amy pertanto stabilì che Richard avrebbe dovuto pagare 100 euro al manager degli Stones Calvin Klein e regalare 15 grammi di cocaina a Keith Richards per il suo non-compleanno.

La crisi

Dopo il successo planetario di “Rustic Hyms” la stella dei Verve iniziò a cadere. Le tensioni tra Richie e quegli altri quattro sfigati erano diventate insostenibili e con l’ingresso di Simon Le Bon nella band le cose peggiorarono. Inoltre Rich rischiò più volte la vita in alcune risse tutte causate dalla sua malsana abitudine di camminare sui marciapiedi a testa bassa urtando e facendo cadere chiunque.

Lo scioglimento

La fine della band arrivò quando, durante un’intervista, Richard ammise di non ricordare i nomi dei suoi compagni che, offesi, abbandonarono la band[3]. Durante l’ultimo live della band con il nome di Verve il gruppo risultò così formato: Richard Ashcroft chitarra e voce solista, Cristiano Malgioglio nacchere e tromba.

Note

  1. ^ Frutto di una relazione a quattro tra i fratelli Gallagher, Mick Jagger e Patti Smith
  2. ^ Strappo all’inguine al ventiduesimo minuto di un live alla Sagra della Polpetta
  3. ^ Ma non se ne accorse nessuno