Ludwig van Beethoven: differenze tra le versioni

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'''Ludwig van Beethoven''' è stato un compositore musicale sardo<ref>... s'''o'''rdo? Ahahah! Ma dai, non scherziamo, come fa un sordo a comporre musica?</ref> dell'800.
'''Ludwig van Beethoven''' è stato un compositore musicale sardo<ref>... s'''o'''rdo? Ahahah! Ma dai, non scherziamo, come fa un sordo a comporre musica?</ref> dell'800.

Versione delle 11:49, 14 apr 2008


Beethoven mentre si fa una sega.


Ludwig van Beethoven è stato un compositore musicale sardo[1] dell'800.


Buiografia

Ludwig Van Beethoven nacque nel 1769 in Australia, un anno prima che venisse scoperta da James Cook. Accortosi dell'errore, tornò indietro e rinacque l'anno successivo: però sbagliò luogo, nascendo ad Oristano.

La famiglia Beethoven, tutti musicisti da due generazioni, era così povera che lui e tutti i suoi fratelli avevano lo stesso nome (che era anche il nome del nonno e del padre). Beethoven iniziò a suonare il pianoforte sotto la guida del padre, che lavorava come pescivendolo presso il fantabosco. La sua prima composizione fu la sigla del programma per bambini “Albero Azzurro”.

Dopo aver scritto altre opere tra le quali le sigle di Pollon e Willy, il principe di Bel Air, scrisse “Finché la barca va”, dichiarando di aver mangiato la sabbia della lettiera del gatto e aver visto dalla finestra una barca che percorreva il Danubio, cosa strana dato che viveva in Sardegna

All’età di 16 anni riuscì a realizzare il suo sogno di vedere la barca nel Danubio, e sotto l’esperta guida di Tonio Cartonio e una buona dose di blumele, arrivò a Vienna.
Divenne presto un musicista affermato in tutto il mondo.

«Voi mi avete dato l'impressione di essere un uomo con molte teste, molti cuori, molte anime» disse di lui Haydn, noto spacciatore di antizecche per cani di taglia media. E non si sbagliava: Beethoven infatti, nacque con 2 teste, dopo un intervento finito male da parte del dottor House. La seconda testa, dalle dimensioni più piccole, simile a una pera, gli fu presa dall’amico Tonio del fantabosco per alimentare il raccontastorie.


Composizioni musicali

Le Sinfonie

LvB è soprattutto noto per aver rivoluzionato la forma sinfonica, cioè le sinfonie. Prima di lui gli autori componevano un centinaio e passa di sinfonie a testa, come Sammartini, Sacchini, Boccherini, Cherubini, Serafini, Pergolesi, Cimarosa, Leonardo da Vinci, Vaccaj, Leonardo Leo, Quantz, Ditters Ditters von Dittersdorf, Heinrich Ignaz Franz von Biber e soprattutto Haydn.

Beethoven ne compose solo nove. Così, gli autori successivi hanno capito il trucco e non hanno mai più composto più di dieci sinfonie - dieci se proprio erano prolissi, come Bruckner, perché Mahler è arrivato solo a scrivere la nona poi è entrato in depressione... era già in depressione... aaaaah che triste...

Altra caratteristica precipua delle sonate di Beethoven era la lunghezza. Prima di Beethoven le sinfonie duravano al massimo 15 minuti, quelle di Sammartini solo 5 minuti. Ma nel 1802 Beethoven produsse la Terza Sinfonia, la cui esecuzione richiedeva un tempo pari a quella delle campagne napoleoniche, cioè alcuni anni. «Questo spiega perché ne abbia scritte solo nove, non vi pare?» Il pezzo fece sensazione: gli spettatori, presi dalla musica, non si accorsero del tempo che passava e alcuni di loro morirono durante l'esecuzione del pezzo, insieme agli orchestrali più deboli. Questo successo portò immediatamente Beethoven alle stelle e alla celebrità.

La terza sinfonia fu seguita subito dalla Quarta, all'interno dello stesso concerto! Durava, sulla carta, solo venti minuti, ma l'ultimo tempo si intitolava "Moto perpetuo" e poteva venire reiterato all'infinito. Dopo un solo giorno gli applausi esplosero furibondi. Era nata una stella e un nuovo modo di fare musica.

Seguirono altre Sinfonie:

  • La Quinta: *DO DO DO DONNNNNN!*
  • La Sesta: firulì firulà
  • La Settima: tatataà, tatataà, tatataà, tatataà, tatataà, tatataà"... L'ultimo tempo si conclude con un calcio rotante, motivo per cui un critico musicale accusò LvB di essere stato ubriaco mentre lo scriveva, ma la musica stessa si prese su e calciorotò il critico.
  • L'Ottava: taratà taratà tarataà ta, tatatatà tatataà zum zum tictac.
  • La Nona: la più imponente in assoluto e in grado di rivaleggiare con la Terza come durata... Oltre all'orchestra sinfonica formato gigante, utilizza per la prima volta un coro, un cane e due gatti, rospi e raganelle, tre macchine per il vento, un cannone, un calcio rotante e un'astronave.

La Prima e la Seconda? Come disse Beethoven più avanti: «Ah, quella roba là».

Sonate per piano

Prima di esplodere (letteralmente) come sinfonista, LvB era noto come improvvisatore al pianoforte. In genere improvvisava fantasie, variazioni, e ripeteva un tema in tutti i modi e tutte le salse fino allo sfinimento del tema stesso che si arrendeva e lo implorava di farla finita, ma non bastava, perché Beethoven proseguiva inesorabile, ed era capace di trasformare un tema maschile in uno femminile e viceversa, un inno religioso in un pezzo di danza, un valzer in ughi-bughi[2].

Non si può mai scrivere abbastanza dell'importanza di Beethoven per la forma-sonata. Questa forma era già stata sonata abbastanza da CPE Bach (uno dei venti figli di Bach, noto come il Bach di Amburgo - o era Dresda?), poi da tutti gli altri, poi da Amadeus e anche da Fraz Joseph Haydn. Eppure, Beethoven inserì un turboreattore negli strumenti musicali e gli alettoni negli archi e la fece infine decollare nell'iperspazio.

Quartetti d'archi

Anche qui Beethoven fece sentire la propria mano. Se i primissimi quartetti risentivano dello stile galante di fine Settecento, quelli successivi divennero talmente futuristici che ancor oggi c'è gente convinta che Beethoven sia ancora vivo e li abbia composti giusto ieri l'altro.

  • Quartetto Rasumowskijiji
  • Quartetto "Si va e si viene"
  • Ultimi Quartetti: qui addirittura viene richiesto l'utilizzo di tecniche percussive sugli strumenti, che spesso avvicinano il quartetto d'archi alla più rumorosa, scatenata e ritmata batteria metallara.
  • La Grande Fuga (Die Grosse Fuge)!!! Beethoven crea un pezzo ultra-sperimentale dove va addirittura oltre la dimensione musicale, provocando la nascita di un universo parallelo. Un universo che, probabilmente, non è migliore né peggiore di quello esistente, ma sicuramente diverso e abitato da stringhe sonore.

Un pazzo?

Beethoven era talmente sordo che per tutta la vita credette di essere un pittore. In molti musei tedeschi e viennesi ci sono intere collezioni di cornetti acustici di Beethoven[3]. Ma LvB non aveva neanche bisogno dell'udito, perché era capace di comporre musica utilizzando i sensi di ragno.

Note

E cioè: SOL-SOL-SOL MIIIIIIIIIII! FA-FA-FA REEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

  1. ^ ... sordo? Ahahah! Ma dai, non scherziamo, come fa un sordo a comporre musica?
  2. ^ lo ha fatto con il Valzer di Diabelli, variazione n. 137
  3. ^ di varie forme e dimensioni. Uno occupava una stanza, il più vasto era stato ricavato dal Massiccio scistoso renano.

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