Idris

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Il mirabile sorriso di Idris.
« Idris è negro! »
« Jimmy Floyd Hasselbaink ha ragione, sono negro! »
(Idris su Jimmy Floyd Hasselbaink)
« ...E vidi dietro a noi un diavol nero, correndo su per lo scoglio venire... Ah, quant'egli era nell'aspetto fero! »
(Dante su Idris)

Edrissa Sanneh, in arte Idris (Brufut, 2 gennaio 1951), è l'unica persona al mondo per cui non ci si sente in colpa a essere razzisti.

Vita

L'infanzia

Cresciuto in una numerosa famiglia di negri, Idris presenta fin da piccolo quei sintomi di grandezza che lo porteranno a trasformarsi in un autentico protagonista della storia e della cultura contemporanea. La capacità di individuare ed ingurgitare qualsiasi oggetto di colore fucsia si trovi nel raggio di dodici metri dal suo alluce destro (e il fatto che possieda un alluce destro) lo porta da subito ad essere oggetto dell'attenzione e soprattutto dell'invidia della sua gente, che lo disprezza e discrimina. Il piccolo Idrissa soffre, attribuendo questo atteggiamento alla scarsa igiene personale ed alla particolare l'abitudine di far essiccare escrementi umani per farne decorazioni e ornamenti, ma ben presto il dolore si trasforma in rabbia e voglia di rivalsa. Gli sputi con cui viene ricoperto giornalmente non sono infatti un tentativo di lavarlo, ma squallida invidia nei confronti dei suoi pollici opponibili e malcelato timore della sua creatività iconoclasta.

Uno scorcio del villaggio natale di Idris, in un momento di festa scatenata.

Nonostante questa consapevolezza è un periodo molto triste per il povero bimbo che, ormai diciottenne, si ritrova spesso a giocare da solo, con le proprie deiezioni, incompreso dai suoi stessi familiari e combattuto fra il desiderio di farsi accettare e l'odio profondo per la società. Del resto ogni tentativo di avere amici sembra destinato al fallimento e viene male interpretato, come quando il ragazzo viene espulso dall'asilo pubblico reo di aver somministrato lassativo ai propri compagni di classe per sottrarre loro le feci. Accusato di furto, solo, incompreso e abbandonato dalla famiglia, proprio quando le ultime speranze paiono svanite e il giovane virgulto sembra rassegnarsi ad una vita da reietto, ecco che accade l'inimmaginabile. Come se per magia, accettando la propria diversità, questa splendida crisalide possa finalmente uscire dal proprio bozzolo di escrementi rivelando al mondo la propria natura di variopinta e odorosa farfalla, è proprio nel giorno del suo ventunesimo compleanno che Idrissa scopre una delle doti per cui l'intero mondo sarà costretto ad amarlo: riesce infatti a infilarsi entrambi i pollici nella stessa narice, cosa mai accaduta prima nel suo Villaggio.

Anche i suoi stessi compaesani, inizialmente sospettosi, si devono arrendere all'evidenza e riconoscere pubblicamente il suo talento: è nata una stella, la più brillante. Artista, filosofo, innovatore, inizia una nuova vita. Figura ormai centrale nel panorama culturale della regione, è all'età di trentadue anni che stupisce di nuovo tutti pronunciando la sua prima parola, herpes, durante la festa patronale del villaggio. Il successo è immediato: in pochi mesi, dai goffi tentativi di comunicare con il mondo mediante le proprie sculture, la scoperta di questa nuova capacità dialettica lo porta a diventare consigliere comunale prima e assessore ai trasporti poi. Questo è un momento fondamentale per la carriera di Edrissa che, acclamato dalla folla festante, si proclama Fürer, orgoglio e speranza per il popolo, condottiero del Villaggio, amato dalle donne e ammirato, temuto dagli uomini.

La pubertà e la gavetta

Tutto ciò sarebbe bastato a un uomo normale, ma non al nostro piccolo bimbo prodigio, che ha sogni di grandezza, di gloria e che comincia a sognare l'estero: comprende infatti che non può negare al mondo il suo talento.

Così una notte Idris scappa e imbarcatosi su un gommone raggiunge le spiagge italiche, dove inizia la sua avventura. Inizialmente viene assunto in un agriturismo sul piacentino, in cui lavora come animatore: il suo compito è quello di far vivere agli avventori che non possono permettersi di andare in Africa a fare i safari le stesse emozioni della caccia grossa. Una volta cosparso di maionese, infatti, Idris viene lasciato libero di correre per i campi inseguito dai bracconieri locali.

Un gruppo di ammiratori di Idris mentre osserva le sue prodezze in TV.

Forse questo è l'apice della carriera dell'ormai adolescente ragazzo, apice che purtroppo durerà ben poco.
La Lega per la Protezione degli Animali, infatti, scopre che nell'agriturismo non vengono rispettate le norme igieniche necessarie all'allevamento di suini, ed infligge al proprietario una multa che lo costringe a chiudere l'attività.

Il rilancio

In mezzo a una strada, senza un soldo e senza una casa l'ormai maturo Idris si ritrova con in mano un pugno di mosche che seppur gustose non gli consentono una dieta bilanciata: non avendo i soldi per pagare un dietologo, preso dalla disperazione, decide di rivolgersi a Buona Domenica, e questo gli salverà la vita.

Grazie a questo programma infatti il suo caso pietoso balzerà agli onori della cronaca: è da qui in poi che finalmente il negro può finalmente stabilizzarsi e compiere le imprese che lo porteranno a diventare leggenda.

La carriera televisiva

All'inizio usato come zimbello per il diletto personale di Giampiero Galeazzi, per svariati anni viene principalmente impiegato nel ruolo di sputacchiera del "Bisteccone" all'interno di programmi comici come Domenica In e di approfondimento, come Quelli che il calcio. Ben presto, però si impone come autentica star delle trasmissioni a cui prende parte, anche grazie alle sue doti e alle capacità di inserire diversi oggetti nel proprio condotto nasale sinistro.

Idris ai tempi di Quelli che il calcio, mentre fa sfoggio della sua celeberrima mimica facciale.

In particolare a Idris dobbiamo un nuovo modo di intendere la televisione, basato sulla creazione di concetti di cui egli stesso non è in grado di comprendere il significato e sull'utilizzo di termini e parole random in lingue morte da lui inventate estemporaneamente. La tv di Idris sarà conosciuta come "la TV dei versi" o "la Tv ermetica", per la sua peculiarità di riuscire a non farsi capire o addirittura ascoltare.

Non mancarono però anche i momenti di tensione: celeberrima la lite con Giorgio Mastrota, durante una puntata di Buona Domenica, in cui accusò il noto televenditore di avergli venduto delle pentole difettose, cui seguirono le sue scuse in diretta nazionale a reti unificate una volta appurato che aveva ordinato e comprato un materasso. Per evitare questo tipo di inconvenienti ha partecipato come mente creativa al progetto Media Shopping.

Idris oggi

Oggi Idris compare poco sui teleschermi, per lo più si limita a fare interventi a sorpresa: principalmente viene invitato in programmi che possono raggiungere livelli culturali tali da mettere in imbarazzo il telespettatore e farlo sentire ignorante: in particolare Piero Angela lo utilizza a questo fine mimetizzandolo nella tapezzeria del proprio studio televisivo.

Del resto, come egli stesso ha dichiarato, di più non avrebbe potuto ottenere: ora vive felice e tranquillo con i suoi cinque cani in un'area adibita al riciclaggio rifiuti a Casalbuttano, in provincia di Cremona, pronto a stabilirsi nell'Olimpo che spetta a coloro che hanno costruito la storia.