Hermann Tilke

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« AAAAAAAAAARGH!!! MI STÀ STUPRANDO!!! »
(Formula 1)
« Arancia Meccanica, al confronto, è una nullità. »
(Qualcuno)

Hermann Tilke è un noto pervertito dai gusti sessuali alquanto particolari: infatti, adora violentare le piste da Formula 1. Ovviamente solo quelle più belle.

Biografia.

Hermann nacque in Austria (una regione della Crucconia) nel 1900 e qualcosa (l'anno in questione ha chiesto di mantenere l'anonimato perché si vergogna troppo ad aver dato i natali a questo maniaco). Studiò ingegneria all'Università di Paperopoli, ove di cattedra era l'Ing.Paperoga. Hermann imparò tutto grazie alle lauree super-brevi (3 mesi + altri 9 + 1 anno + 1 anno + 2 anni di stage in una pasticceria di Napoli) in auge nella città dei paperi. Proseguì però fino alla fine del corso di laurea, ma solo per avere la connessione ad Internet gratuita: in questo modo, poteva scaricarsi più pornazzi per soddisfare i propri enormi appetiti sessuali. Un giorno, vedendo un tale effettuare delle flessioni su una pista, alla sua mente malata parve di assistere ad una congiunzione tra un uomo ed un circuito di Formula 1. Così iniziò la sua carriera...

Tipica progettazione di una pista tilkiana.

Una povera pista prima e dopo esser stata sodomizzata da Tilke.

La procedura di modifica.

Per colpire, Tilke sceglie sempre le piste più belle, poi le riprogetta. Pratica un buco nell'asfalto e poi vi introduce il foglio del progetto, ed essa s'auto-modifica dalla paura.

Com'era e com'è strutturata una sua pista.

  • Laddove prima vi era un rettilineo, si trova ora un insieme di ghirigori, formati da tornantini da 3 metri orari e da curve ad esse lentissime.
  • Il 99% della superfice dell'impianto è formato da enormi piazze d'asfalto (che lui chiama "vie di fuga", nel senso che nessun pilota correrebbe su un simile aborto, molto meglio fuggire!), talmente grandi che vi si può assiepare l'intera popolazione di Roma od un intera comitiva di Zingari (malvisti dalla BMW per la loro irresistibile attrazione verso le vetture bavaresi).
  • I box non son mai tali, son spesso enormi edifici in stile neo-barocco-rococò-tamarro, con enormi salotti al posto dei garage e paddocks grossi come Manhattan. Spesso, essi sono colorati con colori sobri, come il rosa-shocking od il fucsia-violetto.