Gogol Bordello

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I Gogol Bordello sono un gruppo musicale rientrante nel genere del gypsy punk, cioè: tra un portafoglio e l'altro suoniamo chitarre come se fossero tamburi e violini scordati come se fossero chitarre elettriche.

Vita, morte e miracoli

Frontman indiscusso del gruppo è l'ucraino Eugene Hutz (voce, chitarra, bottiglie rotte), che forma il gruppo a Santa Marinella, dopo aver accoltellato l'ennesimo controllore perché il suo biglietto era pluritimbrato, assieme al vecchietto simpatico che suona il violino (seconda voce, violino, zingaro all'angolo della strada che t'implora di dargli spicci per il caffè manco fosse uno zingaro all'angolo della strada che t'implora di dargli spicci per il caffè) e quello col cappello che sembra normale ma invece è russo che suona la fisarmonica (seconda voce pure lui, fisarmonica, zingaro che ti vende gli accendini all'università).

I primi testi, così come i successivi, sono caratterizzati da uno stile molto energico, ricco di riferimenti sociali, culturali e politici, scritti in slang russo, con qualche stronzo merdoso e porca madonna tra una strofa e l'altra, per rendere il messaggio più incisivo, ma soprattutto più chiaro ai fedeli ascoltatori della band.

I Gogol Bordello cominciano la scalata verso il successo, mentre si aggiungono al gruppo quell'ecuadoregno inutile che effettivamente sta un po' sul cazzo a tutti (terza seconda voce, cucchiai sbattuti a caso sui tavoli, schedato) e la cinese che sembra cinese ma invece è ancora peggio, cioè calabrese (urla disperate ai funerali, zingara che sta alle porte dei supermercati)