Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano è il Presidente dell'Impero Italo-Padano-Siculo-Campano-Lombardo-Veneto-Friulo-Toscano-Ligure-Marchigiano-Umbro-Emiliano-Bassanese.
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Biografia
Nato nel 1875 a Merengue, frazione dell'ameno Comune di Macarena, in provincia di Marsiglia, figlio in terze nozze di Umberto II, fin da piccolo vive un'infanzia disagiata dovuta alla mancanza di fosforo nella sua alimentazione che lo porta ad essere incredibilmente smemorato.
Celebre è il giorno dell'esame di quinta elementare, quando scambia la maestra per la sua massaia e le grida "Rozza contadina! Vieni subito a lavarmi i piedi". Nel 1923, dopo 48 anni di scuola, riesce finalmente a diplomarsi al Istituto Tecnico-Prostatico. Da qui è una carriera tutta in ascesa verso la Presidenza, nel 1940 è pescivendolo capo, nel 1948 è SPI (Supremo Pescivendolo Italiano) e nel 1956 è RDPI (Re Dei Pescivendoli Italiani). Da qui nel 2001 verrà eletto, per un voto di scarto con Giucas Casella, Presidente, con un mandato di 18 anni.
L'ascesa politica
Mah!
Parenti Noti
- Umberto Ranieri
- Lupo Lucio (fratellastro, nato da una fugace relazione della madre con Marco Columbro)
- Santa Palomba (trisnonna paterna)
- Gianni Celeste (oltre ad essere suo cugino di 8° grado, è anche il suo cantautore preferito)
- Giorgio Napoletani
Vicessitudini Finanziarie
Il Presidente Napolitano, prima di darsi alla pseudo-politica, era riuscito ad accumulare, grazie alla sua carica di RDPI (Re Dei Pescivendoli Italiani), notevoli ricchezze. Voci di corridoio parlano di circa 6000000000 (6 miliardi) di rubli polinesiani (pari a circa 5 euro) con cui era riuscito ad acquistare una Fiat Ritmo rossa del 1982 dotata di targa girevole, arbre magique alla vaniglia, adesivo del Milan sul cofano posteriore e santino calamitizzato di Padre Pio sul parabrezza. Il Presidente amava pavoneggiarsi insieme al suo fedele amico Ennio Doris per le strade di Merengue, sua città natale. Il 31 Dicembre 1999 però la Guardia di Finanza scoprì che i due stavano aspettando la fatidica mezzanotte di fine millennio per trasportare i rimanenti 5000000000 (5 miliardi) di rubli polinesiani (pari a circa 762,10 euro) in una banca svizzera per sfuggire al fisco. Dopo uno spericolato inseguimento, i due vennero arrestati e condannati l'uno a candidarsi per le elezioni di Presidente, l'altro a gestire una società bancaria e a fare pubblicità deficienti in cui disegnava scritte sulla sabbia.