Giacomo Leopardi

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nonostante il cognome comune, hanno poco a che vedere con Giacomo. Guardate quanto sono allegri.

Giacomo Leopardi, altresì noto come Il gobbo fottuto, condusse una vita eccitante e piena di eventi.
Ah, no, quello era l'altro Giacomo Leopardi.


« Questo matrimonio non s'ha da fare! »


La Vita

File:Sad smiley.gif
La copertina degli Idilli, la sua opera più gioiosa e spensierata.

Nasce nel 1239 a Recanati, ridente paesino abitato esclusivamente da anziani, e passa gran parte della sua inutile esistenza a rimpiangere quella notte in cui i suoi due genitori avrebbero potuto giocare alla playstation, se questa fosse esistita.
L'inattesa nascita di Leopardi, dovuta a una scelta di tempo errata della tecnica "Tirarlo fuori al momento giusto", portò il padre a provare un leggero odio nei confronti del figlio, che oltretutto aveva un aspetto che ricordava vagamente un grillotalpa. Così fin dalla più tenera età Leopardi venne rinchiuso nella videoteca privata di famiglia dove passava il suo tempo guardando i capolavori del cinema con Lino Banfi, Renato Pozzetto ed altri grandissimi attori. Questo fino a quando non scoprì la collezione segreta di pornazzi del genitore, che oltre a renderlo gobbo data la posizione in cui praticava la masturbazione, gli fecero perdere gradualmente la vista e causarono il così detto gomito del tennista di cui soffrirà fino alla morte.
Alla tenera età di 36 anni, ovvero quando finalmente giunse alla pubertà, il giovane Giacomo, complici il suo animo sensibile e la sua verginità permanente, rimane intimamente commosso da uno show dei Teletubbies, esseri che praticano sesso molto più di lui.
Massimo Ranieri seppe consolarlo da questo shock, ed i due trovarono subito una sintonia particolare, da cui nacque la coppia più brutta del mondo. Si sarebbero sposati in Spagna, se entrambi non avessero contratto una rara forma di colera, che fa parlare olandese per un mese poi uccide. È morto di colera poco dopo, e pare sia stato buttato in una fossa comune in Terronia.

Poetica

Due tristissimi esemplari di Taenia solium

Giacomo Leopardi ha fatto un uso strumentale e criminoso della propria vena poetica, accusando di empietà e vizio tutti i tipi umani che gli venivano a noia, come la classe medica, gli sfruttatori e i commercianti in genere. Un esempio chiarrissimo ci è fornito dal suo celebre poemetto Il verme solitario:

« Fra i tuoi gastrici liquami
La Taenia solium già si pasce
Banchettando con salumi,
Maccheroni, uova e pesce.
Del suo divo alimentare,
sbafatore notte e dì,
cisti vanno a sabotare
L'intestin a mezzodì.
Ma l'umano sospettoso
Dimagrir si vede solo
Va dal medico oneroso
Che gli dà mebendazolo:
"Un cucchiaio solamente
Per estirpar l'intruso
E defecar immantinente
Il baco ormai escluso!"
Ma il maledetto farmaco
Scaduto era nel frattempo,
Ed un'ulcera allo stomaco
S'appalesò in un lampo.
"Dottor mio che cazzo fate?
Col veleno mi curate!
M'è venuta una gastrite,
Ho le mucose tramortite!"
Il chirurgo lestofante
Volendosi in ragione
Rispose al suo paziente
Quasi fosse gran coglione:
"Amico mio carissimo,
Il caso suo è rarissimo.
Quest'insolita allergia
La costringe all'agonia."
Così crepano i ghiottoni
Arricchendo specialisti:
Nella tomba vanno i buoni
Giammai i medici egoisti.
Ma la Tenia si compiace:
"Questi umani mi dan pace!"
Mille mila cisti abiette
A impestar le carni infette.
Salumaio che mi leggi
Sta' attento almeno oggi:
Nel commerciar filetti
Asportagli i vermetti! »
(Giacomo Leopardi)

Le Opere

Nella sua piattissima vita (in senso figurato dato che sarà stato pure un obeso), il gobbo si cimentò nella sublime arte della letteratura (intesa come rottura di maroni alle generazioni future).
Tra le sue più celebri opere, ricordiamo:

  • Lo Zibaldone (titolo originale: Oh come sono frustrato)
  • Gli Idilli (titolo alternativo: Oh come sono triste)
  • Perette Anali (erroneamente denominate "Operette Morali" dagli editori)
  • I Canti Pisano-Recanatesi (titolo originale: Oh come sono depresso)
  • A Silvio (più nota come : A Silvia)
  • La passera solitaria (spesso conosciuta col nome di: Passero solitario)
  • La Ginestra (me la fumo così non sono più triste)
  • La Marijuana (sì ma questa è più buona)
  • L'Infinito (poesia poi adattata in musica da Raf)
  • Ecco perché sono un frustrato (Mai pubblicato)
  • Leo & Rani: lettere infuocate (videoclip porno, grazie a Dio mai pubblicato)
  • Marco Ranzani da cantù (Mai pubblicato)

Citazioni

"Oh come sono triste"

"E'l naufragar m'è dolce in questo mare di merda"

"Mi piace la frutta candita"

"Il mio è un passero solitario"

"Ma neanche pagandoti!? Daiiii! Dammelaaa"

"Cosa vuoi che ci voglia a scappare da casa?"

"No, stasera non mi va di uscire. Ogni tanto leggere un libro fa bene."

"Massì, posso aspettare per il primo bacio."

"Ora esco giuro che violento la prima vecchia novantenne indifesa che trovo..."

"...nutrito in pene, dice, a goder son fatto..."--"La ginestra" (versi 100-101)

Curiosità

  • Leopardi fu un precursore del movimento emo.
  • Secondo gli storici del tempo, "Un tizio che a 20 anni scrive sul suicidio e che rompe il cazzo fino a 39 anni è a tutti gli effetti uno spreco di spazio". Alcuni interpretano questo giudizio come negativo.
  • L'evento più eccitante della sua vita fu il piagnisteo sulla tomba di un Tasso. E poi basta. Stiamo pursempre parlando della vita di Leopardi.
  • Stando ad alcune fonti di indubbia affidabilità, pare che Giacomo non abbia mai avuto bisogno di bere in vita sua, grazie al sistema di idratazione e raffreddamento incorporato nella gobba.
  • All'età di 11 anni viene cacciato a calci in culo dal corso dei monaci di Recanati per il suo modo di parlare deprimente e i suoi voti troppo alti che hanno fatto impiccare gli altri poveri bimbi del corso.