Franco Neri: differenze tra le versioni

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Interessante, a tal proposito, il libro di Franco Neri, dal titolo "''Calabria''". All'interno 120 pagine di foto della Calabria, disegni della Calabria, link a siti sulla Calabria nonché le parole "''calabrese''", "''Calabria''" e "''sopresssata''" scritte a caratteri cubitali su ogni pagina per mantenere alto il livello comico. Mentre l'acme viene raggiunto nell'ultima pagina, quando si arriva alla geniale astrazione comica "''Franco oh Franco''". Un esplosione di risate che ha portato più di un lettore alla morte. Per [[suicidio]].
Interessante, a tal proposito, il libro di Franco Neri, dal titolo "''Calabria''". All'interno 120 pagine di foto della Calabria, disegni della Calabria, link a siti sulla Calabria nonché le parole "''calabrese''", "''Calabria''" e "''sopresssata''" scritte a caratteri cubitali su ogni pagina per mantenere alto il livello comico. Mentre l'acme viene raggiunto nell'ultima pagina, quando si arriva alla geniale astrazione comica "''Franco oh Franco''". Un esplosione di risate che ha portato più di un lettore alla morte. Per [[suicidio]].


È certo, comunque, che questo suo metodo abbia fatto proseliti. Molti hanno infatti attinto dal suo geniale repertorio. Uno dei più rimarchevoli allievi è a tutt'oggi [[Pino Campagna]] col geniale "''Ci sei ci fai sei connesso''", un tormentone del quale [[Woody Allen]] ha dichiarato: "''Sorry, I don't speak italian''".
È certo, comunque, che questo suo metodo abbia fatto proseliti. Molti hanno infatti attinto dal suo geniale repertorio. Uno dei più rimarchevoli allievi è a tutt'oggi [[Pino Campagna]] col geniale "''Ci sei ci fai sei connesso''", un tormentone che il leader dei Monty Python Graham Chapman non ha per fortuna potuto ascoltare, perchè morto.


== Il film ==
== Il film ==

Versione delle 19:04, 1 lug 2010

« Franc'...Oh, Franc'! »
(Franco Neri mentre risponde alla domanda "lei chi è?")
Lo sguardo sveglio di Franco Neri... Chi?

Franco Neri (Calabria, prov. di Calabria, 12 dicembre 19000) è uno dei più tristi e inutili personaggi partoriti dalla TV.

Caratteristiche

Grazie evidentemente a qualche santo in paradiso riesce ad arrivare a "Zelig": una trasmissione che dovrebbe far ridere ma che invece fa più spesso il contrario.Soprattutto durante gli interventi del nostro, che assomigliano più a un trattamento riabilitativo post-trauma (o eventualmente a un inserimento lavorativo) che a uno sketch cabarettistico. Il Neri, infatti, per tutta la durata di ogni suo pezzo non fa che ripetere ossessivamente ogni mezzo secondo le parole "Calabria" e "Franco oh franco" non tanto per far ridere, essendo i tormentoni più scialbi della storia dei tormentoni,ma perché non può farne a meno. Si vocifera che il nostro,infatti, conosca non oltre 20 parole. La coazione con la quale il Neri rimugina ostinatamente sulla Calabria è un segno, oltre che della sua pochezza di comico, anche di un marcato ritardo mentale che gli ha permesso di costruire un repertorio comico comprendente solo il nome della sua regione natale e poco più, come era evidente dalle occasioni in cui provava a improvvisare gag durante Striscia la Notizia: tentativi puntualmente naufragati dai quali si risollevava solo ricorrendo per l'ennesima volta alla parola "Calabria". Gli autori di Zelig, Gino e Michele e Giancarlo Bozzo, premi nobel del cabaret nostrano, hanno voluto dargli una possibilità e lo hanno inserito nel loro cast con la speranza di riuscire a sbloccarlo psicologicamente e sfruttare la sua psiconevrosi per esibirlo come freak per sollazzare il loro pubblico di beoti.

Nonostante platee che si bevono tutto, e l'aiuto degli autori di "Striscia la notizia" (di cui è stato co-conduttore fin troppo a lungo: due mesi) Franco Neri non riescirà a inventare altre battute o gag e, per questo, con sommo sconforto si vedrà costretto a non far altro che continuare a ripetere la parola "Calabria". Secondo l'Osservatorio delle Telecomunicazioni di Pavia Neri ha ripetuto la gag del calabrese in televisione "un numero oramai insopportabile di volte" (Dati Ufficiali Rilevamenti al 5 Agosto 2008). "Forse", è il pensiero del mio gatto, decisamente più lungimirante di un uomo medio "stiamo assistendo a una sorta di messaggio para subliminale che, sfruttando i meccanismi psicologici della ripetizione ossessiva sta cercando di rincretinirci e sfracassarci gli zebedei. A proposito, è finita l'erba gatta!".

È quindi probabile che il Neri non sia così tonto come parrebbe ma sia in realtà un subdolo calcolatore, attivo collaboratore della Regione Sicilia. Si dice che il Governatore Lombardo, facendo detestare, grazie a lui, la Calabria ad almeno 7/8 milioni di italiani, conti di strappare quote di turismo ai confinanti che, per evitare simili conseguenze hanno prontamente risposto con l'invitante spot di Gattuso.


I cabarettisti italiani, a livello sindacale, non capiscono perché dare così tanta fama e visibilità a un comico dotato di un'unica battuta, cioè "Calabria". La risposta del Neri è che, oltre alla parola "Calabria" il suo repertorio contiene altre sfavillanti battute, come "calabrese", "sopresssata" e "Franco oh Franco".

Il libro

Interessante, a tal proposito, il libro di Franco Neri, dal titolo "Calabria". All'interno 120 pagine di foto della Calabria, disegni della Calabria, link a siti sulla Calabria nonché le parole "calabrese", "Calabria" e "sopresssata" scritte a caratteri cubitali su ogni pagina per mantenere alto il livello comico. Mentre l'acme viene raggiunto nell'ultima pagina, quando si arriva alla geniale astrazione comica "Franco oh Franco". Un esplosione di risate che ha portato più di un lettore alla morte. Per suicidio.

È certo, comunque, che questo suo metodo abbia fatto proseliti. Molti hanno infatti attinto dal suo geniale repertorio. Uno dei più rimarchevoli allievi è a tutt'oggi Pino Campagna col geniale "Ci sei ci fai sei connesso", un tormentone che il leader dei Monty Python Graham Chapman non ha per fortuna potuto ascoltare, perchè morto.

Il film

Franco oh Francoooo!!!

Nel 2006, come sopra accennato, viene distribuito in qualche rosticceria italiana il film "Sono Tornato al Nord", diretto da Steven Spielberg dietro lauta minaccia di morte. Il film vede il nostro Franco protagonista assoluto: già dal titolo (che sostituisce in extremis il working title "Sopresssata") capiamo di assistere a uno dei più grandi capolavori dell'arte diuretica. La pellicola del film avrebbe, a tal proposito, dichiarato: "Avrei preferito essere smagnetizzata". Purtroppo il pubblico italiano, già troppo impegnato a schifare i nuovi film di Pozzetto e Jerry Calà, non ha tributato all'opera il successo che meritava. Il magro incasso (2 banane e un peperone: dati Cinetel aggiornati al settembre 2007) è dovuto, però, più che alla qualità mai in discussione del film, al fatto che sia uscito in contemporanea (oltre che coi summenzionati film) al blockbuster "Uomo sul cesso che legge Star Tv" (nuovo esperimento della rediviva factory di Andy Warhol, che riprende per 7 ore filate Joe D'Alessandro colto da stipsi), il successo annunciato della stagione che oscura, con tutto il suo afrore, l'opera prima del Neri. Uno dei pochi ad avere visto il film, mai distribuito in dvd (ma si parla di un imminente uscita in floppy disk e diapositive Powerpoint), è, come accennato, il mio gatto che, intervistato dalla troupe del programma "Cinematografo" all'uscita dalla sala ha detto: "Marzullo è un idiota e il motivo per cui col vaglia del canone mi ci pulisco la lettiera". Franco Neri, sconsolato, ebbe a dire: "Calabria oh Calabria" lanciando nell'etere un nuovo tormentone con cui prendere le distanze dai suoi vecchi cavalli di battaglia.Cosa che già aveva tentato di fare col film, durante il quale la parola "Calabria" viene ripetuta solo 962 volte.
Per il resto, l'abile sceneggiatura scritta su uno scontrino dell'Esselunga in collaborazione con Pippo Franco, le chiappe della Marini, un clistere e Steven Spielberg (che avrebbe però suggerito solo di inserire la parola "Fine" per indicare il momento in cui il film termina) prevede un mucchio di scene in cui i protagonisti tirano fragorosi peti, però girate fuori fuoco e con l'immagine mossa per fare tendenza. Al che Lars VonTrier avrebbe sbottato: "Mi hanno fregato l'idea" subito prima di sporcare di palta l'obiettivo della sua macchina da presa per impressionare il pubblico del suo prossimo film.