Fabio Volo: differenze tra le versioni
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Volo è celebre per gli [[Cazzate|icastici aforismi]] che, sapientemente sparsi in giro per i suoi romanzi, abbagliano come un lampo nel buio le menti dei lettori medi<ref>Nel senso delle scuole medie.</ref>. In buona sostanza, egli è un luminare assoluto nell'arte di [[Nonbooks:Scrivere un libro facendo finta di usare metafore mentre in realtà scrivi solo stronzate|scrivere un libro facendo finta di usare metafore mentre in realtà scrivi solo stronzate]]. |
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{{Quote|C'è bisogno di tempo, c'è bisogno di distacco, come quando fai una foto e ti sembra tutto normale, poi la riguardi dopo dieci anni e dici: come ero pettinato? Come ero vestito? È difficile capire le cose quando ci sei troppo dentro|Questa frase esprime il conflitto interiore del Volo, il quale si trova nella difficile condizione di dover confessare alla polizia se sia lui quello ritratto nella foto accanto al [[trans]] [[oppure no]].}} |
{{Quote|C'è bisogno di tempo, c'è bisogno di distacco, come quando fai una foto e ti sembra tutto normale, poi la riguardi dopo dieci anni e dici: come ero pettinato? Come ero vestito? È difficile capire le cose quando ci sei troppo dentro|Questa frase esprime il conflitto interiore del Volo, il quale si trova nella difficile condizione di dover confessare alla polizia se sia lui quello ritratto nella foto accanto al [[trans]] [[oppure no]].}} |
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== Collegamenti esterni == |
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Versione delle 08:16, 18 apr 2019
Fabio "Volli Sempre Volli Fortissimamente" Volo è un noto fattorino della pizzeria all'angolo, famoso per le sue straordinarie liste dei clienti da lui stesso scritte per ricordarsi meglio i loro indirizzi.
Carriera
Prima di vendere l'anima a Ignazio La Russa e di cominciare la sua crociata contro la letteratura italiana, Fabio Volo ha ricoperto una miriade di mansioni:
- Panettiere
- Iena
- Sturacessi
- Degustatore di urina
- Scalda-sedia
Poi un giorno, leggendo Topolino sulla tazza del water, Volo capisce di essere uno scrittore. Il suo primo libro si chiama Esco a fare due passi, ovvero il suggerimento che la critica letteraria gli darà dopo aver dato un'occhiata al suo manoscritto. Ciononostante il libro vende oltre 300.000 copie, perché gli acquirenti dopo aver letto chi era l'autore pensavano fosse un libro di barzellette.
Opere
Tra le numerorissime grandissime opere di questo leggendario[citazione necessaria] autore possiamo annoverare:
- È una vita che ti aspetto. Dai che ho già ordinato,
- Pensavo di conoscerti, invece eri una scopa,
- Esco a fare il Giro d'Italia,
- Ho preso la cremagliera per venire a riprenderti,
- Incubo di una notte di mezza estate,
- L'ora in più. Scatta l'ora solare.
Temi
Le opere di Fabio Volo sono riconoscibili ictu oculi perché caratterizzate da uno spiccato pathos introspettivo. Nelle opere di Volo è costante il tema della lotta tra cuore e ragione, pancreas e indecisione, milza e pigrizia. Per Volo la poesia ha cominciato a decadere nel momento in cui l'uomo ha dato il via ad una precipua utilizzazione dello sparticulo intelletuale, con l'esclusione dolorosa, ma necessaria, dello slancio emotivo senza paracadute.
In sostanza nelle opere di Fabio Volo si avverte potente l'esigenza narrativa di uno che nella vita non ha fatto mai un cazzo, ma deve urgentemente trovare un modo rapido per alzarsi un po' di soldi.
Perle[citazione necessaria] di saggezza
Volo è celebre per gli icastici aforismi che, sapientemente sparsi in giro per i suoi romanzi, abbagliano come un lampo nel buio le menti dei lettori medi[1]. In buona sostanza, egli è un luminare assoluto nell'arte di scrivere un libro facendo finta di usare metafore mentre in realtà scrivi solo stronzate.
Galleria di Immagini
-
I pensieri complessi di Fabio Volo
-
Il vero utilizzo dei libri di Fabio Volo
-
Pensiero su chi legge i libri di Fabio Volo
L'ego smisurato
Leggendaria la sua performance in diretta radiofonica quando, acceso da un mistico raptus, maltrattò un povero demente scelto a caso come vittima sacrificale del proprio ego. Vittima probabilmente pagata per essere tale.
Note
- ^ Nel senso delle scuole medie.
Voci correlate
- Federico Moccia
- Nonbooks:Scrivere un libro facendo finta di usare metafore mentre in realtà scrivi solo stronzate