Disambiguazione – Magari hai fumato troppo. Se cercavi il fratello scarsone, vedi Paolo Cannavaro.


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Fabio!!! L'Italia è quella in maglia bianca!!!
« Un giorno tornerò a Napoli »
(Cannavaro sul suo futuro 2 giorni prima di firmare un nuovo contratto con la Juve)
« Vedi Napoli e poi muori. »
(Cannavaro commenta la sua decisione di rifiutare l'ingaggio con la squadra partenopea.)
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Fabio Cannavaro

Fabio Cannavaro è un sedicente calciatore che fino a poco tempo fa si dava al fancazzismo nel paradiso fiscale del Real Mandrilli mentre ora se ne va a fare un pò di conoscenze su come fare soldi dagli sceicchi andando a giocare in una squadra degli Emirati Arabi.

E conosciuto nel mondo come "grande mercenario" con la sua teoria ormai conosciutissima "se mi pagano molto e se vinco lo scudetto resto, altrimenti me ne vado da n' altra parte.

Biografia

Le origini

 
Cannavaro si accorge di aver appena pestato una cacca malaugurante.

Fabio nacque a Napoli in una favelas dove tutto ciò che c'era per giocare si riduceva a un pallone, che era anche l'unica risorsa di cibo disponibile nella zona. L'unico materiale per costruirlo era la merda e, in mancanza di questa, i bambini utilizzavano la testa del fratellino di Fabio: Paolo Cannavaro. Fabio inizia la carriera come promettente giocatore di palla avvelenata (nella variante palla merdeggiata), poi preferì invece darsi al calcio, ritenendolo più igienico[citazione necessaria].

Ma chi gliel'ha fatto fare?

Ad un certo punto della sua carriera, forse in preda ai deliri della colla inalata, firma un contratto per il Napoli. I competenti e furbi dirigenti del Napoli capirono subito che quello era uno scarpone ed il ragazzo venne ceduto in cambio di mezzo chilo di Parmigiano Reggiano a un noto caseificio della Padania.

E mo ti attacchi al...tram

 
Tra i trofei di Cannavaro c'è anche una Coppa del Nonno.

A riprova della corretta intuizione dei dirigenti partenopei, Cannavaro vinse 28 scudetti, 35 Champions League, 18 Coppe uefe (plurale di UEFA), 39 Coppe intertotonero, 21 coppe di sta cippa e 16 tra i maggiori campionati europei. Il tutto nel giro di due anni e nonostante un grave infortunio al testicolo destro che gli venne estirpato. Per colpa di Moggi gli vennero ritirati tutti i premi tranne la prestigiosa Palla d'Oro che utilizzò per rimpiazzare quella amputata.

La famigghia

Si narra che le origini del cognome Cannavaro risalgono al secondo dopoguerra, quando, mentre il bisnonno di Fabio fumava uno spinello, un suo amico gli chiese di passarlo ma la proposta fu ignorata dall'avo. L'amico quindi disse: "Con le canne sei un avaro" che fu in seguito contratto in Cannavaro. Di lì a poco passò una volante dei carabinieri e i due furono costretti a scappare, lasciando dietro di loro lo spinello a metà. Quella strada fu chiamata Via Mezzocannone.

Curiosità

 
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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Si crede che il primo vero nome di Cannavaro fosse Cannaiolo per il largo uso di cannabis. La FIGC ha imposto al calciatore di cambiare il nome perché il precedente avrebbe attirato l'attenzione della nazionale giamaicana che avrebbe così potuto convocarlo.
  • È il cugino segreto di Caniggia.
  • Adora trascorrere le vacanze a Cannes.
  • Il suo dolce preferito sono i Cannoli alla Siciliana.
  • Balla il Can Can.
  • Quando giocava nella Juve di Moggi era soprannominato Cannabaro.
  • Corre ad uno all'ora
  • È ancora ricercato dai giardinieri dello stadio di Johannesburg.

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