Don Matteo
Don Matteo è una serie televisiva ideata, scritta e diretta da Quentin Tarantino e interpretata dalla coppia Bud Spencer e Terence Hill.
Il telefilm
Strutturato come il classico telefilm catastrofico americano in cui i morti ammazzati devono essere per forza di cose vendicati dai buoni, Don Matteo (in origine intitolato Don Babbeo) propone per la prima volta al mondo un prete che, aiutato dal suo amico fidato nonchè regista Quentin Tarantino, converte gli infedeli con monumentali bestemmie polifoniche e calci sui denti, ingozzandosi nel mentre di fagioli in scatola e vagonate di grappa distillata da Don Culo durante il sacerdozio.
La regia
In ogni episodio il caro Quentin, riesce sempre a stupire il telespettatore col suo stile e, tra alcuni dei suoi marchi di fabbrica troviamo: le vecchie sparatorie e scazzottate western, gli inseguimenti in moto di velivoli corazzati caricati a testate nucleari, i combattimenti tra guerrieri giunti da un epoca remota e la fustigazione di vecchietti inermi con falli borchiati in lattice cosa che, gli valse un Oscar Luigi Scalfaro come "Miglior accozzaglia di cazzate che non centrano nulla tra di loro e che mai, ma veramente mai, nella realtà potrebbero centrare".
Don Matteo e le sue mirabolanti disavventure/imprese
Don Matteo ha una peculiarità da non sottovalutare: è l'unica persona che andrebbe anche in Siberia in bici, nonostante ci siano 40 gradi sotto zero; il suo mezzo difatti, anche se dotato di due sole ruote, è capace di accelerare ad una velocità tale da strappare l'asfalto da terra e pippar via gatti in un soffio. Il don però non è impeccabile e ogni tanto ha qualche "incidente di percorso", dovuto magari alle raffiche di calci nelle balle presi durante una delle numerose risse da lui scatenate, o semplicemente ad una colossale sbornia dovuta alle grandiose quantità di grappa liscia trangugiata. Il nostro Don Matteo quindi non fa niente per evitare roboanti cadute in bicicletta, che sono seguite poi da imprecazioni tipiche dei preti , quali "Dio pila di legni arsi nelle fiamme dell'inferno!" o "Cristo coronato di ricci idrofobi" o ancora "Mannaggia a quell'apostrofo rosa di nome dio, tra le parole porco e cane!".
Personaggi da dimenticare
- La perpetua: lava, stende, asciuga, strizza e arrizza il pisello di Don Matteo, nonché apparecchia la tavola e si scopa L'OrrendoAmicoDiDonMatteoDeforme. Ha vinto il secondo premio come donna più inutile della terra. (Il primo è stato vinto da Don Matteo). L'unico suo scopo è dire cazzate allucinanti e battute da lasciar ammutolito il più logorroico idiota logorroico, grazie a cui, però, il pedofilo (Don Matteo) riesce a trovare sempre la soluzione del mistero. Voci di corridoi dicono che si tratti della Signora in giallo, travestita e imbellita per rubare i trucchi del mestiere al prete. Il mestiere di pedofilo, intendo.
- L'OrrendoAmicoDiDonMatteoDeforme: poco da dire su di lui...è orendo, è deforme ed è lo sguattero del prete, nonché concubino della perpetua. La sua unica funzione è terrorrizare il pubblico e far apllicare il bollino "Non adatto a pubblico emotivamente instabile" sulla serie. Oltre a questo parla del meno e del diviso, sta seduto e mangia quando c'è da mangiare, fa la pipì tre volte al giorno, non fa uso né di alcolici né di droghe, ne tantomento di viagra. È probabile che passi la vita al computer che non ha, a chattare con Doretta82@live.it. Non voglio immaginare cosa si dicano.
Motivazioni
Quentin Tarantino interrogato sul motivo che lo ha spinto a trasformare il classico personaggio scanzonato di Terence Hill in un prete rissoso ha affermato che la sua fantasia sessuale era vedere un prete fare a botte e per questo ha pensato subito a Terence e ai suoi film con Bud Spencer. Contattati i due attori è stato subito trovato un accordo e il telefilm si è trasformato in realtà esattamente al 91° compleanno di Terence Hill che, nonostante l'età, continua ad essere il solito personaggio brillante e originale.
La verità
In realtà è lo stesso Don Matteo ad uccidere tutte quelle persone. In seguito lui lascia delle tracce e finge di trarne deduzioni per incastrare il capro espiatorio, che non trovando via di fuga si dichiara colpevole.