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[[File:Istrice con lettera P.jpg|right|thumb|250px|Una pistrice.]]
Pla '''pistrice''' pè pun [[mammifero|pmammifero]] [[roditore|proditore]] pdella pfamiglia pdegli Pistricidi. Pla pistrice (psostantivo pmaschile, ptalvolta pfemminile) pviene pspesso pindicata pcon pil pnome pcomune pdi '''[[porcospino|pporcospino]]'''; pesiste pperò pun puso pimproprio pe pcolloquiale pdi pquesto pnome pper pdesignare pil '''[[riccio|priccio]]'''.
Pla '''pistrice''' pè pun [[mammifero|pmammifero]] [[roditore|proditore]] pdella pfamiglia pdegli Pistricidi. Pla pistrice (psostantivo pmaschile, ptalvolta pfemminile) pviene pspesso pindicata pcon pil pnome pcomune pdi '''[[porcospino|pporcospino]]'''; pesiste pperò pun puso pimproprio pe pcolloquiale pdi pquesto pnome pper pdesignare pil '''[[riccio|priccio]]'''.


{{Cit2|Ma ti pare il momento? Un po' di serietà!|L'ultimo rantolo della [[coscienza]] dell'[[autore di questo articolo]].}}
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{{Cit2|Secondo me faceva ridere... e poi chissà, forse ho inventato una nuova lingua!|L'autore di questo articolo e i suoi deliri di onnipotenza.}}
{{Cit2|Secondo me faceva ridere... e poi chissà, forse ho inventato una nuova lingua!|L'autore di questo articolo e i suoi deliri di onnipotenza.}}

Ma è mai possibile che si debbano scatenare siffatti conflitti interiori a causa di una pistrice?


== Ok, serietà ==
== Ok, serietà ==
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Secondo le testimonianze di gente che non l'ha mai vista neppure in cartolina, la pistrice era un mostro marino lungo come un cavo transoceanico, grosso come [[Giuliano Ferrara]] e vorace come [[Adam Richman]]. E poi era tutto pieno di squame di [[serpente]], aveva i denti tacco 18 e puzzava come un merluzzo andato a male.
Secondo le testimonianze di gente che non l'ha mai vista neppure in cartolina, la pistrice era un mostro marino lungo come un cavo transoceanico, grosso come [[Giuliano Ferrara]] e vorace come [[Adam Richman]]. E poi era tutto pieno di squame di [[serpente]], aveva i denti tacco 18 e puzzava come un merluzzo andato a male.


Secondo [[Plinio il Vecchio|Plinio la Cariatide]], che si era documentato presso l'ufficio informazioni, la pistrice era anche un grande mostro che simboleggiava la paura dell'ignoto. Nel senso che l'ignoto si spaventava al punto di [[cagarsi addosso]].<br />Tuttavia le affermazioni di Plinio vanno prese [[preservativo|con le dovute precauzioni]]. Egli scrive della pistrice sul suo diario scolastico, all'età di 12 anni, ossia quand'era un [[bimbominkia]] in vena di bimbominkiate.<br />Perciò, almeno in questo frangente, non può essere considerato una fonte attendibile.
Secondo [[Plinio il Vecchio|Plinio la Cariatide]], che si era documentato presso l'ufficio informazioni, la pistrice era anche un grande mostro che simboleggiava la paura dell'ignoto. Nel senso che l'ignoto si spaventava al punto di [[cagarsi addosso]].<br />Tuttavia le affermazioni di Plinio vanno prese [[preservativo|con le dovute precauzioni]]. Egli scrive della pistrice sul suo diario scolastico, all'età di 12 anni, ossia quand'era un [[bimbominkia]] in vena di bimbominkiate.<br />Perciò, almeno in questa circostanza, non può essere considerato una fonte attendibile.


== Fortuna letteraria ==
== Fortuna letteraria ==


[[File:Pistrice mangia essere umano.jpg|right|thumb|300px|Un vero spazzino dei mari.]]
Quei poveri [[sfigati]] che tanto si affannano sul web o in televisione [[attention whore|per conquistarsi i fatidici 15 minuti di gloria]] fanno tenerezza. Ignorano, i tapini, che la loro sovraesposizione mediatica è effimera come un'[[effimera]] e i suoi effetti svaniranno al primo cambio di [[palinsesto]]. Pertanto, l'[[oblio]] cui costoro andranno inesorabilmente incontro, costituisce per essi una sorta di [[castigo]] divino, un [[karma]]. Tanto accanimento sarebbe degno di miglior causa, specie nel momento in cui si viene a sapere che la pistrice, lungi dal fare la [[prezzemolina]], lungi dall'abusare del [[presenzialismo]], ha acquisito una fama duratura nel corso dei secoli.<br />Probabilmente senza nemmeno esistere.<br />Inoltre, il ricordo della creatura non è affidato a [[Cioè]] o [[Novella 2000]], tantomeno al [[blog]] di Pantaleo Scolaburrata: qui si tratta di autentici pilastri della [[letteratura italiana]]: {{Quote|Pistrici, fisiteri, orche e balene / escon del mar con mostruose schiene.|[[Ludovico Ariosto]]}} {{Quote|Dal mezzo in su la faccia, il collo, e ‘l petto / Ha di donna e di vergine; il restante / D’una pistrice immane che simìli / A’ delfini ha le code, ai lupi il ventre.|[[Annibal Caro]]}} {{Quote|Pasce Proteo pastor mandra di foche, / Orche, pistri, balene.|[[Giovan Battista Marino]]}} E chi la tocca più, la pistrice?

Quei poveri [[sfigati]] che tanto si affannano sul web o in televisione [[attention whore|per conquistarsi i fatidici 15 minuti di gloria]] fanno tenerezza. Ignorano, i tapini, che la loro sovraesposizione mediatica è effimera come un'[[effimera]] e i suoi effetti svaniranno al primo cambio di [[palinsesto]]. Pertanto, l'[[oblio]] cui costoro andranno inesorabilmente incontro, costituisce per essi una sorta di [[castigo]] divino, un [[karma]]. Tanto accanimento sarebbe degno di miglior causa, specie nel momento in cui si viene a sapere che la pistrice, lungi dal fare la [[prezzemolina]], lungi dall'abusare del [[presenzialismo]], ha acquisito una fama duratura nel corso dei secoli.<br />Probabilmente senza nemmeno esistere.<br />Inoltre, il ricordo della creatura non è affidato a [[Cioè]] o [[Novella 2000]], tantomeno al [[blog]] di Pantaleo Scolaburrata: qui si tratta di autentici pilastri della [[letteratura italiana]]: {{Quote|Pistrici, fisiteri, orche e balene / Escon {{s|dalle fottute pareti}} del mar con mostruose schiene.|[[Ludovico Ariosto]]}} {{Quote|Dal mezzo in su la faccia, il collo, e ‘l petto / Ha di donna e di vergine; il restante / D’una pistrice immane che simìli / A’ delfini ha le code, ai lupi il ventre.|[[Annibal Caro]]}} {{Quote|Pasce Proteo pastor mandra di foche, / Orche, pistri, balene.|[[Giovan Battista Marino]]}} E chi la tocca più, la pistrice?

Versione delle 17:54, 9 ott 2014

Template:Creature leggendarie

Una pistrice.

Pla pistrice pè pun pmammifero proditore pdella pfamiglia pdegli Pistricidi. Pla pistrice (psostantivo pmaschile, ptalvolta pfemminile) pviene pspesso pindicata pcon pil pnome pcomune pdi pporcospino; pesiste pperò pun puso pimproprio pe pcolloquiale pdi pquesto pnome pper pdesignare pil priccio.

« Ma ti pare il momento? Un po' di serietà! »
(L'ultimo rantolo della coscienza dell'autore di questo articolo.)
« Secondo me faceva ridere... e poi chissà, forse ho inventato una nuova lingua! »
(L'autore di questo articolo e i suoi deliri di onnipotenza.)

Ma è mai possibile che si debbano scatenare siffatti conflitti interiori a causa di una pistrice?

Ok, serietà

La pistrice è l'ennesima creatura leggendaria della mitologia classica. Certo che dovevano farsi di roba buona, a quei tempi. Secondo le testimonianze di gente che non l'ha mai vista neppure in cartolina, la pistrice era un mostro marino lungo come un cavo transoceanico, grosso come Giuliano Ferrara e vorace come Adam Richman. E poi era tutto pieno di squame di serpente, aveva i denti tacco 18 e puzzava come un merluzzo andato a male.

Secondo Plinio la Cariatide, che si era documentato presso l'ufficio informazioni, la pistrice era anche un grande mostro che simboleggiava la paura dell'ignoto. Nel senso che l'ignoto si spaventava al punto di cagarsi addosso.
Tuttavia le affermazioni di Plinio vanno prese con le dovute precauzioni. Egli scrive della pistrice sul suo diario scolastico, all'età di 12 anni, ossia quand'era un bimbominkia in vena di bimbominkiate.
Perciò, almeno in questa circostanza, non può essere considerato una fonte attendibile.

Fortuna letteraria

Un vero spazzino dei mari.

Quei poveri sfigati che tanto si affannano sul web o in televisione per conquistarsi i fatidici 15 minuti di gloria fanno tenerezza. Ignorano, i tapini, che la loro sovraesposizione mediatica è effimera come un'effimera e i suoi effetti svaniranno al primo cambio di palinsesto. Pertanto, l'oblio cui costoro andranno inesorabilmente incontro, costituisce per essi una sorta di castigo divino, un karma. Tanto accanimento sarebbe degno di miglior causa, specie nel momento in cui si viene a sapere che la pistrice, lungi dal fare la prezzemolina, lungi dall'abusare del presenzialismo, ha acquisito una fama duratura nel corso dei secoli.
Probabilmente senza nemmeno esistere.
Inoltre, il ricordo della creatura non è affidato a Cioè o Novella 2000, tantomeno al blog di Pantaleo Scolaburrata: qui si tratta di autentici pilastri della letteratura italiana:

« Pistrici, fisiteri, orche e balene / Escon del mar con mostruose schiene. »
« Dal mezzo in su la faccia, il collo, e ‘l petto / Ha di donna e di vergine; il restante / D’una pistrice immane che simìli / A’ delfini ha le code, ai lupi il ventre. »
« Pasce Proteo pastor mandra di foche, / Orche, pistri, balene. »

E chi la tocca più, la pistrice?